Leopoldo Usseglio | |
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Sindaco di Torino | |
Durata mandato | 15 giugno 1917 – 15 ottobre 1917 |
Predecessore | Teofilo Rossi |
Successore | Secondo Frola |
Sindaco di Lanzo | |
Durata mandato | 1880 – 10 dicembre 1887 |
Leopoldo Usseglio (Torino, 15 novembre 1853 – Lanzo Torinese, 26 settembre 1919) è stato uno storico e politico italiano, sindaco di Torino nel 1917.
Figlio dell'avvocato e presidente della Corte di Cassazione Giovanni Battista e nipote del senatore Giovanni Filippo Galvagno, si laureò in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Torino e si dedicò agli studi storici, pubblicando numerose monografie. In tale veste fu chiamato a far parte della Deputazione subalpina di storia patria.
Sindaco di Lanzo dal 1880 al 1887[1], fu eletto nel consiglio consiglio comunale di Torino nel 1899 e negli anni successivi fu assessore con i sindaci Casana, Badini Confalonieri, Frola e Rossi[2]. Fu tra i promotori dell'istituzione di una Facoltà di Economia e Commercio all'Università di Torino[3], cosa che si realizzò nel 1906.
Nel 1917, dopo le dimissioni di Teofilo Rossi, fu eletto sindaco di Torino, ma si dovette dimettere a ottobre dello stesso anno, in seguito alle polemiche per la violenta e sanguinosa repressione delle manifestazioni popolari contro la penuria di generi alimentari[4].
Morì nella sua villa di Lanzo nel settembre 1919[5].
Il Comune di Torino gli ha intitolato una via nel quartiere Borgo Vittoria e lo stesso ha fatto il Comune di Lanzo Torinese.
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