Uno pneumatico tubeless da automobile di grosse dimensioni montato su un cerchione in lega.
Un copertone del tipo a gomma piena, senz'aria.

Lo pneumatico (comunemente copertone o gomma) è l'elemento che viene montato sulle ruote di un veicolo e che permette l'aderenza del veicolo stesso sulla strada, fermo o durante il moto, determinando assieme al peso complessivo del veicolo e al tipo di fondo stradale il suo attrito sul suolo.

A volte, nella nomenclatura comune, si intende impropriamente per «pneumatico» l'insieme anche di una ruota/cerchione, in genere di lega metallica, e/o di una valvola di ritegno che permette di gonfiare lo pneumatico di aria compressa o azoto e ne impedisce l'uscita, integrata con la camera d'aria o avvitata alla ruota.

Nota grammaticale

La parola pneumatico, nell'uso corrente, viene preceduta sia dagli articoli lo, gli, uno («lo pneumatico»; «gli pneumatici»; «uno pneumatico»), sia dagli articoli il, i, un («il pneumatico»; «i pneumatici»; «un pneumatico»). Le forme con lo, gli, uno sono tradizionalmente preferite da molte grammatiche[1] e da fonti quali l'Accademia della Crusca, che ritengono le forme con il, i, un più adatte all'uso parlato[2]; è stato tuttavia osservato dal linguista Michele Cortelazzo, anch'egli Accademico della Crusca, come la preferenza per lo, gli, uno sia probabilmente il risultato di una norma creata artificialmente intorno agli anni trenta del XX secolo e diffusasi negli anni sessanta, senza un fondamento nell'uso reale, che ha invece sempre preferito il, i, un anche nella lingua scritta.[3]

Storia

Lo pneumatico moderno, inventato da Robert William Thomson nel 1845, perfezionato da John Boyd Dunlop nel 1888 e munito di battistrada dal 1904[4], equipaggia oggi la maggior parte dei mezzi di trasporto destinati a un uso su strada ed è prodotto in molteplici tipi e misure adatte a equipaggiare dalla bicicletta all'autovettura, dall'autocarro al trattore agricolo per non dimenticare, in campo aeronautico, l'adozione nei carrelli d'atterraggio.

Sono da considerare anche gli usi sportivi nelle varie competizioni motoristiche dove lo studio alla ricerca delle migliori prestazioni porta alla costruzione di pneumatici con mescole molto differenziate e alla scoperta di soluzioni tecniche applicabili al settore commerciale.

Struttura

Pneumatico radiale:
1: Battistrada
2: Bordo del battistrada
3: Carcassa
4: Fianco dello pneumatico o Spalla
5: Pacco cintura
6: Rinforzi laterali del pacco cintura
7: Cerchietti
8: Tallone

Lo pneumatico è costituito da diverse parti che possono essere riassunte in:

Battistrada

È l'elemento a contatto con l'asfalto, assicura la trazione del mezzo, resiste all'usura e protegge la carcassa, viene prodotto con la gomma (in passato naturale, ora sintetica (generalmente SBR) o gomma naturale di guayule per trasmettere e ricevere gli attriti radenti e volventi che si generano con il movimento)[5] di diverso tipo a seconda del tipo d'impiego[6].

La larghezza del battistrada influisce in vari modi a seconda del tipo di pneumatico:

La quantità di metallo presente all'interno di uno pneumatico può essere visualizzata approssimativamente con questo copertone distrutto dal fuoco

Pacco cintura e cintura radiale

Strati multipli di corde o fili d'acciaio (materiale più usato), nylon, poliestere o rayon (in disuso) interposte tra la carcassa e il battistrada, che aumentano la resistenza dello pneumatico, stabilizzano il battistrada garantendo protezione contro urti e forature e garantendo una migliore distribuzione delle forze sull'impronta laterale del battistrada e quindi anche una maggiore impronta a terra, questi fili sono disposti nella cintura con un'angolazione ridotta di 15-25° e incrociati tra loro, oppure sono disposti con un'angolazione di 0° rispetto alla mediana dello pneumatico ed eventualmente presentano anche altre cinture a diverse angolazioni per la distribuzione delle forze, in quest'ultimo caso il pacco cintura può essere sostituito da una "cintura radiale" caratterizzata da un filo metallico o da tanti fili senza giunture disposti sempre a 0°.
Questo elemento non è usato su tutti gli pneumatici con carcassa a tele incrociate, i quali se provvisti di queste cinture prendono il nome di cinturato[7], ma è una consuetudine per quelli con una carcassa a tele radiali.

Fianco o spalla

Pneumatico e aspetto del profilo con i diversi rapporti di spalla

Protegge le tele dagli agenti atmosferici e chimici e inoltre si oppone alla flessione a cui è sottoposto durante l'impiego.

