Cincia bigia | |
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Poecile palustris | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Passeriformes |
Sottordine | Oscines |
Infraordine | Passerida |
Superfamiglia | Paroidea |
Famiglia | Paridae |
Genere | Poecile |
Specie | P. palustris |
Nomenclatura binomiale | |
Poecile palustris (Linnaeus, 1758) | |
Sinonimi | |
Parus palustris |
La cincia bigia (Poecile palustris (Linnaeus, 1758)) è un piccolo uccello passeriforme appartenente alla famiglia dei Paridi[2].
Il piumaggio è castano sul dorso, sulle ali e la coda, più chiaro sull'addome con un caratteristico cappuccio nero e guance bianche.
Tra aprile e giugno la cincia bigia nidifica soprattutto nelle cavità preesistenti dei tronchi, utilizzando muschio, peli di lepri e di conigli selvatici. Vengono deposte 7-10 uova covate per circa 15 giorni. I genitori si occupano entrambi dei piccoli fino alla completa autosufficienza.
Come tutte le cince anche la cincia bigia è un insettivoro. Integra comunque la dieta con piccoli frutti, semi e miele.
La cincia bigia emette un “ptciu” nasale ben squillante, ripetuto più volte.
Diffusa in tutta Europa, vive prevalente nei querceti e nei boschi di caducifoglie in generale. Non è difficile però incontrarla nei parchi e giardini, soprattutto durante la stagione invernale.