Regione ecclesiastica Sicilia Regione ecclesiastica della Chiesa cattolica in Italia | |
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Province ecclesiastiche | |
Palermo (4 suffraganee) Agrigento (2 suffraganee) Catania (2 suffraganee) Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela (2 suffraganee) Siracusa (2 suffraganee) | |
Diocesi immediatamente soggette alla Santa Sede | |
Piana degli Albanesi | |
Conferenza episcopale | |
Presidente | Antonino Raspanti, vescovo di Acireale |
Vicepresidente | Corrado Lorefice, arcivescovo metropolita di Palermo |
Segretario generale | Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti |
Parrocchie | 1.738 |
Sacerdoti | 2.737 di cui 2.000 secolari e 737 regolari |
Diaconi | 424 permanenti |
Abitanti | 5.284.373 |
Superficie | 25.510 km² |
Sito web | www.chiesedisicilia.org/ |
Dati dall'Annuario pontificio | |
La regione ecclesiastica Sicilia è un ente ecclesiastico dotato di personalità giuridica eretto dalla Santa Sede ed è una delle sedici regioni ecclesiastiche in cui è suddiviso il territorio della Chiesa cattolica in Italia.
Il suo territorio corrisponde al territorio della regione amministrativa Sicilia dello Stato italiano.
Sicuramente la Sicilia fu tra le prime province romane a sentire il nome di Gesù Cristo per voce dell'apostolo delle genti, san Paolo, che viaggiando verso Roma si fermò a Siracusa per tre giorni. È così che la nuova religione cristiana si diffuse rapidamente e fu accolta da tutti. Tuttavia, la persecuzione anticristiana rese martiri molti santi venerati nel corso dei secoli, tra cui sant'Agata (patrona di Catania e dell'arcidiocesi metropolitana) che subì il martirio a Catania nel 250, santa Lucia (patrona di Siracusa e dell'arcidiocesi metropolitana) e sant'Euplio (co-patrono di Catania), i quali subirono il martirio nel 304. È così che la chiesa cattolica iniziò a far sentire la sua influenza organizzandosi in vescovati, erigendo monasteri, luoghi di culto e centri di studio, fino a quando l'occupazione araba, fra il IX e l'XI secolo, frenò l'intensa opera di apostolato intrapresa e cancellò molti segni della presenza cristiana. Con l'arrivo dei Normanni, la regione fu riportata nell'ambito culturale e spirituale intrapreso precedentemente: fu istituita la Legazia di Sicilia e fu promosso il rifiorire della fede cattolica trasmessa dagli apostoli. La religione cattolica conobbe anni di vero splendore che da allora portò alla costruzione di edifici sacri, erigendo santuari legati ad antichi e nuovi culti tutti all'unico scopo di glorificare il Cristo risorto. Iniziarono dunque a diffondersi feste e cerimonie che esprimessero la fede profonda verso Dio.
Dati statistici secondo l'Annuario pontificio 2024:[1]
Questa regione ecclesiastica è composta da 5 province ecclesiastiche ed una eparchia, secondo la seguente articolazione:
Provincia ecclesiastica di Palermo:
Provincia ecclesiastica di Agrigento:
Provincia ecclesiastica di Catania:
Provincia ecclesiastica di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela:
Provincia ecclesiastica di Siracusa:
Sede eparchiale immediatamente soggetta alla Santa Sede:
La sede della C.E.Si. si trova a Palermo, in corso Calatafimi al n. 1043.
La presidenza della Conferenza episcopale siciliana è composta da:[2]
La regione ecclesiastica ha preposto a tutti gli ambiti di vita pastorale uno dei vescovi della regione stessa, in modo che la divisione delle competenze si trasformi in una maggiore cura e attenzione pastorale.
I delegati per i vari settori pastorali per il 2023/2027 sono:[3]
La storia della Chiesa cattolica in Sicilia, a differenza del resto d’Italia, incontra una soluzione di continuità nel IX secolo, allorquando l'invasione araba spazzò via tutta l'amministrazione originale. Alcune sedi episcopali di retaggio romano non furono più ricostruite dopo la liberazione normanna di fine XI secolo, venendo soppiantate da alcune delle attuali.