Liliana Grassi, 1956

Liliana Grassi (Milano, 1º aprile 1923Milano, 10 agosto 1985) è stata un'architetta e storica dell'architettura italiana, teorica del restauro.

Biografia

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Nasce a Milano 1923 da Agide Grassi, impiegato presso le acciaierie Falk di Sesto San Giovanni, e Maria Vanoli.[1] Dopo il diploma presso il Regio Istituto Magistrale Carlo Tenca di Milano, conseguì anche la maturità artistica potendo così iscriversi alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove si laureò nel 1947.

Allieva di Ambrogio Annoni, ne diventò assistente volontaria subito dopo la laurea, diventando poi assistente ordinaria nel 1958. Libera docente di Caratteri stilistici e costruttivi dei monumenti (dal 1956) e di Restauro dei monumenti (dal 1960), fu professoressa di Disegno dal vero 1 (professoressa incaricata dal 1959) e di Restauro dei monumenti (professoressa incaricata dal 1960, ordinaria dal 1967) alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.

La crisi della Facoltà di Architettura - iniziata con le prime contestazioni studentesche del 1963 - spinse Liliana Grassi a trasferirsi nel 1972 alla Facoltà di Ingegneria, dove insegnò Tecnica del restauro fino alla morte avvenuta nell'estate del 1985 e dove fu direttrice dell'Istituto di disegno generale nel periodo 1972-82.

La sua attività progettuale è legata soprattutto al pluridecennale progetto di restauro della Ca' Granda di Milano - gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale - al quale lavorò dal 1948 al 1985 (prima come collaboratrice di Annoni, poi come responsabile), realizzandone il riuso come sede dell'Università degli Studi di Milano[2]. Tuttavia progettò anche numerosi altri restauri di chiese e palazzi (specialmente a Milano e nei suoi dintorni) e alcuni progetti di nuove costruzioni, tra i quali la Chiesa di S.Maria in Assago (completata da Maria Antonietta Crippa), ultimata nel 1992.

L'atteggiamento progettuale di Liliana Grassi era caratterizzato da un lato dal rifiuto di un «"moderno" del tutto scisso dalla tradizione»[3] e dall'altro dal rifiuto dell'integrazione mimetica nel restauro, ambito in cui propendeva per un'integrazione equilibrata fra antico e moderno.

L'attività di ricerca di Liliana Grassi fu molto legata a quella progettuale sulla Ca' Granda - con approfonditi studi sull'architettura quattrocentesca lombarda e sul Filarete progettista del complesso - ma trattò anche temi più ampi di metodologia della ricerca storiografica architettonica e di teoria del restauro.

Fra i suoi principali allievi si ricordano Amedeo Bellini, Maria Antonietta Crippa e Stefano Della Torre.

Riposa al cimitero di Lambrate, in un colombaro.

Opere

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Architetture

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(Progetti principali)[1]

Opere pubblicate

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Archivio

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Il fondo Liliana Grassi[4] è conservato presso il Politecnico di Milano, Archivi storici.

Note

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  1. ^ a b Liliana Grassi, su SAN - Portale degli archivi degli architetti. URL consultato il 20 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2018).
  2. ^ Gianluca Vitagliano, Una storia del restauro in corpore vili. Gli interventi all’Ospedale Maggiore di Milano nella seconda metà del Novecento, in Restauro, monumenti e città. Teorie ed esperienze del novecento in Italia, Napoli, Electa Napoli, 2008, pp. 144-199, ISBN 978-88-510-0400-2.
  3. ^ Amedeo Bellini in Liliana Grassi. Architetto. Il pensiero, i restauri, i progetti, Assicurazioni Generali, Milano, 1986.
  4. ^ Liliana Grassi, su Sistema informativo unificato per le Soprintendenze archivistiche. URL consultato il 6 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2017).

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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