Il testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (noto anche con l'acronimo TUS o TUSL) è un complesso di norme della Repubblica Italiana, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, emanate con il decreto legislativo del 9 aprile 2008, n. 81.[1]

Storia

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La direttiva 89/391/CEE e le otto direttive particolari previste dall'art. 16 della stessa direttiva (tra le quali spicca per importanza la direttiva 92/57/CEE[2]) già dettavano disposizioni più "moderne" di gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro, in particolar modo per i settori più pericolosi, come l'edilizia. Prevedevano, tra l'altro, la redazione di un "piano di sicurezza" e la scelta di un coordinatore della sicurezza. In seguito, il decreto legislativo del 19 settembre 1994, n. 626 (integrato dal D. lgs. 242/96) e il decreto legislativo n. 494 del 14 agosto 1996 recepirono le direttive europee di cui sopra.[3]

Il decreto legislativo, emanato in attuazione dell'articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123, ha riformato, riunito e armonizzato, abrogandole, le disposizioni dettate da numerose precedenti normative in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro succedutesi nell'arco di quasi sessant'anni, al fine di adeguare il corpus normativo all'evolversi della tecnica e del sistema di organizzazione del lavoro. Nel corso del tempo è stato più volte integrato e modificato, come ad esempio dal Decreto legislativo 3 agosto 2009, n. 106 e da successivi ulteriori decreti[4].

Caratteristiche

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Richiamo ai principi costituzionali

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Tale decreto legislativo è stato emanato in conformità all'art. 117 della Costituzione Italiana che:

Struttura

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La denominazione come testo unico risulta, tra l'altro, non corretta, infatti in ambito legislativo un testo unico dovrebbe accomunare in un solo corpo testuale tutta la legislazione in materia. La struttura del decreto è impostata prima con l'individuazione dei soggetti responsabili e poi con la descrizione delle misure gestionali e degli adeguamenti tecnici necessari per ridurre i rischi lavorativi. Alla fine di ciascun titolo sono indicate le sanzioni in caso di inadempienza.

Il testo unico era formato originariamente da 306 articoli e 51 allegati. A seguito dell'inserimento del Titolo X-bis[5] sono stati aggiunti 6 articoli, dal 286-bis al 286-septies, per cui la sua struttura risulta essere suddivisa nei seguenti titoli:

Contenuto e innovazioni

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Il d.lgs. 81/2008 propone un sistema di gestione della sicurezza e della salute in ambito lavorativo preventivo e permanente, attraverso:

La norma ha inoltre previsto, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l'istituzione della Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro[6][7] prevedendo tra le sue competenze l'elaborazione delle indicazioni necessarie alla valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, e analizzando tutti i fattori che possano portare a possibili rischi.[8] Il decreto ha inoltre definito in modo chiaro le responsabilità e le figure in ambito aziendale per quanto concerne la sicurezza e la salute dei lavoratori. Al testo degli articoli del decreto sono stati aggiunti altri 51 allegati tecnici che riportano in modo sistematico e coordinato le prescrizioni tecniche di quasi tutte le norme più importanti emanate in Italia dal dopoguerra ad oggi.

Abrogazioni

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Il nuovo Testo unico sulla sicurezza sul lavoro ha previsto l'abrogazione (con differenti modalità temporali) delle seguenti normative:

Note

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  1. ^ Gazzetta Ufficiale, su www.gazzettaufficiale.it. URL consultato il 15 giugno 2022.
  2. ^ http://www.bosettiegatti.eu/info/norme/comunitarie/1992_0057.htm#03
  3. ^ http://www.oacn.inaf.it/oacweb/oacweb_servizi/sicurezza/documenti/manuale.pdf
  4. ^ Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro - coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009 n. 106 e con i successivi ulteriori decreti integrativi e correttivi (aggiornato nell'edizione gennaio 2020) (PDF), su ispettorato.gov.it, gennaio 2020. URL consultato il 12 agosto 2020.
  5. ^ Ai sensi del Decreto legislativo 19 febbraio 2014, n. 19, “Attuazione della direttiva 2010/32/UE che attua l'accordo quadro, concluso da HOSPEEM e FSESP, in materia di prevenzione delle ferite da taglio o da punta nel settore ospedaliero e sanitario”, (GU n.57 del 10/03/2014).
  6. ^ Art. 6, comma 8, lettera m-quater d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81., su edizionieuropee.it.
  7. ^ Lettera circolare del 18 novembre 2010 Archiviato il 21 gennaio 2012 in Internet Archive.
  8. ^ Art. 28 comma 1° d.lgs. 9 aprile 2008 , n. 81, su bosettiegatti.eu.

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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