M10 Ammasso globulare | |
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M10 | |
Scoperta | |
Scopritore | Charles Messier |
Data | 1764 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Ofiuco |
Ascensione retta | 16h 57m 08.99s[1] |
Declinazione | -04° 05′ 57.6″[1] |
Distanza | 14300 a.l. (4400 pc) |
Magnitudine apparente (V) | 6,6[1] |
Dimensione apparente (V) | 20,0’ |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso globulare |
Classe | VII |
Dimensioni | 41 a.l. (13 pc) |
Altre designazioni | |
NGC 6254[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi globulari |
Coordinate: 16h 57m 08.99s, -04° 05′ 57.6″
M 10 (conosciuto anche come NGC 6254) è un ammasso globulare situato nella costellazione dell'Ofiuco.
M10 si individua non senza difficoltà a causa della sua posizione particolarmente isolata, lontana da astri luminosi; la sua posizione è situata circa 10° ad est della stella ε Ophiuchi. Grazie alla sua magnitudine di 6,6, l'ammasso è facilmente visibile con un binocolo sotto la forma di una macchia lattiginosa. Usando strumenti con apertura di 150mm di diametro o superiore, l'ammasso comincia ad essere risolto in stelle e quindi ha un aspetto granuloso. Un telescopio da 200mm permette di avere una buona visione.[2]
M10 può essere osservato da tutte aree popolate della Terra, grazie al fatto che è situato estremamente vicino all'equatore celeste; non esiste pertanto un emisfero privilegiato per la sua osservazione e dalle coppie di latitudini simili dei due emisferi l'oggetto si presenta quasi alla stessa altezza nel cielo. Mentre dall'emisfero nord è un oggetto dei cieli estivi, dall'emisfero sud è caratteristico dei mesi invernali.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra maggio e settembre.
M10 è stato scoperto da Charles Messier nel 1764, che però non lo riconobbe come ammasso e lo descrisse così: "Nebulosa priva di stelle nella cintura di Ofiuco, vicino alla 30ª stella di questa costellazione...Questa nebulosa è bella e rotonda, può essere vista solo con difficoltà in un ordinario telescopio da tre piedi." È stato risolto in stelle per la prima volta da William Herschel.[2]
L'ammasso è uno dei più vicini a noi dal momento che si trova a soli 14.000 anni luce. Nonostante un diametro modesto di soli 60 anni luce, il suo diametro apparente è invece abbastanza grande, superando la metà del diametro della Luna piena.[2]
L'ammasso ha poche stelle variabili, ne contiene solo 3. Le stelle più brillanti dell'ammasso hanno una magnitudine apparente di 13. La sua velocità di recessione rispetto a noi è di 69 km/s.[2]