Luigi Tamburrano | |
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Senatore della Repubblica Italiana | |
Legislatura | I |
Gruppo parlamentare | Socialista |
Circoscrizione | Puglia |
Collegio | Foggia-San Severo |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PSI |
Titolo di studio | Laurea in filosofia, giurisprudenza |
Professione | Avvocato, insegnante |
Luigi Tamburrano (San Giovanni Rotondo, 14 gennaio 1894 – Foggia, 22 dicembre 1964) è stato un politico italiano.
Dopo le scuole elementari, frequenta il ginnasio a Roma e il liceo a Chieti. A 18 anni per proseguire gli studi fà domanda di assunzione come censore al collegio Aristide Gabelli di Udine e in seguito si trasferisce a Bologna per conseguire la laurea in Giurisprudenza[1].
Dopo la laurea torna nella sua città natale per contribuire alla vittoria elettorale del partito socialista alle amministrative del 3 ottobre 1920, dove sarà eletto come consigliere comunale. il 14 ottobre 1920, durante la festa dell'insediamento 13 socialisti ed 1 carabiniere persero la vita durante una repressione antisocialista[2]. In questa occasione fù arrestato e subito scarcerato per le ingiuste accuse. In seguito dopo ricoprì il ruolo di sindaco fino al marzo del 1921[3].
A seguito della caduta della giunta, durante il ventennio fascista "finì esule e confinato, con il solo conforto di una amicizia non occasionale con Padre Pio"[4].
Fu senatore della Repubblica eletto nella I legislatura nel collegio di Foggia-San Severo. Era il padre di Giuseppe Tamburrano, storico e presidente della Fondazione Nenni.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 48489774 · ISNI (EN) 0000 0000 6147 9060 · SBN SBLV017156 · BAV 495/266174 · LCCN (EN) n96027183 |
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