Navi vichinghe | |
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Varianti | faering karve knarr Longship (Drakkar) |
Caratteristiche costruttive | |
Materiale | legno |
Caratteristiche di trasporto | |
Propulsione | mista: remi e vela |
Per navi vichinghe s'intendono le navi usate dai Vichinghi durante l'epoca vichinga.
Si trattò d'un insieme piuttosto eterogeneo di natanti, finalizzati ad usi specifici e diversi tra loro[1] ma accomunati da una linea uniforme: snelli e flessibili, dotati di chiglia e con estremità simmetriche. Il tipo costruttivo si basava sul clinker, la sovrapposizione di assi rivettate tra loro. Alcune navi, secondo le fonti letterarie, dovevano avere una polena in foggia di testa di drago. I navigli vennero impiegati per diversi usi: incursioni belliche (sbarchi ed operazioni anfibie), commercio su breve e lunga distanza, esplorazione e colonizzazione.[2]
Nella letteratura, le navi vichinghe sono di solito divise in due grandi categorie, navi mercantili e navi da guerra, in realtà sovrapponibile tra loro. Alcuni tipi di mercantili, costruiti appositamente per il trasporto di merci, potevano essere riconfigurate in navi da guerra. La maggior parte delle navi vichinghe erano progettate per la navigazione di fiumi, fiordi ed acque costiere, mentre altri, come il Knarr, potevano navigare in mare aperto e persino nell'oceano. Le navi vichinghe vennero impiegate nel Mar Baltico, nell'Oceano Atlantico (raggiungendo l'Islanda, le Isole Faroe, la Groenlandia, la Terranova), nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nel Mar Rosso.
La nave fu il fulcro della cultura scandinava per millenni, servendo sia scopi pragmatici sia religiosi, e la sua importanza era già profondamente radicata nella cultura scandinava quando iniziò l'epoca vichinga. La Scandinavia è una regione con catene montuose interne relativamente alte, fitte foreste e un facile accesso al mare con molti porti naturali. Di conseguenza, le rotte commerciali venivano gestite principalmente via mare, poiché i viaggi verso l'interno erano sia più pericolosi sia scomodi. Molte incisioni su pietra risalenti all'età della pietra nordica e in particolare all'età del bronzo nordica, raffigurano navi in varie situazioni e navi preziose furono sacrificate come parte delle offerte votive cerimoniali almeno dall'età del ferro nordica, come dimostrano le navi di Hjortspring e Nydam.
I regni vichinghi si svilupparono in città e fortezze costiere, tutte profondamente dipendenti dal Mare del Nord e dal Mar Baltico per la sopravvivenza e lo sviluppo. Il controllo delle vie navigabili era di importanza cruciale e, di conseguenza, le navi da guerra avanzate erano molto richieste. Nel frattempo, causa la loro enorme importanza, le navi divennero un pilastro della religione vichinga oltre che simboli di potere e prodezza. Durante il primo millennio, i capi vichinghi e i loro parenti furono comunemente sepolti con una nave intatta e lussuosa per trasportarli nell'aldilà. Inoltre, le monete Hedeby (tra le prime monete danesi conosciute) riportano impressi emblemi di navi. Da questo contesto ne uscì la "nave vichinga", il natante più avanzato in Europa
Un faering è una barca a remi aperta con due paia di remi. La si trova comunemente nella maggior parte delle tradizioni di costruzione di barche nella Scandinavia occidentale e settentrionale d'età vichinga.[3]
Il Karve era un piccolo natante a scafo largo simile al knarr (v. sotto). Era usato sia per la guerra sia per il trasporto ordinario di persone, merci o bestiame. Poiché erano in grado di navigare in acque molto poco profonde, venivano anche usati per la navigazione sotto-costa. L'ampiezza standard era di circa 17 piedi (5,2 m).
Lo stesso argomento in dettaglio: Knarr.
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Knarr è l'etimo norreno che indica la nave costruita per i viaggi nell'Oceano Atlantico: mercantili con una lunghezza media di circa 54 piedi (16 m) , larghezza di 15 piedi (4,6 m), dislocamento 50 t. e una capacità di carico di 122 t.[4] Più corto rispetto alla longship, lo knarr era più robusto e dipendevano principalmente dalla propulsione velica: i remi erano usati come propulsione ausiliaria solo in caso di bonaccia. Per questo motivo,fu usato per viaggi più lunghi e pericolosi (come i trasporti oceanici) rispetto alla longship. Era in grado di navigare per 75 miglia (121 km) in un giorno, con un equipaggio di 20-30 uomini, e attraversava abitualmente il Nord Atlantico trasportando bestiame e merci da e verso la Groenlandia e le altre isole nordatlantiche. Il design del knarr influenzò nel Basso Medioevo il design della cocca usata dalla Lega anseatica . Il knarr meglio conservato fu trovato nel 1933 in Svezia (c.d. "nave Äskekärr") e si ritiene risalga al 930 d.C.[5]
Lo stesso argomento in dettaglio: Longship.