L'altezza della spalla è la distanza tra il manto stradale e il cerchione; questa caratteristica permette la deformazione del profilo dello pneumatico, migliorando l'assorbimento di urti (causati, per esempio, da fondi irregolari), smorzando l'effetto delle masse non sospese e riducendo l'intervento delle sospensioni/ammortizzatori; a una maggiore altezza della spalla corrisponde una minore reattività in fase di sterzata e una minore stabilità in appoggio su fondi duri e regolari, come le strade; causa di ciò è la minore velocità di virata (rotazione in gradi al secondo).

Carcassa dello pneumatico: con i numeri 14 e 16 viene raffigurata la disposizione diagonale, mentre con il numero 12 viene raffigurata la disposizione radiale.

Carcassa o tela

Consente la trasmissione di tutte le forze di carico tra la ruota e il terreno come quelle che si sprigionano durante la frenata e nelle manovre di sterzatura, inoltre garantisce la resistenza alla pressione di gonfiaggio e successivamente di esercizio durante tutte le manovre. Questo elemento è composto principalmente da fili di Nylon affiancati (tela) che possono essere di diverso spessore e conferire una maggiore resistenza o scorrevolezza, infatti con l'aumento della sezione dei fili e di conseguenza una loro diminuzione di fili per pollice (TPI: Threads Per Inch o EPI: Ends Per Inch) si aumenta la resistenza e rigidezza della carcassa, ma diminuendone la scorrevolezza, questi valori di TPI variano da 20 a 320 a seconda dell'impiego.[8]

Nervatura fascio o cerchietti

Sono fasce d'acciaio poste nel tallone, accomodano lo pneumatico sul cerchione e lo mantengono in posizione, evitando un suo eventuale sfilamento.

Riempimento

generalmente è costituito da gomma ed è posto nella zona del tallone e del fianco per consentire un passaggio graduale dalla zona rigida del tallone a quella flessibile del fianco.

Rivestimento interno

strato di gomma inserito all'interno degli pneumatici tubeless, studiato appositamente per evitare perdite d'aria.

Tallone o incavo del tallone

strato di tela gommata che impedisce l'usura provocata dallo sfregamento del tallone contro il bordo del cerchio e che garantisce l'attrito necessario per evitarne la rotazione sullo stesso[10][11][12][13][14]

Tipologie

Sezione pneumatico di bicicletta tube type:
1=Cerchione
2=Coprinippel
3=Pista per i pattini del freno
4=Corda d'acciaio
5=Camera d'aria
6=Carcassa dello pneumatico
7=Battistrada

Gli pneumatici si dividono in diverse categorie: quelli muniti di camera d'aria (in inglese tube) e quelli che ne sono privi (tubeless).

Ruota TWEEL del rover lunare scarab della NASA

Caratteristiche

Gli pneumatici hanno determinate caratteristiche, influenzate da determinati valori, alcune molto importanti per definire il comportamento dello pneumatico, come:

Variazione della Resistenza di Rotolamento al variare della pressione di gonfiaggio
Pneumatico bianco a sinistra
Pneumatico a spalle bianche e battistrada nero al centro
Pneumatico moderno (nero)

Come accorgimenti si hanno:

Spia della pressione pneumatici
Bomboletta spray per il miglioramento dell'aderenza degli pneumatici, a discapito della durata chilometrica.

Aderenza

Lo stesso argomento in dettaglio: Area di contatto, Aderenza e Aquaplaning.

Impronta a terra di uno pneumatico

L'aderenza degli pneumatici, come descritto dalla legge della fisica sull'aderenza, è definita dal coefficiente d'aderenza dello pneumatico, definito dalla mescola dello stesso, ma anche dalla larghezza, perché l'aderenza su manto stradale asfaltato viene definita per il 75% dall'adesione (la gomma s'incolla al suolo), mentre il 25% viene definito dall'ingranamento (la gomma si adatta alle microdeformità del suolo) Gli pneumatici sportivi hanno un coefficiente d'attrito di 1,8 contro i 0,5/0,7 degli pneumatici stradali, risultando a tutti gli effetti adesivi al suolo[33].

Il problema dell'aderenza degli pneumatici è dato dal fatto che il materiale di contatto dello stesso con l'asfalto tende a scaldarsi, soprattutto in condizioni d'uso gravoso, come le curve, le frenate e le accelerazioni brusche. Per questo motivo, la larghezza dello pneumatico deve avere un valore minimo, altrimenti si rischia un surriscaldamento del battistrada e, di conseguenza, una diminuzione del coefficiente d'attrito. Ma è altrettanto vero che il manto stradale non ha sempre le stesse caratteristiche, quindi si possono avere dei tratti di maggiore aderenza.

Pneumatici sportivi per motociclette, a sinistra uno slick per asfalto asciutto, a destra gomma scolpita da bagnato

Il problema della larghezza dello pneumatico si presenta anche per via del valore massimo, perché, raggiunto un determinato valore, il materiale di cui è costituito lo pneumatico non riesce più a entrare in temperatura d'esercizio e a dare una sufficiente aderenza; inoltre, adoperando misure grandi, si aumenta la possibilità che qualche oggetto estraneo si interponga tra ruota e asfalto, riducendo l'aderenza.

