Teletubbies
I Teletubbies nella sigla di apertura (da sinistra verso destra: Tinky Winky, Dipsy, Laa-Laa e Po)
Titolo originaleTeletubbies
PaeseRegno Unito
Anno1997-2001, 2015-2018, 2022
Genereper bambini
Edizioni9
Puntate485
Durata24 min (1997-2001)
15 min (2015-2018, 2022)
Lingua originaleinglese
Realizzazione
NarratoreMario Cordova
IdeatoreAnne Wood
Andrew Davenport
RegiaAnne Wood, Andrew Davenport
Casa di produzioneRagdoll Productions (1997-2001)
DHX Media (2015-2018) Netflix (2022)
Rete televisivaBBC Two
CBeebies
Netflix
Rete televisiva
(ed. italiana)
RaiSat Ragazzi
Rai 3
Rai 2

Teletubbies è un programma televisivo britannico per bambini in età prescolare creata dalla BBC, prodotta dal 31 marzo 1997 al 16 febbraio 2001 dalla Ragdoll Productions.

I personaggi sono creati da Anne Wood, direttore creativo della Ragdoll e Andrew Davenport. Dal 9 novembre 2015 è in onda nel Regno Unito un reboot (conosciuta come Teletubbies), prodotto dalla DHX Media, che nel frattempo ha acquisito la casa originaria. La serie è divenuta un successo di critica e commerciale nel Regno Unito e in altri paesi. In Italia è stata trasmessa per la prima volta dalla Rai su: RaiSat Ragazzi[1][2], Rai 2 e Rai 3.

Nel 2022 è stato prodotto da Netflix un reboot della serie, con novità e contenuti originali. La serie è composta da 26 episodi da 15 minuti l'uno[3].

Contenuti

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I protagonisti sono quattro Teletubbies i cui nomi sono: Tinky Winky, Dipsy, Laa-Laa e Po, che vivono a Teletubbylandia in un'abitazione futuristica a forma di pseudocupola, posizionata al centro di un ambiente collinare, dietro la loro casa vi si trova una girandola magica che avvisa i Teletubbies per prepararsi ad un evento; il clima non è solo esclusivamente primaverile. I dintorni sono punteggiati di fiori (anche parlanti) e la fauna consiste in svariati conigli in libertà, pur lasciando intendere la presenza di uccellini dei quali si sente soltanto il cinguettio. Durante lo svolgimento degli episodi compaiono dal terreno degli altoparlanti a forma di periscopio dai quali escono suoni o voci che danno indicazioni ai Teletubbies su quello che devono fare. Una presenza costante di ogni episodio è rappresentata dal sole, che compare all'inizio e alla fine della puntata e che contiene al suo interno il viso di un neonato.[4]

I Teletubbies sono dei pupazzi antropomorfi, di grosse dimensioni e di forma tondeggiante. Al centro dell'addome si trova un rettangolo di colore metallico utilizzato come se fosse uno schermo televisivo per mostrare brevi filmati di vita quotidiana orientati a bambini in età prescolare; sulla testa ogni Teletubby porta una antenna di forma diversa per ognuno. I Teletubbies hanno proporzioni, comportamento e linguaggio simili a quelli di un bimbo in età prescolare. Il design e il ritmo delle trasmissioni furono definiti da uno psicologo cognitivo, Andrew Davenport, che strutturò le puntate in modo adeguato alla breve capacità di concentrazione tipica dei bambini di quell'età. Il linguaggio dei Teletubbies è estremamente semplificato, lento e ripetitivo.

Tra le frasi ricorrenti si ricordano[5] "Tante coccole" e "Ciao ciao". La dieta dei Teletubbies consiste di tubbypappa (una sorta di crema che viene sorbita tramite una cannuccia) e tubbytoast (dei toast circolari con un viso sorridente). Insieme a loro convive Noo-Noo (pronunciato nu-nu), un aspirapolvere autonomo che ripulisce e riordina l'abitazione. Tra gli oggetti utilizzati dai Teletubbies vi sono anche tubbyspugne, che vengono adoperate dai quattro personaggi per ripulirsi dopo che si sono sporcati. Nel reboot della serie Teletubbies, le tubbyspugne e lo scivolo hanno lasciato il posto al tubbytelefono e al tubbyascensore con la fondazione di un nuovo luogo dove abitavano, giocavano e dormivano i Tiddlytubbies chiamati: Daa Daa, Umby Pumby, Baa, Ping, RuRu, Duggle Dee, Mi-Mi e Nin, ossia il tubbyasilo all'interno della casa grazie alla comparsa del Treno della Tubbypappa.

