John Scheid (Lussemburgo, 31 maggio 1946) è uno storico lussemburghese naturalizzato francese specialista in storia di Roma antica e storia delle religioni.

Biografia

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Nato in una famiglia del ceto medio[1], John Scheid conseguì il titolo di bachelier nel 1965 in Lussemburgo nell'ottica di una carriera nell'insegnamento. Nel 1966 intraprese lo studio della Storia e della Lettere Classiche presso l'Università di Strasburgo, che poi continuò a Parigi, dove è stato allievo di Hans-Georg Pflaum. A Parigi, nel 1972, conseguì il dottorato (Docteur de IIIe cycle) discutendo la tesi Les Frères arvales : recrutement et origine sociale sous les Julio-Claudiens sotto la guida di Robert Schilling[2].

Nel gennaio 1973, ottenne la naturalizzazione francese[3], in tempo per poter partecipare al concorso per l'École française de Rome. Dal 1974 al 1977 lavorò presso l'École française de Rome nell'agrégation de grammaire[3]. Nel 1975 inizia attività di scavo nel quartiere della Magliana, che portò avanti sino al 1988 (scavi che furono ripresi nel 1997-98).

Nel 1977 divenne assistente di Storia Antica presso l'Università di Lille III, ove rimase fino al 1983. Dal 1983, Scheid fu Directeur d'études presso l'École pratique des hautes études, sezione Scienze religiose, con tema di ricerca le "religioni romane". Nel 1987 sostenne e passò gli esami di abilitazione a Strasburgo (Docteur d'État) con la tesi Romulus et ses frères. Le culte des frères arvales, modèle du culte public dans la Rome des empereurs. Dal 2001 è docente di "Religione, istituzioni e società di Roma antica" presso il Collège de France. Parallelamente prosegue le sue attività archeologiche, essendo codirettore degli scavi di Djebel Oust in Tunisia, coordinatore dello scavo sperimentale di una necropoli a Classe, frazione di Ravenna, e coordinatore del progetto Fana Templa Delubra. Corpus des lieux de culte dans l'Italie antique.

Dal 1991, Scheid è un membro corrispondente dell'Istituto archeologico germanico. Inoltre è membro di diversi comitati di redazione (è codirettore della Revue d'histoire des religions e membro dei consigli di redazione delle riviste Archives des sciences sociales des religions, Archiv für Religionsgeschichte (Teubner, Stuttgart-Leipzig), Potsdamer Althistorische Beiträge, Historia, Millennium e Mythos) ed è stato Vice Presidente dell'Associazione internazionale d'epigrafia greca e latina.

Scheid si occupa principalmente della religione e della storia sociale romana. In particolare, ha pubblicato diverse opere prosopografiche sul Collegio dei Fratelli Arvali.

Secondo lo storico Jean-Louis Voisin, John Scheid «ha rivoluzionato [...] lo studio e l'approccio alla religione romana insistendo sulla realizzazione precisa dei suoi riti e sul suo carattere civico»[4].

Opere principali

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Opere scritte con altri coautori

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Articoli

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Onorificenze

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Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
— 2013
Ufficiale dell'Ordine delle Palme Accademiche (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine delle Palme Accademiche (Francia)
— 2016
Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo (Lussemburgo) - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo (Lussemburgo)
— 2020
Commendatore dell'Ordine delle Palme accademiche (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine delle Palme accademiche (Francia)
— 2021

Onorificenze accademiche

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Docteur honoris causa - nastrino per uniforme ordinaria
Docteur honoris causa
— Università di Chicago
Docteur honoris causa - nastrino per uniforme ordinaria
Docteur honoris causa
— Università di Erfurt

Note

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  1. ^ Jean-Maurice de Montrémy, La patience de John Scheid, L'Histoire, n. 380, ottobre 2012, pagg. 18-19: suo padre era musicista nell'orchestra della guardia granducale.
  2. ^ Si veda: notice SUDOC
  3. ^ a b Jean-Maurice de Montrémy, La patience de John Scheid, L'Histoire, n. 380, ottobre 2012, pagg. 18-19.
  4. ^ Jean-Louis Voisin, La Nouvelle Revue d'Histoire, 69, novembre-dicembre 2013, pag. 7.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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