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Le longship, usate dai Vichinghi per il commercio, l'esplorazione e la guerra, sono le navi vichinghe più iconiche. Il loro design si evolvette negli anni: originò nell'età della pietra con il prototipo del umiak, proseguì nel IX secolo (v. navi di Nydam e Kvalsund) sino alla forma definitiva (IX-XIII secolo). Il carattere e l'aspetto di queste navi si sono riflessi fino ad oggi nella carpenteria tradizionale scandinava. La velocità media delle navi vichinghe variava da nave a nave ma si situava nell'intervallo di 5-10 nodi e la velocità massima di una longship in condizioni favorevoli era di circa 15 nodi.[6]
La longship è un natante in legno dal basso pescaggio, snello, agile ed elegante, progettato per la velocità, la navigazione anche in acque molte basse (profondità un metro) e la versatilità tattica (sbarchi, partenze veloci, trasportato portage, ecc.). Prua e poppa erano simmetriche per poter invertire rapidamente la direzione: caratteristica particolarmente utile nelle latitudini settentrionali per scansare iceberg e banchise. I remi delle longship erano lunghi quasi quanto l'intera nave. Le versioni tarde avevano una vela quadra su singolo albero in sostituzione/rinforzo alla propulsione a remi, specialmente nei viaggi lunghi.
Le longship sono classificate per dimensioni, dettagli costruttivi e impianto decorativo. La classificazione standard si basa sul numero di banchi per i rematori: dal Karvi (13 file di rematori) al Busse (anche 34 file di rematori).
Le longship erano l'epitome del potere navale scandinavo a quel tempo ed erano beni di grande valore. Erano spesso di proprietà di agricoltori costieri e commissionati dal re in tempi di conflitto, al fine di costruire una potente forza navale (destinata al trasporto di truppe, non come navi da guerra). Nel X secolo, venivano talvolta legate insieme in battaglia per formare una piattaforma stabile per gli assalti dellai fanteria. I Longship erano chiamati drakuskippan (it. "navi-drago") dai Franchi perché avevano la prua in forma di drago.[7]
Dall'etimo della nave lunga deriva il Longphort, la fortificazione costiera usata dai vichinghi, spesso semplicemente un recinto di longship portate a riva.[8][9]
Lo stesso argomento in dettaglio: Funerale vichingo.
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I vichinghi facevano largo uso della c.d. "Nave funeraria" nel funerale dei loro notabili.
Il corpo del morto, accuratamente preparato e vestito con i suoi abiti migliori, era trasportato nel luogo di sepoltura in un carro trainato da cavalli dopodiché veniva messo sulla sua nave, insieme a molti dei suoi beni più preziosi: i cavalli preferiti, spesso un fedele cane da caccia e occasionalmente schiavi e famigliari (sacrificati prima della sepoltura). I Vichinghi credevano fermamente che il morto sarebbe "salpato verso l'aldilà". Un esempio di sepoltura in una nave vichinga fu rinvenuto vicino al villaggio danese di Ladby.
La nave funeraria è usanza attestata in Scandinavia dall'età del ferro nordica, come dimostrano la Nave di Hjortspring (400–300 a.C.) o le navi di Nydam (200–450 d.C.). Le navi ricoprirono grande importanza spirituale nelle culture norrene sin dall'età del bronzo nordica.
Le navi vichinghe sono tra i più comuni natanti antichi in uso nella rievocazione storica.
La Viking, la primissima replica di nave vichinga, costruita dal cantiere navale Rødsverven a Sandefjord (Norvegia), salpò nel 1893 attraversando l'Oceano Atlantico fino a Chicago per la Fiera Colombiana. Ci sono un numero considerevole di ricostruzioni moderne di navi dell'era vichinga in servizio in tutto il Nord Europa e il Nord America. Il Museo delle navi vichinghe di Roskilde (Danimarca) è stato particolarmente prolifico nella costruzione di accurate ricostruzioni partendo dai reperti archeologici della propria collezione. Un altro esempio famoso è la Vildfamne, replica della nave svedese Äskekärr (930 d.C.), la nave mercantile vichinga meglio conservata al mondo. La Vildfamne è uno knarr di 16 m, nominato al re vichingo svedese Ivar Vidfamne.[17]