Personaggi

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Dal reboot Teletubbies hanno una versione baby chiamata Tiddlytubbies e loro hanno un tubbyasilo all'interno della casa.

Doppiaggio

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Personaggio Serie del 1997 Serie del 2015
Attore/attrice Voce italiana Attore/attrice Voce italiana
Tinky Winky Dave Thompson
Mark Heenehan
Simon Shelton
Nanni Baldini
Omar Vitelli
Jeremiah Krage Federico Zanandrea
Dipsy John Simmit Fabrizio Vidale
Fabrizio Picconi
Nick Kellington Luca Sandri
Laa-Laa Nikky Smedley Antonella Rinaldi Rebecca Hyland Jolanda Granato
Po Pui Fan Lee Ilaria Latini
Giulia Tarquini
Rachelle Beinart Serena Clerici
Narratore Tim Whitnall
Toyah Willcox
Mario Cordova
Giovanna Rapattoni (solo per i prologhi e gli epiloghi di Teletubbies)
Daniel Rigby
Antonia Thomas
Mario Cordova
Jenny De Cesarei (solo per i prologhi e gli epiloghi di Teletubbies)

Il set della prima serie

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Pupazzi dei Teletubbies alla Hamleys Toy Parade 2016

Il set di Teletubbilandia della prima serie è nella contea inglese del Warwickshire, non lontano dalla sede della Ragdoll Productions di Stratford-upon-Avon. Esattamente si trovava alle coordinate 52°07′31.72″N 1°42′12.53″W, però ora al suo posto si trova un laghetto artificiale.[10] Il set e gli stessi Teletubbies sono molto più grandi di quanto non sembri: il costume di Tinky Winky, arriva all'altezza di circa tre metri, mentre quello di Po è circa due metri e mezzo.[10] Noo Noo (l'aspirapolvere) è abbastanza grande da contenere una persona che la pilota utilizzando uno schermo televisivo. La casa dei Teletubbies è alta circa cinque metri.[10] I conigli sono domestici di razza fiamminga e possono pesare fino a 15 kg.[10]

Controversie

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Note

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  1. ^ Silvia Fumarola, Arrivano i Gabibbi dei piccoli, in la Repubblica, 30 giugno 1999, p. 45.
  2. ^ Arrivano i Teletubbies, in la Repubblica, 17 giugno 2000, p. 65.
  3. ^ Paolo Armelli, I Teletubbies stanno per tornare su Netflix, su Wired, 7 settembre 2022. URL consultato il 15 novembre 2022.
  4. ^ Antonio Dipollina, Teletubbies, i cartoon che sfidano gli adulti, in la Repubblica, 20 giugno 2000, p. 53.
  5. ^ Nella versione italiana
  6. ^ a b c d Meet the Teletubbies, su pbs.org, Public Broadcasting Service. URL consultato il 1º novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2010).
  7. ^ a b Teletubbies FAQ, su pbs.org, Public Broadcasting Service. URL consultato il 1º novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2010).
  8. ^ Corriere della Sera, Esplora il significato del termine: Il coming out di Jessica: «Ero io la bambina-sole dei Teletubbies», su corriere.it, 23 dicembre 2014.
  9. ^ Record Breakers and Trivia : Singles : Artists : Age, su everyhit.com. URL consultato il 14 aprile 2016.
  10. ^ a b c d Behind the Scenes ... Some Technical Details, su wap.parrette.net. URL consultato il 3 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2011).
  11. ^ (EN) Jerry Falwell attacks "Teletubbies", su au.org, 10 febbraio 1999. URL consultato il 27 novembre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2020).
  12. ^ (EN) "Gay Tinky-Winky bad for children", su news.bbc.co.uk, 15 febbraio 1999.
  13. ^ (EN) Poland to probe if Teletubbies are gay, su reuters.com, 28 maggio 2007.
  14. ^ a b (EN) Adam Easton, Poland targets "gay" Teletubbies, su news.bbc.co.uk, 28 maggio 2007.
  15. ^ Varsavia, no ai Teletubbies: nel cartoon propaganda gay, in la Repubblica, 29 maggio 2007, p. 50.
  16. ^ (EN) Teletubbies cleared of being "gay", su smh.com.au, 31 maggio 2007.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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