In caso di pioggia, l'acqua si frappone tra asfalto e pneumatico, riducendo di conseguenza l'aderenza; quest'ultima si riduce maggiormente con pneumatici non drenanti e larghi, mentre con pneumatici drenanti (come gli invernali) e stretti si diminuisce questo effetto, giacché o viene drenata meglio, o spostata via più facilmente, data la maggiore pressione dello pneumatico stretto sul manto (per via della ridotta superficie di appoggio dello stesso).[34]

Un altro fattore che determina l'aderenza è la giusta pressione di gonfiaggio, dato che tale pressione determina il modo in cui il battistrada viene premuto al suolo[35], infatti al variare della pressione di gonfiaggio si otterranno delle variazioni dell'impronta a terra, la quale può ulteriormente variare a seconda se lo pneumatico è di tipo radiale e quindi provvisto di cintura o se di tipo diagonale senza cintura, infatti in quest'ultimo caso l'impronta risulterà circolare o ovale invece che rettangolare o quadrata, il che determina anche la differente distribuzione di pressione al suolo.[36]

Modello matematico

Esistono diversi modelli matematici, che permettono di simulare il comportamento dello pneumatico, in modo più o meno preciso e con formule più o meno fedeli.
La difficoltà principale nello sviluppo di un modello matematico preciso e affidabile è sia l'elevato numero di variabili, sia le scienze coinvolte, come chimica e fisica, il che rende lo studio particolarmente complesso e di difficile gestione ed interazione, rendendo la descrizione tramite formule particolarmente ardua.
Il modello matematico che all'inizio del terzo millennio ha riscosso particolare successo rispetto alle altre formulazioni, prende il nome di formula magica di Pacejka, questa definizione di "magica" è dato dal fatto che le funzioni utilizzati sono approssimative, in quanto le formule delle basi fisiche utilizzate sono poco solide, in quanto è principalmente focalizzata sui concetti pratici che deve descrivere. Questa caratteristica ha permesso una facile gestione e versatilità della stessa il che ne ha permesso un'ampia diffusione sia in ambito professionale come le competizioni di Formula 1, sia in ambito ludico, come nei videogiochi.

Battistrada

Il battistrada è caratterizzato da molti elementi, i quali sono illustrati di seguito:

Composizione

Inoltre la mescola è arricchita con nero di carbone e silice, dove il diverso rapporto e quantitativo di questi elementi permette di realizzare le varie mescole per pneumatici stradali estivi, invernali, 4 stagioni, oppure pneumatici sportivi o agonistici.

Disegno del battistrada

Il disegno del battistrada è molto importante e varia profondamente a seconda della destinazione d'impiego dello pneumatico.

Tipo del disegno

Pneumatici di tipo asimmetrico e senza verso di rotolamento a sinistra
Pneumatico di tipo simmetrico e senza verso di rotolamento al centro
Pneumatici di tipo asimmetrico e unidirezionale a destra

Il disegno dello pneumatico per le autovetture, camion e di qualsiasi altro mezzo con 3 o più ruote può essere:

Pneumatici di tipo simmetrico senza verso di rotolamento a sinistra
Pneumatici di tipo simmetrico e unidirezionale a destra

Il disegno può inoltre essere concepito anche in base al suo verso di rotazione:

Caratteristiche

Pneumatico tassellato da moto a sinistra e pneumatici da fango per trattori a destra

Il disegno è caratterizzato da:

I due estremi per il disegno del battistrada sono gli pneumatici da Cross e da Motomondiale, dove nel primo caso gli intagli sono talmente numerosi e profondi da creare i tacchetti (abbastanza distanti tra di loro e alti anche qualche centimetro) che caratterizzano questi pneumatici, mentre nel secondo caso (pneumatici da Motomondiale) questi sono completamente privi d'intagli, detti slick.

Pneumatico semislick di una bicicletta

In alcuni ambiti come nel caso delle biciclette, per garantire un utilizzo più flessibile dello pneumatico si utilizza un disegno ambivalente, come nel caso degli pneumatici semislick, dove centralmente sono lisci o con poche scanalature, in modo da ridurre l'attrito e migliorare il comfort su strada, mentre ai lati presentano dei tasselli, in modo da consentire la presa su terreni cedevoli. Il disegno del battistrada può essere anche creato o rigenerato tramite degli intagliatori per pneumatici, generalmente la creazione di intagli viene effettuata sugli pneumatici completamente lisci come quelli del Motomondiale, pratica tipica dei mezzi da supermotard, mentre la rigenerazione degli intagli, e quindi l'altezza del battistrada, viene generalmente eseguita su copertoni da camion.

