Nanni Svampa
Nanni Svampa (a sinistra) con Georges Brassens.
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereRock demenziale
Canzone popolare
Cabaret
Periodo di attività musicale1964 – 2017
Strumentovoce, chitarra
Sito ufficiale

Nanni Svampa, all'anagrafe Giovanni Svampa (Milano, 28 febbraio 1938Varese, 26 agosto 2017[1]), è stato un cantante, scrittore e attore italiano, fondatore del gruppo musicale e cabarettistico I Gufi.

Biografia

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Infanzia

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Il padre di Nanni Svampa, Napoleone detto Nino (1905-1973), era originario di Cannobio (VB), e lavorava a Milano come ragioniere presso l'impresa di costruzioni del suocero[2]. Nanni Svampa nacque nel 1938 a Porta Venezia (per la precisione in via Ponchielli 5[3]), uno degli antichi ingressi della Milano medievale ancora esistenti. Era zona popolare, abitata da operai e impiegati, che vivevano a continuo contatto nelle case di ringhiera, abitazioni che si affacciavano su un cortile comune e in comune dividevano anche la vita quotidiana. Questa formazione popolana verrà rafforzata dallo scoppio del conflitto: tuttavia in casa Svampa si parlava solo italiano, per esplìcita volontà dei genitori di Nanni[4].

Trasferitosi come sfollato con la madre prima a Sangiano e poi a Porto Valtravaglia, in provincia di Varese, sulle sponde del Lago Maggiore, crebbe in un mondo ancora rurale e provinciale, che molto influirà sul suo futuro artistico.

Studi, scoperte musicali e approdo alla recitazione

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Dopo la maturità scientifica, Svampa, consigliato e convinto dal padre, si iscrisse all'Università Bocconi e si laureò in Economia e commercio. L'esperienza maturata nella ricerca di un primo impiego, confacente alle volontà paterne, gli ispirò la canzone Io vado in banca (portata poi al successo nella cabarettìstica interpretazione de I Gufi).

Durante il periodo universitario, nel 1959, si avvicinò al mondo musicale, fondando e partecipando come voce e chitarra nel complesso: I soliti Idioti. La natura goliardica delle prime avventure sul palco subì un arresto nel 1960, quando Svampa iniziò ad ascoltare e ad apprezzare le interpretazioni di Georges Brassens. Nel 1961, arruolato nel servizio di leva, con il tempo a disposizione, iniziò a tradurre Brassens, dal francese al dialetto milanese. Questo esercizio continuo di apprendimento delle espressioni dialettali, lo avvicinerà molto alle canzoni popolari e alle tradizioni musicali lombarde.

Svampa, oltre ad essere musicista, fu attore comprimario o protagonista, sia cinematografico sia televisivo.

I Gufi

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L'attività solistica

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Dopo lo scioglimento dei Gufi, Nanni Svampa continuò la collaborazione con Patruno, incentrando la sua attività negli spettacoli teatrali, quali Addio Tabarin e Un giorno dopo l'altro, e soprattutto nella creazione di un'antologia delle canzoni popolari milanesi.

Suddivisa in dodici volumi, Milanese - Antologia della canzone lombarda, rappresenta una delle maggiori collezioni di studio e ricerca sulla storia musicale e dialettale della città.

Parallelamente non cessò il suo interesse verso Brassens, del quale continuerà a curare le traduzioni, sia in italiano sia in milanese, delle sue canzoni.

Decesso

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Malato da tempo, Svampa morì a Varese il 26 agosto 2017, all'età di 79 anni.[5]

Riconoscimenti

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Dopo la morte il Comune di Milano ha deciso di iscrivere il suo nome nel Pantheon di Milano, all'interno del Cimitero Monumentale[6].

Filmografia

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Nanni Svampa in Homo Eroticus

Discografia

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La discografia di Svampa è molto vasta, suddivisa tra opere individuali o corali, nel complesso de I Gufi:

Produzioni individuali

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Produzioni con Lino Patruno e altri artisti

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Discografia con i Gufi

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33 giri

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45 giri

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CD

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Libri

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Video

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Note

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  1. ^ Luigi Bolognini, Addio a Nanni Svampa, grande musicista tra cabaret e canzone popolare, su milano.repubblica.it, la Repubblica, 26 agosto 2017. URL consultato il 12 novembre 2018 (archiviato il 12 giugno 2018).
  2. ^ Nanni Svampa, Boff de Canoeubina - Poesie in dialetto cannobiese di Nino Svampa, Verbania, Libreria Margaroli, 2005.
  3. ^ AA. VV., La Milano della memoria. Zona 3, Milano, Consiglio di Zona 3, 2005 ca.
  4. ^ Nanni Svampa, La mia morosa cara, Milano, 1977.
  5. ^ Mario Luzzatto Fegiz, Addio al cantautore Nanni Svampa, interpretò una Milano autoironica, su Corriere della Sera, 27 agosto 2017. URL consultato il 21 settembre 2022.
  6. ^ Decise all'unanimità le 15 personalità illustri da iscrivere nel Pantheon di Milano, su comune.milano.it, 26 settembre 2017. URL consultato il 28 settembre 2017 (archiviato il 28 settembre 2017).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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