La liturgia (traslitterazione del greco λειτουργία, letteralmente "azione per il popolo") è «il servizio pubblico, liberamente assunto, in favore del popolo»[1].
Lo stesso argomento in dettaglio: Liturgia (antica Grecia).
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Nell'antica Atene la liturgia era un onere imposto dalla legge ai cittadini più ricchi per pagare opere pubbliche. Si distinguono le liturgie civili e le liturgie militari. Al primo gruppo appartengono, ad esempio, le coregie legate all'allestimento di un coro e quindi al sostentamento dei loro membri (una quindicina circa), in vista di un concorso teatrale. Al secondo gruppo appartengono le trierarchie, consistente nell'armamento di una trireme ed al sostentamento del suo equipaggio per un anno.
In ambito religioso il termine indica «il servizio che si deve rendere agli dei, soprattutto nelle religioni dei misteri, da persone a ciò deputate», ovvero in senso tecnico «il servizio di culto che si deve a Dio»[1]. In questa accezione, il termine liturgia compare già nella traduzione greca dell'Antico Testamento, detta dei Septuaginta, in riferimento al rito levitico e compare nel Nuovo Testamento in Atti 13, 2[2].
Lo stesso argomento in dettaglio: Gongyō.
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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della liturgia cristiana.
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Nella religione cristiana, la liturgia concerne solitamente il culto (preghiere e riti) proprio alla comunità ecclesiale. Storicamente diversificate per nome, caratteristiche e contenuti in funzione delle tradizioni che si sono sviluppate in seno alle varie chiese cristiane dell'antichità, si distinguono oggi diverse famiglie liturgiche:[3][4]
Lo stesso argomento in dettaglio: Preghiera ebraica.
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