Pietro Antonio Corsignani vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti |
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Nato | 15 gennaio 1686 a Celano |
Ordinato diacono | 28 febbraio 1711 |
Ordinato presbitero | 8 marzo 1711 |
Nominato vescovo | 17 marzo 1727 da papa Benedetto XIII |
Consacrato vescovo | 25 marzo 1727 dal cardinale Vincenzo Petra |
Deceduto | 17 ottobre 1751 (65 anni) a Celano |
Pietro Antonio Corsignani (Celano, 15 gennaio 1686 – Celano, 17 ottobre 1751) è stato un vescovo cattolico e storico italiano.
Fu vescovo di Venosa e noto storico della città di Celano. Il suo amore per la Marsica lo portò in alcuni casi anche ad inventare antiche iscrizioni e personaggi per poter giustificare i suoi ragionamenti[1].
Il vescovo fece parte dell'Accademia dell'Arcadia mentre a Celano fondò l'Accademia Velina.
Nel 1728 indisse il sinodo diocesano a Venosa, il primo dopo oltre un secolo. Ne pubblicò gli atti con il titolo Synodus diocesana Ecclesiae Venisinae e vi aggiunse sempre nello stesso anno l'opera storica Historica monumenta eiusdem Ecclesiae, che dedicò a Papa Benedetto XIII. Fece restaurare il palazzo vescovile di Venosa e la residenza estiva di Forenza e consacrò la chiesa dei Minori riformati.
Il 23 luglio 1738 fu trasferito alla diocesi di Valva e Sulmona.
Tra le sue opere di erudizione e studio di materia abruzzese Marsicana, figurano il De viris illustribus Marsorum (1718) e i 2 libri della Reggia Marsicana, ovvero memorie topografico-storiche di varie colonie e città antiche e moderne della provincia de' Marsi. Questa opera, scritta in italiano a differenza delle altre, è un supplemento a uno studio già scritto da un suo predecessore sacerdote, Muzio Febonio, che nelle Historiae Marsorum (1678), raccolse le principali notizie storiche sulla Marsica, dalle origini al periodo italico e romano, medievale e contemporaneo, con uno sguardo sulla geografia e sul lago Fucino, e infine con una carrellata degli uomini famosi marsicani.
Il Corsignani, data l'incompiutezza dell'opera di Febonio a causa della sua morte, decise di raccogliere altro materiale storico, concentrandosi molto sugli antichi Marsi e sui personaggi famosi dell'epoca romana, riportando anche varie epigrafi romane e medievali. Tuttavia la critica moderna ha osservato che il Corsignani nonostante lo zelo di raccogliere memorie patrie, spesso inventò dei falsi circa le epigrafi e leggende di erudizione varie spacciate per meri fatti storici accaduti.[2]
La genealogia episcopale è:
Controllo di autorità | VIAF (EN) 77114646 · ISNI (EN) 0000 0000 6121 8709 · SBN SBLV198465 · BAV 495/81576 · CERL cnp00402104 · LCCN (EN) nr91005798 · GND (DE) 118923455 · BNF (FR) cb12215707j (data) |
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