Salvatore Di Matteo detto Salvo (Palermo, 28 ottobre 1936Palermo, 27 gennaio 2017) è stato un saggista e storico italiano.

Biografia

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Nato a Palermo nel 1936, laureato in giurisprudenza, lavorò alla Presidenza della Regione Siciliana negli anni immediatamente successivi della concessione dello Statuto speciale.[1][2] In quel periodo, Di Matteo maturò la passione per la ricerca storica, e successivamente si dedicò all'insegnamento.[2]

L'attività di ricerca storica del Di Matteo, che lo ha spesso impegnato nei pubblici archivi e nelle biblioteche in Sicilia e in molte città d'Italia e all'estero, è stata molto intensa ed ha dato origine nel corso degli anni ad una prolifica attività storiografica.[3] Fu un cultore di storia e saggista, noto principalmente per opere riguardanti diversi aspetti storico-artistici della Sicilia e di Palermo.[4] Nel 1961, Di Matteo pubblicò la sua prima opera Gli Orléans a Palermo, a cui fece seguito Anni roventi. La Sicilia dal 1943 al 1947 del 1967, considerata una delle sue opere più importanti.[3][4][2] Fondò e diresse la collana degli inediti Opuscoli del Marchese di Villabianca (30 opere, 1986-92), e l'edizione critica in 5 volumi (1988-92) dell'Opere complete di Girolamo Ardizzone (1988-92), ambedue pubblicate da Edizioni Giada.[3][4] Tra le sue produzioni più rilevanti, le monografie riguardanti la sua Palermo, quali Palermo: storia e arte (insieme con altri autori, 1990), Le città d'Italia. Palermo (1994), Palermo, storia della città dalle origini ad oggi (2002), nonché numerose monografie sulla civiltà artistica di vari comuni della Sicilia: Caltabellotta, Calatafimi, Sutera, San Cataldo, Paternò, San Giuseppe Jato, Montelepre.[3]

Di Matteo, dal 1987 è stato socio della Società Siciliana per la Storia Patria e dell'Accademia Selinuntina di Scienze Lettere ed Arti.[3][5] Nel 1996 è stato nominato Ispettore Onorario ai Beni Librari.[3] È stato inoltre collaboratore culturale del Giornale di Sicilia, collaboratore della Pontificia facoltà teologica di Sicilia "San Giovanni Evangelista" e componente del comitato consultivo della Fondazione Giovanni Guarino Amella.[3] Per la sua attività storiografica ha conseguito vari riconoscimenti: Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri (1973) ; Premio Torre del Lauro del Comune di Caronia (1987); Premio Giacalone del Comune di Monreale (1988); Premio Ustica (1990); Premio Fimis del Comune di Isola delle Femmine (1994).[3]

Il 20 giugno 2015, il Comune di Paternò gli ha conferito la cittadinanza onoraria: alla cittadina etnea Di Matteo dedicò le opere Paternò: nove secoli di storia e di arte (1976), Un geografo siciliano del XVII secolo: G. B. Nicolosi (1977), Paternò (1997), la riedizione in anastatica, condotta sull'esemplare della Biblioteca Vaticana, del seicentesco Hercole e Studio geografico di Giovan Battista Nicolosi, e infine Paternò: la storia, la civiltà artistica (2009), ampliamento e in parte un rifacimento aggiornato dell'opera del 1976.[3][6]

É morto a Palermo il 27 gennaio 2017, all'età di 80 anni.[2] Poco tempo dopo il suo decesso, viene pubblicato postumo il libro Le contrade dell'Arcivescovado e della Cattedrale nella Topografia storica di Palermo, a cura del professor Francesco Armetta, ed edito da Sciascia.[7][8]

Opere

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Note

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  1. ^ È morto a Palermo lo storico e saggista Salvo Di Matteo, su nuovosud.it, nuovosud, 29 gennaio 2017. URL consultato il 22 giugno 2019.
  2. ^ a b c d È morto Salvo Di Matteo, raccontò la storia di Sicilia, su palermo.repubblica.it, La Repubblica, 28 gennaio 2017. URL consultato il 22 giugno 2019.
  3. ^ a b c d e f g h i S. Di Matteo, Paternò. La storia e la civiltà artistica, Arbor Edizioni, 2009, p. 2.
  4. ^ a b c Salvo Di Matteo, su dagostino.info. URL consultato il 06-04-2020 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2016).
  5. ^ Gli Accademici Selinuntini, su accademiaselinuntina.blogspot.com. URL consultato il 06-04-2020.
  6. ^ Allo scrittore Salvo Di Matteo la cittadinanza onoraria di Paternò, su 95047.it, 95047, 12 giugno 2015. URL consultato il 13 agosto 2018.
  7. ^ Redazione, 14. Le contrade dell'Arcivescovado e della Cattedrale, in FATESI, 13 aprile 2018. URL consultato il 06-04-2020.
  8. ^ M. Chisari, Le contrade dell’Arcivescovado e della Cattedrale, in Siciliantica.eu. URL consultato il 06-04-2020.

Collegamenti esterni

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