Michel Fuzellier (Le Touvet, 15 dicembre 1944) è un regista, illustratore, sceneggiatore e produttore cinematografico francese naturalizzato italiano.
Figlio di Etienne Fuzellier, sceneggiatore radiofonico, autore drammatico e critico di cinema, si diploma a Parigi al Liceo Henri IV.
Appassionato di animazione, durante gli ultimi anni di liceo, frequenta lo studio di Paul Grimault e di Alexandre Alexeieff. Nel 1963 parte per Milano attirato dal grande fermento creativo che c'è in Italia in quegli anni. Debutta come animatore alla Cartoons Film (fondata da Pierluigi de Mas), studio di animazione che produce una grande quantità di spot pubblicitari e di Caroselli[1] (tra i quali Minerva, Esso o Mondadori).
L'anno successivo è cofondatore, insieme a Paul Casalini e Claudio Casiraghi, dello studio Paul Casalini & C, dove realizzano Caroselli e intermezzi pubblicitari per cinema e televisione (Yoga, Stock, Michelin,) In quel periodo anima una sequenza del primo lungometraggio di Bruno Bozzetto, West and Soda.
Rientra a Parigi nel 1967 per svolgere il servizio militare all'ECA (Etablissement Cinematografique des Armées) del Fort d'Ivry, dove realizza animazioni per film di addestramento. Tornato in Italia, dal 1968 al 1974 collabora con la RAI come caricaturista nello spettacolo televisivo Chissà chi lo sa?, trasmissione storica per ragazzi di Cino Tortorella (che fece, tra l'altro, un'edizione speciale in diretta nel giorno dello sbarco sulla Luna).
Nel 1969 con vari amici (Libero Gozzini, Giancarlo Carloni, Giovanni Mulazzani, Tomislav Spikic e Juan Ballesta, quasi tutti provenienti dal mondo dell'animazione, ai quali si affiancarono, per un certo periodo, anche Oscar Grillo e Paolo Guidotti) fonda lo Studio Ink[2][3], gruppo di artisti molto ricercati in quegli anni per illustrazioni editoriali e pubblicitarie, copertine di settimanali, caricature politiche, pupazzi e film pubblicitari (tra cui Italgas, Caesar, Calinda o Leacril) che diventerà un importante punto di riferimento per molti giovani disegnatori e talenti. I componenti del gruppo avevano origini artistiche, stili e capacità professionali diverse soddisfando così le richieste dei vari committenti[4][5].
In quegli anni collabora anche con altri studi di animazione: lo Studio Orti di Giulio Cingoli come animatore (pubblicità per la Splugen Brau), la società ERREDIA70 come regista di alcuni spot pubblicitari (Pagine Gialle, L'Occhio, Eldorado, Langnese), la Dragon Film con Oscar Grillo a Londra e Micia Film di Mike Kallay a Monaco di Baviera.
Alla fine degli anni 70 decide di dedicarsi principalmente all'animazione e nel 1980 fonda, con l'amico Walter Cavazzuti (conosciuto alla ERREDIA70), la Quick Sand Productions[6] che per 20 anni sarà un riferimento indiscusso per le agenzie di pubblicità milanesi (J.Walter Thompson, Mac Cann Erickson, Young & Rubicam, B Communications, TBWA, etc). Per loro, produrrà più di trecento film pubblicitari (campagne pubblicitarie di Mulino Bianco Barilla, Fiat, Danone, Volkswagen, Zoppas, Mondadori, Spontex, Smac, Lipton, Coca Cola, Big Babol, Saclà, Presidenza del Consiglio, Cucina Tedesca, etc.) che gli hanno portato numerosi riconoscimenti a festival e manifestazioni professionali nazionali ed internazionali collaborando con alcuni dei più noti artisti italiani quali Tullio Pericoli, Giorgio Forattini, Grazia Nidasio, Federico Maggioni, Guido Scarabottolo.
In questi anni Michel lavora con Maurizio Nichetti alla realizzazione del primo esperimento italiano di un lungometraggio misto di fiction e animazione nel film Volere volare di cui ha curato la direzione artistica e la realizzazione degli effetti speciali. Successivamente si è occupato di quelli del film Luna e l'altra. Nel frattempo, ha fatto i lay-out[7] del film L'eroe dei due mondi di Guido Manuli, scritto sempre da Maurizio Nichetti.
Nel 1994 vince il premio Utrecht MTV Europe Animation Competition[8] per il suo cortometraggio The Horseman[9]. Da quel momento la sua attività si rivolge principalmente al cinema (lungometraggi e cortometraggi in animazione).
Nel 1997 comincia una lunga collaborazione, come direttore artistico e scenografo, con il regista Enzo D'Alò nella realizzazione dei lungometraggi La gabbianella e il gatto[10] (tratto da un racconto di Luis Sepúlveda), Momo alla conquista del tempo[11][12] (da un romanzo di Michael Ende), Opopomoz (sceneggiatura di Furio Scarpelli ed Enzo D'Alò). Si dedica contemporaneamente all'insegnamento in due scuole di cinema di animazione: la Scuola nazionale di cinema a Torino e la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) di Milano.
La passione per la divulgazione delle tecniche del disegno e dell'animazione lo porta a mantenere un continuo contatto con i suoi allievi che passeranno numerosi alla Quick Sand affermandosi spesso come nuovi talenti. Alla prematura scomparsa dell'amico Walter Cavazzuti[13] crea lo Studio Fuzellier lavorando come free lance per diverse case di produzione e continuando la sua carriera di illustratore per l'editoria illustrando numerosi libri per l'infanzia.
Nel 2012 realizza una sequenza per il Pinocchio (film 2012) di Enzo D'Alò, con una tecnica innovativa di acquarello animato. Da diversi anni collabora come regista con la Gertie Productions, dirigendo diversi cortometraggi per Ferrero, uno special TV per la RAI - Che animale sei? -, il pilota della serie in preparazione Sbrain e alcuni film per lo Zecchino d'Oro.
Sempre con Gertie, fa la regia del lungometraggio Iqbal - Bambini senza paura (coproduzione italo- francese) di cui ha curato, oltre alla direzione artistica, anche sceneggiatura, design e storyboard.
È membro fondatore dell'Associazione Italiana degli Illustratori di cui è stato segretario e presidente del Collegio dei Probiviri.
È membro fondatore dell'associazione Cartoon Italia.
È stato presidente di ASIFA Italia (Association Internationale du Film d'Animation) nel biennio 2008/2009.