Pneumatici da sabbia per auto e moto

Esistono anche pneumatici estremamente specializzati come quelli da sabbia, che sono caratterizzati dalla presenza di vere e proprie pale lungo il battistrada e pneumatici da fango tipici dei trattori, di quest'ultimi pneumatici vengono prodotti anche versioni modificate per automezzi.

Spessore, riscolpitura e tornitura

Due pneumatici, di cui a sinistra completamente consumato e a destra nuovo
Calibro per misurare lo spessore del battistrada

Lo spessore del battistrada è determinato dal tipo di pneumatico e ha un valore minimo che viene sia imposto per legge, sia consigliato dal costruttore, il quale è meno permissivo e quindi determina uno spessore minimo del battistrada maggiore.

Per verificare lo spessore del battistrada è disponibile uno specifico calibro, ma per vedere se è ancora nelle tolleranze del costruttore è sufficiente verificare lo scalino che fa da indicatore d'usura e che viene riportata l'indicazione sulla spalla con la scritta TWI (Tread Wear Indicator).

Quest'altezza può essere ripristinata tramite una sgorbiatrice (rigatore per battistrada), che permette di ricalcare il profilo dello pneumatico[37] qualora lo pneumatico lo permetta[38] e generalmente vengono marchiati "REGROOVABLE" e possono permette il recupero di 2-4 mm[39][40], inoltre su pneumatici slick è possibile eseguire un disegno a propria scelta, per poterlo rendere adattabile all'uso sul bagnato, ma sono state eseguite anche intagliature commemorative, come nel caso di James Toseland[41].
In determinate situazioni si ricorre invece a ridurre lo spessore del battistrada tramite ablazione mediante una lama ruotante, come in alcune competizioni automobilistiche, dove si devono utilizzare pneumatici stradali[42][43], ma può essere utilizzato anche per recuperare pneumatici con battistrada particolarmente deformato superficialmente e recuperare il rotolamento ideale[44]

Profilo, mescola e temperatura

Il profilo dello pneumatico è studiato a seconda delle esigenze a cui deve rispondere e al mezzo a cui va applicato; può essere di due tipi:

In entrambi i casi la mescola più morbida consente allo pneumatico di avere un attrito maggiore. Nello pneumatico invernale la mescola e l'intagliatura permettono un aumento di temperatura più agevole e rapido per arrivare al valore per cui è stato studiato. Nello pneumatico sportivo le flessioni dovute ad attrito in curva e a brusche accelerazioni/decelerazioni tendono da sole ad aumentare oltremodo la temperatura (riscaldamento isteretico)[45], quindi la mescola è studiata per lavorare a una temperatura elevata ma il profilo sarà studiato in modo che la temperatura raggiunga il livello ottimale solo in caso di guida sportiva; si ricorda quindi che gli pneumatici sportivi possono avere una tenuta di strada peggiore di quelli da turismo se non sono opportunamente portati in temperatura.
Tale fenomeno è ancora più accentuato per le coperture ad uso agonistico, le cui temperature di esercizio possono arrivare a 140 °C ed avere una finestra utile di soli 20-30 °C[46] o essere più versatili nella loro gestione della temperatura con un range di 85-135 °C[47].

Codici di riconoscimento

Codici tecnici

Schema di riconoscimento

Le caratteristiche fondamentali di uno pneumatico, scritte usualmente con marcature di codici impressi a caldo nella parte laterale dello stesso, sono:[48][49]

L'ordine in cui tali caratteristiche vengono indicate è il seguente:

T l / hl St d cM vM Sca

D e N sono indicate a parte, mentre Sca non è sempre indicato.

Con tali denominazioni si vuole indicare in particolare:

