Tristi amori
Luisa Ferida, Gino Cervi ed Andrea Checchi in una foto di scena del film
Paese di produzioneItalia
Anno1943
Durata91 min
Dati tecniciB/N
Generedrammatico, storico
RegiaCarmine Gallone
SoggettoGiuseppe Giacosa (commedia omonima)
SceneggiaturaSergio Amidei, Carmine Gallone
Casa di produzioneCines, Juventus Film
Distribuzione in italianoE.N.I.C.
FotografiaAnchise Brizzi
MusicheAlessandro Cicognini, diretta da Pietro Sassoli
ScenografiaGastone Medin
CostumiGino Carlo Sensani
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Tristi amori è un film del 1943 diretto da Carmine Gallone.

Trama

1880. Giulio Scarli è un avvocato con uno studio legale ben avviato a Ivrea, è dedito solo al lavoro e trascura la moglie Emma dalla quale ha avuto una figlia. Nel suo studio ha assunto il giovane Fabrizio, suo grande amico, che però viene preso da folle amore per Emma ed è ricambiato. Il padre di Fabrizio è un nobile decaduto che, carico di debiti di gioco, arriva al punto di falsificare la firma di Scarli su una cambiale. Sia Giulio che Fabrizio scoprono in momenti diversi l'esistenza del documento falsificato, a questo punto il giovane decide di vendere un terreno di sua proprietà per la metà del valore pur di non coinvolgere Giulio nello scandalo; mentre Giulio resosi conto della relazione con sua moglie comprende di aver commesso dei grossi errori e decide di farsi da parte. Emma e Fabrizio partono insieme, ma subito lei è preda dei rimorsi, pensando alla figlia abbandonata e all'onestà del marito, decide dunque di tornare a casa, immolando la propria felicità sull'altare dei doveri coniugali, facendo prevalere il dovere di madre. Giusto in tempo perché la cosa venga messa a tacere.

Distribuzione

Il film venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 7 ottobre del 1943.

Produzione

Il film, tratto dalla commedia omonima di Giuseppe Giacosa, fu preparato e girato a Cinecittà. Uscì nelle sale nella seconda metà di ottobre 1943 e fu distribuito fino ai primi mesi del 1944, per motivi bellici le proiezioni furono sospese, ebbe così un nuovo visto della censura il 26 febbraio 1946 che permise di nuovo la sua proiezione.

Questo è uno dei pochi film in cui la Ferida non è doppiata, e interpreta il ruolo non facile con buon esito.

Jules Berry (Marie Louis Jules Paufichet, 1883 /1951) grande attore del cinema francese (oltre 90 titoli), sostiene il ruolo di Ettore, il libertino padre di Fabrizio, doppiato da Amilcare Pettinelli.

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Bibliografia

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