Operazione Arcobaleno parte del conflitto Israele-Striscia di Gaza | |
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Data | 15 maggio - 24 maggio 2004 |
Luogo | Striscia di Gaza |
Causa | Distruggere le basi di lancio dei razzi Qassam che cadevano su Sderot |
Esito | Vittoria israeliana |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Perdite | |
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L'operazione Arcobaleno fu iniziata dalle forze armate israeliane il 15 maggio 2004 per individuare e distruggere i tunnel sotterranei al confine con l'Egitto, utilizzati dai militanti palestinesi per far passare armi destinate alla guerriglia.
Per Shabtai Gold, portavoce di "Physicians for Human Rights", il 18 maggio l'esercito ha ostacolato le ambulanze ai checkpoints, mentre da Rafah si dirigevano a Khan Yunis, sede di un ospedale tra i più grandi della Striscia di Gaza
Mu'awiya Hasaneyn, direttore del dipartimento per l'Emergenza del ministero della Sanità palestinese, ha affermato:
Ha inoltre aggiunto di aver ricevuto istruzioni da Yasser Arafat di destinare immediatamente tutte le unità mediche a Rafah, proclamando nel contempo lo stato di emergenza in tutti gli ospedali della Striscia di Gaza"
Aspre critiche si sono avute da parte di tutta la comunità internazionale, e soprattutto dai Paesi arabi. Amr Moussa, segretario generale della Lega Araba, ha descritto l'operazione come "Un massacro ed un crimine che va al di là di tutti i limiti"
Yasser Arafat, criticando quelli che ha definito gli atroci crimini dell'esercito israeliano, ha richiesto l'intervento di forze internazionali a protezione dei civili palestinesi.
L'Unione europea ha definito l'operazione palesemente sproporzionata. Un comunicato della presidenza di turno dell'Ue, diffusa dal ministro degli esteri irlandese Brian Cowen, dice:
Il presidente statunitense George Bush ha dichiarato:
Ha inoltre invitato le due parti alla mediazione.
L'ONU ha definito l'operazione un crimine contro l'umanità e una violazione dei diritti umani. John Dugard, l'inviato speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani a Gaza e in Cisgiordania, ha dichiarato in una nota:
L'esercito israeliano si è rammaricato per l'incidente gravissimo del 18 maggio, e per l'uccisione di innocenti. Tuttavia generale Ruth Yaron ha garantito che le operazioni sarebbero continuate, come in effetti è avvenuto. La stampa israeliana sostiene che le vittime sono state provocate da terroristi palestinesi mescolati alla folla, che avrebbero sparato sui manifestanti dall'interno.