  • 0 = 45 kg
  • 1 = 46,5 kg
  • 2 = 47,5 kg
  • 3 = 48,7 kg
  • 4 = 50 kg
  • 5 = 51,5 kg
  • 6 = 53 kg
  • 7 = 54,5 kg
  • 8 = 56 kg
  • 9 = 58 kg
  • 10 = 60 kg
  • 11 = 61,5 kg
  • 12 = 63 kg
  • 13 = 65 kg
  • 14 = 67 kg
  • 15 = 69 kg
  • 16 = 71 kg
  • 17 = 73 kg
  • 18 = 75 kg
  • 19 = 77,5 kg
  • 20 = 80 kg
  • 21 = 82,5 kg
  • 22 = 85 kg
  • 23 = 87,5 kg
  • 24 = 90 kg
  • 25 = 92,5 kg
  • 26 = 95 kg
  • 27 = 97,5 kg
  • 28 = 100 kg
  • 29 = 103 kg
  • 30 = 106 kg
  • 31 = 109 kg
  • 32 = 112 kg
  • 33 = 115 kg
  • 34 = 118 kg
  • 35 = 121 kg
  • 36 = 125 kg
  • 37 = 128 kg
  • 38 = 132 kg
  • 39 = 136 kg
  • 40 = 140 kg
  • 41 = 145 kg
  • 42 = 150 kg
  • 43 = 155 kg
  • 44 = 160 kg
  • 45 = 165 kg
  • 46 = 170 kg
  • 47 = 175 kg
  • 48 = 180 kg
  • 49 = 185 kg
  • 50 = 190 kg
  • 51 = 195 kg
  • 52 = 200 kg
  • 53 = 206 kg
  • 54 = 212 kg
  • 55 = 218 kg
  • 56 = 226 kg
  • 57 = 230 kg
  • 58 = 236 kg
  • 59 = 243 kg
  • 60 = 250 kg
  • 61 = 257 kg
  • 62 = 265 kg
  • 63 = 272 kg
  • 64 = 280 kg
  • 65 = 290 kg
  • 66 = 300 kg
  • 67 = 307 kg
  • 68 = 315 kg
  • 69 = 325 kg
  • 70 = 335 kg
  • 71 = 345 kg
  • 72 = 355 kg
  • 73 = 365 kg
  • 74 = 375 kg
  • 75 = 387 kg
  • 76 = 400 kg
  • 77 = 412 kg
  • 78 = 425 kg
  • 79 = 437 kg
  • 80 = 450 kg
  • 81 = 462 kg
  • 82 = 475 kg
  • 83 = 487 kg
  • 84 = 500 kg
  • 85 = 515 kg
  • 86 = 530 kg
  • 87 = 545 kg
  • 88 = 560 kg
  • 89 = 580 kg
  • 90 = 600 kg
  • 91 = 615 kg
  • 92 = 630 kg
  • 93 = 650 kg
  • 94 = 670 kg
  • 95 = 690 kg
  • 96 = 710 kg
  • 97 = 730 kg
  • 98 = 750 kg
  • 99 = 775 kg
  • 100 = 800 kg
  • 101 = 825 kg
  • 102 = 850 kg
  • 103 = 875 kg
  • 104 = 900 kg
  • 105 = 925 kg
  • 106 = 950 kg
  • 107 = 975 kg
  • 108 = 1000 kg
  • 109 = 1030 kg
  • 110 = 1060 kg
  • 111 = 1090 kg
  • 112 = 1120 kg
  • 113 = 1150 kg
  • 114 = 1180 kg
  • 115 = 1215 kg
  • 116 = 1250 kg
  • 117 = 1285 kg
  • 118 = 1320 kg
  • 119 = 1360 kg
  • 120 = 1400 kg
  • 121 = 1450 kg
  • 122 = 1500 kg
  • 123 = 1550 kg
  • 124 = 1600 kg
  • 125 = 1650 kg
  • 126 = 1700 kg
  • 127 = 1750 kg
  • 128 = 1800 kg
  • 129 = 1850 kg
  • 130 = 1900 kg
  • 131 = 1950 kg
  • 132 = 2000 kg
  • 133 = 2060 kg
  • 134 = 2120 kg
  • 135 = 2180 kg
  • 136 = 2240 kg
  • 137 = 2300 kg
  • 138 = 2360 kg
  • 139 = 2430 kg
  • 140 = 2500 kg
  • 141 = 2575 kg
  • 142 = 2650 kg
  • 143 = 2725 kg
  • 144 = 2800 kg
  • 145 = 2900 kg
  • 146 = 3000 kg
  • 147 = 3075 kg
  • 148 = 3150 kg
  • 149 = 3250 kg
  • 150 = 3350 kg
  • 151 = 3450 kg
  • 152 = 3550 kg
  • 153 = 3650 kg
  • 154 = 3750 kg
  • 155 = 3875 kg
  • 156 = 4000 kg
  • 157 = 4125 kg
  • 158 = 4250 kg
  • 159 = 4375 kg
  • 160 = 4500 kg
  • 161 = 4625 kg
  • 162 = 4750 kg
  • 163 = 4875 kg
  • 164 = 5000 kg
  • 165 = 5150 kg
  • 166 = 5300 kg
  • 167 = 5450 kg
  • 168 = 5600 kg
  • 169 = 5800 kg
  • 170 = 6000 kg
  • 171 = 6150 kg
  • 172 = 6300 kg
  • 173 = 6500 kg
  • 174 = 6700 kg
  • 175 = 6900 kg
  • 176 = 7100 kg
  • 177 = 7300 kg
  • 178 = 7500 kg
  • 179 = 7750 kg
  • 180 = 8000 kg
  • 181 = 8250 kg
  • 182 = 8500 kg
  • 183 = 8750 kg
  • 184 = 9000 kg
  • 185 = 9250 kg
  • 186 = 9500 kg
  • 187 = 9750 kg
  • 188 = 10000 kg
  • 189 = 10300 kg
  • 190 = 10600 kg
  • 191 = 10900 kg
  • 192 = 11200 kg
  • 193 = 11500 kg
  • 194 = 11800 kg
  • 195 = 12150 kg
  • 196 = 12500 kg
  • 197 = 12850 kg
  • 198 = 13200 kg
  • 199 = 13600 kg
  • 200 = 14000 kg
  • 201 = 14500 kg
  • 202 = 15000 kg
  • 203 = 15500 kg
  • 204 = 16000 kg
  • 205 = 16500 kg
  • 206 = 17000 kg
  • 207 = 17500 kg
  • 208 = 18000 kg
  • 209 = 18500 kg
  • 210 = 19000 kg
  • 211 = 19500 kg
  • 212 = 20000 kg
  • 213 = 20600 kg
  • 214 = 21200 kg
  • 215 = 21800 kg
  • 216 = 22400 kg
  • 217 = 23000 kg
  • 218 = 23600 kg
  • 219 = 24300 kg
  • 220 = 25000 kg
  • 221 = 25750 kg
  • 222 = 26500 kg
  • 223 = 27250 kg
  • 224 = 28000 kg
  • 225 = 29000 kg
  • 226 = 30000 kg
  • 227 = 30750 kg
  • 228 = 31500 kg
  • 229 = 32500 kg
  • 230 = 33500 kg
  • 231 = 34500 kg
  • 232 = 35500 kg
  • 233 = 36500 kg
  • 234 = 37500 kg
  • 235 = 38750 kg
  • 236 = 40000 kg
  • 237 = 41250 kg
  • 238 = 42500 kg
  • 239 = 43750 kg
  • 240 = 45000 kg
  • 241 = 46250 kg
  • 242 = 47500 kg
  • 243 = 48750 kg
  • 244 = 50000 kg
  • 245 = 51500 kg
  • 246 = 53000 kg
  • 247 = 54500 kg
  • 248 = 56000 kg
  • 249 = 58000 kg
  • 250 = 60000 kg
  • 251 = 61500 kg
  • 252 = 63000 kg
  • 253 = 65000 kg
  • 254 = 67000 kg
  • 255 = 69000 kg
  • 256 = 71000 kg
  • 257 = 73000 kg
  • 258 = 75000 kg
  • 259 = 77500 kg
  • 260 = 80000 kg
  • 261 = 82500 kg
  • 262 = 85000 kg
  • 263 = 87500 kg
  • 264 = 90000 kg
  • 265 = 92500 kg
  • 266 = 95000 kg
  • 267 = 97500 kg
  • 268 = 100000 kg
  • 269 = 103000 kg
  • 270 = 106000 kg
  • 271 = 109000 kg
  • 272 = 112000 kg
  • 273 = 115000 kg
  • 274 = 118000 kg
  • 275 = 121500 kg
  • 276 = 125000 kg
  • 277 = 128500 kg
  • 278 = 132000 kg
  • 279 = 136000 kg
  • A1: 5 km/h
  • A2: 10 km/h
  • A3: 15 km/h
  • A4: 20 km/h
  • A5: 25 km/h
  • A6: 30 km/h
  • A7: 35 km/h
  • A8: 40 km/h
  • B: 50 km/h
  • C: 60 km/h
  • D: 65 km/h
  • E: 70 km/h
  • F: 80 km/h
  • G: 90 km/h
  • J: 100 km/h
  • K: 110 km/h
  • L: 120 km/h
  • M: 130 km/h
  • N: 140 km/h
  • P: 150 km/h
  • Q: 160 km/h
  • R: 170 km/h
  • S: 180 km/h
  • T: 190 km/h
  • U: 200 km/h
  • H: 210 km/h
  • V: 240 km/h
  • W: 270 km/h
  • Y: 300 km/h

