Il termine è più comunemente utilizzato in relazione a sistemi Unix-like (tipo Unix), particolarmente Linux, dato che questi sistemi poggiano molto più pesantemente su di esso, con migliaia di pacchetti in una sola normale installazione.
In tali sistemi, il software è distribuito in pacchetti, generalmente incapsulati in un singolo file e spesso scaricabili da un repository. I pacchetti spesso includono anche altre importanti informazioni, come il nome completo, versione, e fornitore del software, informazioni sul checksum, ed una lista di altri pacchetti, conosciuti come dipendenze, che sono necessarie al software per funzionare correttamente.
I sistemi di gestione dei pacchetti sono incaricati del compito di organizzare tutti i pacchetti installati in un sistema e mantenere la loro usabilità. Questi sistemi raggiungono questo scopo usando varie combinazioni delle seguenti tecniche:
Verifica del checksum dei file per evitare differenze tra le versioni locali ed ufficiali di un pacchetto;
Semplici strumenti per l'installazione, l'aggiornamento, e la rimozione;
Gestione delle dipendenze per la distribuzione del software funzionante da un pacchetto;
Controllo degli aggiornamenti per fornire le ultime versioni dei software, che spesso includono riparazioni di difetti ed aggiornamenti di sicurezza;
Raggruppamento di pacchetti a seconda della funzione per aiutare l'utente ad eliminare la confusione durante l'installazione ed il mantenimento.
Alcuni esempi di sistemi di gestione di pacchetti realizzati da sistemi operativi tipo Unix-like:
Advanced Packaging Tool (conosciuto anche come APT), strumento che al pari di dpkg gestisce i pacchetti in formato .deb, ed inoltre risolve automaticamente le dipendenza, in sede di installazione e rimozione software.
Dpkg, utilizzato originariamente da Debian GNU/Linux ed ora anche da altri sistemi, per gestire i pacchetti in formato .deb. Ha lo svantaggio però di non risolvere automaticamente le dipendenze.
RPM Package Manager, il gestore di pacchetti RPM. Introdotto da Red Hat, ma oggi utilizzato da molte altre distribuzioni Linux. RPM è il formato base standard, insieme a deb di Debian, per la pacchettizzazione di Linux.
Up2date, usato in Red Hat Enterprise Linux. Sebbene progettato per dialogare con la rete Red Hat Network, up2date può anche utilizzare pacchetti con sorgenti yum ed apt con repository RPM.