Il tenebrismo è una corrente pittorica cronologicamente collocabile all’inizio del XVII secolo, nella fase iniziale della pittura barocca. La caratteristica principale di questo stile pittorico è l'utilizzo di contrasti chiaroscurali molto forti, ripresi dall'italiano Caravaggio[1]. Principale esponente della scuola fu José de Ribera[2].
Il termine tenebrismo deriva dal latino tenĕbrae ("oscurità") e rende l'idea della tecnica stilistica utilizzata. Essa consiste nell'accentuare i contrasti di luci e ombre, spesso attraverso una fonte di luce principale e direzionata[3].
Il tenebrismo naturalista o naturalismo tenebrista è un particolare tipo di stile tenebrista correlato al naturalismo e al realismo.
Le principali fonti di ispirazione della scuola tenebrista sono stati Caravaggio e, in parte minore, Leonardo. La tecnica consisteva principalmente nel concentrare il fascio di luce su una figura centrale e protagonista per ottenebrare lo sfondo e tutti gli elementi circostanti, determinando l’assenza del paesaggio. L’uso della luce direzionata determina anche una particolare attenzione per i dettagli dell'elemento protagonista della scena, anch'essi messi in risalto da forti contrasti. Le dimensioni dei dipinti sono perlopiù notevoli in quanto le figure sono spesso di dimensione naturale[4].
Rispetto alla tecnica del chiaroscuro, il tenebrismo è definibile più come uno stile compositivo e strutturale di disposizione degli elementi nell'opera; infatti, la luce divide la tela in sezioni e determina l'assenza di paesaggio sullo sfondo[4]. Al contrario, il chiaroscuro è una tecnica utilizzata per conferire volumi ad elementi e dettagli di un dipinto, ma non viene applicata all'opera nella sua interezza[5].