Esistono anche alcuni indici particolari, che non indicano solo la velocità o la indicano in modo differente

  • VR: oltre 210 km/h (non specificata la massima)
  • ZR: oltre 240 km/h (non specificata la massima)
  • ZR+W: oltre 240 km/h (velocità massima inferiore ai 270 km/h)
  • ZR+Y: oltre 240 km/h (velocità massima inferiore ai 300 km/h)
  • ZR+indice di carico+W: oltre 240 km/h (velocità massima superiore ai 300 km/h)
(tutti gli pneumatici che superano i 240 km/h devono avere la lettera Z riportata all'interno dell'indicazione della designazione dimensionale dello pneumatico es: 255/30 ZR 19 94W)

Un esempio di una reale iscrizione potrebbe essere P235/45 R17 97W, interpretabile come:

La data di produzione viene identificata mediante tre cifre di cui le prime due indicano la settimana e l'ultima il millesimo dell'anno di fabbricazione, a volte viene utilizzato un codice a quattro cifre dove le ultime due indicano l'anno di produzione, esempio 4792 (settimana 47, anno 1992) oppure 4709 (settimana 47, anno 2009)

Per quanto riguarda i pneumatici americani, viene utilizzato uno schema differente per identificarne la misura, l'ordine in cui tali caratteristiche vengono indicate è il seguente:[55]

Dr l St d T

Con tali denominazioni si vuole indicare in particolare:

Codici di omologazione

A seconda del paese o continente lo pneumatico deve seguire determinate leggi di omologazione e riportare la dicitura della stessa sullo pneumatico, generalmente dato che i produttori di pneumatici lavorano in ambito internazionale, sullo stesso pneumatico possono essere riportate più omologazioni.

