Il rio è un elemento essenziale della viabilità acquea della città di Venezia.

Questo termine indica esclusivamente i canali, naturali o artificiali, costeggiati da edifici o strade che separano le singole isole di cui è composto il centro storico. Nella toponomastica cittadina alcuni dei rii di dimensione minore vengono denominati con il termine di rielo.

Caratteristiche

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Alcuni rii, sia pure rettificati per esigenze urbanistiche, ripercorrono il percorso di antichi canali lagunari naturali e presentano quindi un percorso non rettilineo. Altri rii invece, soprattutto quelli a percorso perfettamente rettilineo, hanno origine completamente artificiale.

La rete dei rii è capillare e ricopre praticamente tutto il territorio urbano, consentendo così di raggiungere via acqua qualsiasi zona della città, condizione essenziale per assicurare il trasporto di merci e persone con la navigazione interna.

I rii, oltre a costituire la rete di viabilità acquea, svolgono anche la funzione ecologica fondamentale di favorire il deflusso delle maree e garantire la salubrità cittadina, evitando impaludamenti e consentendo lo smaltimento dei depositi naturali e delle acque nere dalla laguna verso il mare durante la fase di bassa marea e il conseguente ricambio con acqua pulita durante l'alta marea.[1] Per tale motivo riveste un'importanza essenziale la manutenzione dei rii tramite escavo periodico, operazione attuata sin dai tempi della Repubblica di Venezia, per asportare eventuali eccessi di depositi sedimentari e garantire così la costanza del flusso acqueo ottimale e la loro navigabilità.[1]

Urbanisticamente, il rio si innesta nel tessuto edilizio in tre modi differenti, a volte presenti contemporaneamente lungo tratti diversi del suo percorso:[2]

Nel corso dei secoli, in particolare nel XIX secolo, molti e frequenti furono gli interventi di interramento dei rii per ampliare il sistema di viabilità pedonale tramite la creazione dei rii terà.[3] Nel corso del XX secolo invece si registrò sia pure in modo limitato la tendenza opposta, con la creazione e l'apertura del Rio Novo nel 1933 come nuova arteria di scorrimento rapido tra il Canal Grande e l'area di Piazzale Roma,[4] e con la riapertura negli anni novanta dell'ultimo tratto del Rio della Crea, interrato nel 1837, nel sestiere di Cannaregio.[5]

Sestiere di Cannaregio

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Rii che danno sul Canal Grande

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Rii ad ovest del Canale della Misericordia

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Rii ad est del Canale della Misericordia

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Rio dei Miracoli visto dal Ponte dei Miracoli

Rii che formano il confine con altri Sestieri

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Sestiere di Castello

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Rii che danno sul bacino di San Marco ad ovest dell'Arsenale

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Di ovest all'est:

Rii all'interno dell'Arsenale

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Rii ad ovest dell'Arsenale

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Rii ad est dell'Arsenale

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Sestiere di Dorsoduro

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Rii che danno sul Canal Grande

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Rii tra il Canal Grande e il Canale della Giudecca

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Rii all'interno di Dorsoduro

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Rii di confine con

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Confine con Santa Croce

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Confine con San Polo

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Rii nell'isola della Giudecca

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Sestiere di San Marco

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Rii che danno sul Canal Grande, dal ponte di Rialto al ponte dell'Accademia

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Rii che danno sul Canal Grande, dal ponte dell'Accademia al Palazzo Ducale

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Rii all'interno del sestiere

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Rii di confine con altri Sestieri

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Confine con San Marco

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Confine con Cannaregio

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Sestiere di San Polo

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Rii che danno sul Canal Grande

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Rii all'interno del sestiere

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Rii in di confine altri Sestieri

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Confine con Santa Croce

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Confine con San Polo

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Sestiere di Santa Croce

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Rii che danno sul Canal Grande

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Rii all'interno del sestiere

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Isola di Murano

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Isola di Burano

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Note

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  1. ^ a b Paolo Gardin, Scavo dei rii, manutenzione ordinaria degli edifici e contributi ai privati (PDF), in Insula Quaderni, n. 16, Insula Venezia, settembre 2003, p. 79.
  2. ^ Guido Perocco e Antonio Salvadori, Civiltà di Venezia, vol. 1, La stamperia di Venezia, 1973.
  3. ^ Antonio Foscari, La riforma "pedonale" attuata in Venezia nel secolo XIX (PDF), in La rivista veneta, n. 10, maggio 1969, pp. 24-28.
  4. ^ Eugenio Miozzi, l'ingegnere del '900 a Venezia, su ingenio-web.it, 16 dicembre 2019.
  5. ^ Ponte della Crea, su Insula.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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