Saviana Scalfi (Milano, 3 ottobre 1938Roma, 17 novembre 2020) è stata un'attrice e regista teatrale italiana, fondatrice nel 1973, con Dacia Maraini e altre scrittrici ed attrici, del Teatro della Maddalena, il primo gruppo teatrale femminista italiano, e nel 1978 del Collettivo teatrale Isabella Morra che diresse fino al 2005.[1]

Biografia

Nata a Milano il 3 ottobre 1938, inizia a prendere lezione di recitazione all'età di dieci anni; a sedici si iscrive all'Accademia dei Filodrammatici di Milano e l'anno successivo debutta al Teatro Stabile di Bolzano, interpretando Regana nel Re Lear diretto da Fantasio Piccoli.[2] Nel 1958 è per due stagioni con la Compagnia di Elsa Merlini e Paolo Carlini, dove è fra gli interpreti di Madame sans gêne di Sardou.[1][3]

A poco più di vent'anni, nel 1960 si trasferisce a New York, prima attrice italiana ammessa ai corsi di Lee Strasberg all'Actor’s Studio, che frequenta per quattro anni.[3] Durante questo periodo, nel 1963, partecipa al Festival di Spoleto con una compagnia americana e allestisce la sua prima regia teatrale, Il lamento per la morte di Ignazio di Garcia Lorca.[4]

Tornata definitivamente in Italia nel 1965, si stabilisce a Roma e partecipa ad alcuni spettacoli dell'avanguardia romana.[1]

Durante un'audizione viene notata da Strehler che la segnala al Piccolo Teatro, dove Raffaele Maiello la sceglie per la messa in scena di Unter den linden di Roberto Roversi (1967) nella parte di Eva Braun.[2] Dal 1968 al 1970 recita con Giorgio Strehler per tre stagioni nello storico "Gruppo Teatro Azione", interpretando I bassifondi di Maksim Gorkij e Cantata del fantoccio lusitano di Peter Weiss.[1]

In questo contesto e nel clima più generale di affermazione del movimento femminista, Scalfi inizia a maturare consapevolezza della condizione occupata dalle donne all'interno del teatro, e a cercare testi in cui fossero protagoniste: "il problema era che non esistevano parti femminili. I personaggi femminili non avevano spessore, peso, i protagonisti erano sempre gli uomini".[2]

Nel 1971, sensibile ai nuovi fermenti della società italiana, con Bruno Cirino e Dacia Maraini dà vita al Teatro di Centocelle, il primo teatro decentrato romano, un teatro d'impegno sociale nato con l'idea di portare gli spettacoli nei quartieri disagiati, sollecitando dibattito, coinvolgimento e riflessione. Scalfi interpreta testi inediti, come Il mutilato di Toller, Viva l'Italia e Gli anni del fascismo di Dacia Maraini.[4][5]

Teatro La Maddalena

Nel 1973 insieme ad altre scrittrici ed intellettuali fonda a Roma il Teatro La Maddalena, primo teatro femminista in Italia,[6][7] in cui «ogni decisione veniva presa in assemblea: quale argomento trattare, chi avrebbe fatto una certa cosa, chi avrebbe scritto il tal pezzo».[8] Scalfi è protagonista dello spettacolo di inaugurazione Mara Maria Marianna, scritto da Dacia Maraini, Edith Bruck, Maricla Boggio, e dei successivi Uguaglianza e Libertà di Annabella Cerliani, e Ecce Homo di Barbara Alberti.[9] Dopo due anni, per divergenze sorte all'interno del gruppo in merito all'importanza assegnata alle attrici non professioniste, lascia La Maddalena.[8][2]

Collettivo Isabella Morra

Nel 1978 fonda il Collettivo Isabella Morra, dal nome della poetessa del Cinquecento perseguitata e uccisa per i suoi interessi culturali; per oltre quarant'anni svolge i ruoli di direttrice artistica, attrice, regista e rappresentante legale. Dacia Maraini collabora scrivendo i testi dal 1977 (Lasciami sola), al 1984 (Le figlie del defunto colonnello), fino alla traduzione, nel 1990, di Casa Matriz di Diana Raznovich.[9] Da quel momento la vita artistica di Saviana Scalfi coincide con quella del Collettivo, il cui scopo è da lei individuato nel "costruire e portare in teatro un punto di vista femminile che nasce dalla crescente consapevolezza delle donne nella società e dalla necessità di darsi corpo e voce, linguaggi e modi di esistenza nuovi, altri, propri”.[4]

Scalfi è interprete e regista di quasi tutti gli spettacoli - oltre venti - che produce con il Collettivo; in alcuni è solo interprete o solo regista, di altri è solo produttrice, di due - La regina dei cartoni, scritto con Adele Cambria, Crazy Jack scritto con Valeria Moretti - è anche coautrice del testo.[2]

Oltre all'attività di interprete e regista, Scalfi è anche promotrice e organizzatrice di numerosi incontri-dibattito su tematiche legate alla creatività femminile o a problemi riguardanti la condizione delle donne. Nel 1984 realizza al Teatro delle Muse di Roma, con finanziamento della Provincia di Roma, la prima Rassegna Internazionale di Teatro fatto da donne e incontri-dibattito, dal titolo Palcoscenico Pensieri Parole di donne. Tra le compagnie straniere che partecipano all'evento vi sono le britanniche Monstrous Regiment, le francesi Le Mascaron, le statunitensi Split Britches; tra le attrici italiane Franca Rame, Paola Borboni, Valeria Moriconi.[4]

Nel 1998 realizza, presso la libreria Bibli di Roma, la Rassegna Recitare Libri, nella quale alla lettura interpretativa o alla messa in scena di testi narrativi, da lei riadattati, di scrittrici italiane contemporanee, come Dacia Maraini, Lidia Ravera, Lia Levi, Maria Luisa Spaziani, Luce d’Eramo, Adele Cambria, Ippolita Avalli, Elena Gianini Belotti, seguono gli incontri delle scrittrici con il pubblico.[4]

Dal 2005 Scalfi non produce più nuovi spettacoli, ma continua a organizzare e realizzare eventi estemporanei, mettendo a disposizione la sua grande esperienza e il suo talento di attrice per battaglie civili o per ricordare grandi protagoniste del teatro.

Il 17 novembre 2020 Saviana Scalfi muore a Roma, colpita dal COVID-19, dopo 19 giorni di ricovero all'ospedale San Pietro.[1]

Teatro

Regista

Interprete

Produttrice

Filmografia

Cinema

Televisione

Note

  1. ^ a b c d e Addio a Saviana Scalfi, pioniera del teatro femminista, su bandettini.blogautore.repubblica.it, 19 novembre 2020. URL consultato il 3 marzo 2023.
  2. ^ a b c d e Intervista a Scalfi Saviana, su patrimoniorale.ormete.net. URL consultato il 3 marzo 2023.
  3. ^ a b c Saviana Scalfi, una grande guerriera del teatro italiano, su libreriadelledonne.it, novembre 2020. URL consultato il 1º settembre 2021.
  4. ^ a b c d e Il mondo del teatro piange Saviana Scalfi, su metronews.it, 19 novembre 2020. URL consultato il 13 marzo 2022.
  5. ^ Maraini-Murrali, p. 116.
  6. ^ Stefania Severi, I teatri di Roma. Dall'antichità fino ad oggi, Roma, Newton Compton, 1989, p. 235.
  7. ^ Associazione la Maddalena, su herstory.it. URL consultato il 13 marzo 2023.
  8. ^ a b Maraini-Murrali, p. 117.
  9. ^ a b c d e Maraini-Murrali.

Bibliografia

Voci correlate