Le diciture principali sono:

DOT di uno pneumatico

Queste omologazioni prevedono anche l'uso di sigle aggiuntive per identificare le caratteristiche d'uso dello pneumatico o caratteristiche/trattamenti particolari, quali:

Etichetta degli pneumatici

Etichetta europea degli pneumatici

Tramite il regolamento (CE) 1222/2009 sulla nuova etichettatura degli pneumatici[58], si mira a fornire informazioni utili e facilmente valutabili sulle caratteristiche generali degli pneumatici, che può essere usato dal 30 maggio 2012, diventando obbligatorio per tutti quelli prodotti dopo il 1º luglio 2012, e che dal 1º novembre 2012 tutti gli pneumatici messi sul mercato dovranno per legge riportare la nuova etichetta.[59][60]

I parametri misurati, valutati e mostrati sono:[61]

Pneumatici per biciclette

Per le biciclette esistono diverse convenzioni (in pollici, marcatura francese, ETRTO)[64], ultimamente si è cercato di uniformare tali misure con i codici ETRTO (European Tyre and Rim Technical Organisation- organizzazione tecnica europea per pneumatici e cerchi). Le misure ETRTO indicano la larghezza e il diametro interno dello pneumatico in millimetri. Questa indicazione permette anche una precisa correlazione con la misura del cerchio; ad esempio, ETRTO 60 - 406 corrisponde a uno pneumatico di 20 pollici x 2,35 (20 rappresenta il diametro e 2,35 la larghezza espressa in pollici); un ulteriore esempio: la misura ETRTO 35 - 590 corrisponde a una misura in pollici 26 x 1 ⅜ e a una misura francese di 650 x 35A (la marcatura francese indica il diametro esterno dello pneumatico e la larghezza). Oltre alle diverse convenzioni bisogna anche aggiungere che i cerchi per le biciclette hanno una tolleranza di larghezza di circa 3 millimetri. Gli pneumatici per le biciclette hanno un'ulteriore indicazione, il TPI o EPI (numero di terminali o di fili per pollice); in linea di massima gli pneumatici migliori sono quelli con filamenti del tessuto più sottili e numerosi in quanto riduce la resistenza di rotolamento, quindi con un numero TPI più alto.

I pneumatici per biciclette a seconda della loro tipologia (tubolare, copertoncino, copertone da MTB, gravel o altro) calzano adeguatamente su un range più o meno ristretto di cerchioni, in particolar modo al canale del cerchione.
Di solito l'accoppiamento cerchione pneumatico viene effettuato dal punto di vista del cerchione, in quanto le tabelle di compatibilità partono dalla misura del canale cerchione e poi indicano le misure dei pneumatici compatibili, questa compatibilità cambia in base alla tipologia di pneumatici da installare.[65]

Manutenzione

I due aspetti principali dello pneumatico che devono essere monitorati nel tempo sono: pressione di gonfiaggio e spessore del battistrada, inoltre è preferibile ridurre l'esposizione solare/ultravioletti (in caso di stoccaggio)[66] e pulire le gomme da sporcizia che può aggredire la gomma (agenti chimici).

Un insieme di sigle standard europee[67][68] è stampigliato sui singoli pneumatici e permette di ricavare la pressione nominale (o di targa), omologata dal costruttore. Essa è anche ricavabile dalla Carta di Circolazione del veicolo.
Una pressione sia superiore che inferiore a quella omologata accelera il consumo del battistrada e l'usura dello pneumatico, riducendo la sua vita utile e la durata in servizio, non soggette a particolari prescrizioni tecniche-di legge[69]. Aumentano inoltre il consumo medio di carburante per chilometro di strada percorso, e il rischio di incidenti stradali anche mortali.

Pressione e spessori sono obbligatoriamente verificati in sede di Revisione auto[70].
Possono essere inoltre oggetto di controllo e sanzioni (art. 175 CdS) da parte della Polizia stradale[71][72]. A partire dal 2001, le statistiche sono rilevate annualmente in collaborazione con l'associazione di categoria Assogomma, nell'ambito della campagna "pneumatici sotto controllo"[73][74][75].

Gli automobilisti possono far verificare la pressione di gonfiaggio presso un distributore di benzina o da un gommista autorizzato. La misura richiede pochi minuti ed è in genere gratuita. Si effettua con un manometro, analogico o digitale-differenziale che viene collegato alla valvola di tenuta dello pneumatico. Presso benzinai e gommisti sono alimentati da un compressore, che permette anche di gonfiare lo pneumatico e riportare il livello di pressione a quello indicato dal distributore.
Alcuni modelli in commercio sono fissati con un ugello autosigillante che impedisce la fuoriuscita d'aria dalla gomma durante la misura, ed il tipico rumore di sibilo percepito. Altro problema è la taratura del manometro, non autocertificata da un soggetto privato accreditato[76].

