In meteorologia la legge di Buys Ballot (dal nome del fisico olandese Christophorus Buys Ballot) afferma che un osservatore nell'emisfero boreale piazzato spalle al vento si trova l'area di depressione davanti a sinistra e di alta pressione dietro a destra, il che significa che l'aria circola in senso antiorario intorno alle zone di bassa pressione. L'opposto avviene nell'emisfero australe.
Più precisamente volgendo le spalle alla direzione di provenienza del vento e sollevando così le braccia avremo la zona di alta pressione indicata dal braccio destro, e la zona di bassa pressione indicata dal braccio sinistro (per l'emisfero nord, mentre accade il contrario per l'emisfero sud). Questo è vero per quanto riguarda l'osservazione in quota (sopra i 1500 m di quota).
Per quanto riguarda invece l'osservazione al suolo, trovandoci con le spalle al vento ed estendendo le braccia, per indicare la zona di alta pressione (sempre con in braccio destro) e quella di bassa (sempre con il sinistro) dovremo prima effettuare una piccola rotazione del bacino in senso orario di circa 30°(questo è dovuto al fatto che la forza di attrito che si manifesta a causa dell'interazione con la superficie terrestre tende alla rotazione del vento).
In realtà Christophorus Buys Ballot, del Regio istituto meteorologico, pubblicò soltanto un articolo in cui si limitava a osservare questo effetto senza fare alcun tentativo di arrivarci matematicamente e senza aggiungere altro rispetto a quanto già aveva fatto, un anno prima, William Ferrel. Ma siccome nessuno aveva mai sentito nominare Ferrel, i ricercatori cominciarono a parlare della "legge di Buys Ballot", e il nome restò. Ma non appena Buys Ballot ebbe notizia del lavoro di Ferrel, si sentì profondamente imbarazzato; ovviamente il merito andava a Ferrel, e non a lui. Scrisse persino una lettera a Ferrel proponendogli di usare i loro nomi insieme, ma l'umile e timido Ferrel rifiutò una simile offerta. Gli rispose immediatamente e, alla conclusione della sua lettera scrisse: «Sebbene lo reputerei un grande onore che il mio nome fosse congiunto al vostro, non incoraggerò mai il cambiamento che mi proponete con siffatta generosità»[1]