Se invece è il battistrada ad essere non più adeguato, l'unica soluzione possibile è la sostituzione dello pneumatico. Lo spessore minimo obbligatorio in Italia tramite il codice della Strada all'articolo 79 è pari a 1.6 mm per gli autoveicoli, filoveicoli e rimorchi, 1 mm per i motoveicoli e 0,5 mm per i ciclomotori[77].

L'esposizione degli pneumatici ai raggi solari o altre fonti ultraviolette induce ad un invecchiamento precoce dello pneumatico, con tanto di screpolatura dello stesso.
Anche la presenza di residui chimici possono alterare in modo più o meno marcato le caratteristiche dello pneumatico, che può andare incontro allo stesso esito dato dall'esposizione ai raggi ultravioletti.

Danni

Pneumatico o camera d'aria forati

I danni che si possono verificare allo pneumatico sono diversi a seconda del tipo di pneumatico:

Tube Type & Tubeless

Pneumatico con spalle usurate
Pneumatico con battistrada parzialmente delaminato
Bolla su pneumatico da cedimento strutturale
Pneumatico fessurato a causa dell'invecchiamento

Tubeless

Pneumatico squarciato, tela lacerata e conseguente delaminazione

Tube Type

Raccolta e recupero pneumatici usati

Pneumatici fuori uso

Sul tema del riciclaggio degli pneumatici, un decreto è stato emanato in Italia (D.M. n. 82 dell'11 aprile 2011)[84], il quale attribuisce ai produttori e agli importatori la responsabilità di raccogliere gli pneumatici usati, denominati con l'acronimo PFU, cioè "Pneumatici Fuori Uso". Come in altri paesi europei, i produttori e gli importatori di pneumatici s'impegnano a recuperare la quantità di pneumatici equivalente a quella che hanno immesso sul mercato l'anno precedente.

Tale processo sarà reso possibile grazie a un contributo ambientale che è riportato sulla fattura o sullo scontrino fiscale rilasciato al cliente. L'importo dell'eco-contributo dipende dal tipo di pneumatico e dalla sua dimensione.

Si stima che delle circa 400.000 tonnellate di pneumatici fuori uso che vengono annualmente generati in Italia, il 50% venga utilizzato come combustibile, il 25% venga macinato e riutilizzato come materia prima per una serie di applicazioni e il 25% venga disperso in discariche abusive. Un'inchiesta giornalistica[85] di Alessio Ribaudo del Corriere della Sera ha raccontato come in Italia, 520 chilometri di strade siano state realizzate con asfalti modificati con l’aggiunta di polverino di gomma riciclata dagli pneumatici fuori uso: un grande business sottratto alle mafie grazie ai consorzi obbligatori di smaltimento, come Ecopneus. Prima di questa data ogni anno, ha stimato Legambiente, sparivano nel nulla — o si disperdevano in canali poco chiari — fino a 100.000 tonnellate di pneumatici fuori uso, circa un quarto di tutti quelli venduti. Un "buco" dove si infilavano i tentacoli della criminalità organizzata: dalla mafia alla ‘ndrangheta, passando per la camorra.

Legislazione

Codice della strada

In Italia, lo pneumatico è riconosciuto come l'unico strumento adatto ad equipaggiare autoveicoli sin dal 1930 (R.D. Legge n. 494 del 26/4/1930).[86]

Per garantire un uso in sicurezza i battistrada degli pneumatici devono superare determinate caratteristiche minime. Queste caratteristiche vengono definite dal codice della strada e possono variare a seconda della nazione e dalla categoria del mezzo. Le misure, senza considerare casi particolari, come mezzi d'opera o macchine operatrici, sono di 1.6 mm per gli autoveicoli, 1.0 mm per i motoveicoli e 0.5 mm per ciclomotori. Ogni pneumatico deve inoltre essere conforme alle specifiche degli pneumatici omologati per il mezzo su cui viene utilizzato. Omologazioni ulteriori a quelle già presenti possono essere aggiunte nel caso siano state riconosciute successivamente; in caso contrario è necessario richiedere un nulla osta.[87]

Altro aspetto da tenere in considerazione sul corretto uso degli pneumatici è l'omogeneità degli pneumatici sullo stesso assale, quindi dovranno essere uguali, mentre possono differire tra i diversi assali, nel caso di pneumatici misti (ricoperti e nuovi) sulle stesso assale è possibile se le marche degli pneumatici e carcasse sono le stesse ed hanno pari caratteristiche tecniche.[88]
Nel periodo invernale dove vige l'obbligo delle catene a bordo o l'uso degli pneumatici invernali, è possibile utilizzare queste ultime nel solo asse di trazione, anche se in questo caso si può incorrere nell'effetto saponetta, quindi si hanno gli pneumatici estivi che non riescono a far mantenere la traiettoria al mezzo[89]

Note

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Voci correlate

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