Vikram Seth (/ˈsɛθ/; Calcutta, 20 giugno 1952) è uno scrittore e poeta indiano, autore di diversi romanzi e libri di poesia. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui Padma Shri, Sahitya Akademi Award, Pravasi Bharatiya Samman, WH Smith Literary Award e Crossword Book Award. Le sue raccolte di poesie come Mappings e Beastly Tales hanno contribuito al canone poetico della lingua inglese in India, così come le sue opere hanno concorso ad arricchire il romanzo indo-inglese, sia per la tecnica utilizzata che per le tematiche contenute[1][2].
Vikram Seth, il maggiore di tre figli, nasce il 20 Giugno 1952 a Calcutta, nel Bengala Occidentale, da Justice Leila Seth e Mr. Premnath Seth[3]. Il padre fu dirigente di Bata Shoes e la madre, avvocato, divenne la prima donna giudice della Corte Suprema in India[2][4].
Nel 1954 la famiglia, per motivi di lavoro del padre, si trasferisce in Inghilterra per tre anni. Al ritorno in India, Vikram inizia i suoi studi alla Doon School a Patna, scuola molto prestigiosa, e successivamente si trasferisce nel Kent, in Inghilterra, per studiare un anno alla Tonbridge School e poi al Corpus Christi, ad Oxford. Si laurea in Filosofia, Politica ed Economia[4][5], e in quel periodo inizia anche a scrivere le sue prime poesie[5]. Si sposta in California, dove nel 1975 ottiene una laurea magistrale in Economia alla Stanford University[6]. Durante la sua permanenza a Stanford, il poeta Timothy Steele diventa il suo mentore e lo aiuta a sviluppare le sue capacità di scrittore e la sua creatività. Il suo dottorato di ricerca invece, lo svolge in Cina, alla Nanjing University.[5][7]
Terminati i suoi studi, intraprende un viaggio in autostop attraverso la Cina, il Tibet e il Nepal per poi fare ritorno a casa dei genitori, a Delhi. Da quest’avventura trae ispirazione per Autostop per l'Himalaya, libro con cui vincerà il premio Thomas Cook Travel Book Award.[8][9]
Un’altra sua passione, oltre alla scrittura, è la musica[8]: ne sono prova il libretto commissionatogli nel 1994 dalla Baylis National Opera, Arione e il Delfino e il romanzo del 1999 Una musica costante[10][11]. Sa suonare il flauto e il violoncello e ha anche preso lezioni di canto.[12] Scrittore versatile, cosmopolita e poliglotta (è fluente in inglese, hindi, cinese, tedesco, bengali, gallese, urdu[7][13]), nelle sue opere si percepisce l’influenza che hanno avuto su di lui i suoi viaggi e le culture con cui è entrato in contatto. Le sue opere sono permeate dalle tradizioni, dai riti, dalle credenze e da tutti gli aspetti della vita quotidiana che ha osservato nei luoghi in cui è stato. Affronta gli argomenti più disparati, dalla medicina al matrimonio[14], ma anche temi più delicati, tra i quali l’AIDS, come in Soon, in All You Who Sleep Tonight, scritto interamente con parole composte da una sola sillaba[15].
Nel 2006 diventa leader della campagna contro la Section 377 of the Indian Penal Code, legge contro l’omosessualità[2][16] e nel 2014 firma una petizione contro la pena di morte in India[17].
Mappings è la prima raccolta di poesie, pubblicata nel 1981[18], nella quale Vikram esplora temi come l’amicizia, l’amore, la perdita, la solitudine, la natura. Autostop per l'Himalaya[19] invece, pubblicato nel 1983, racconta il suo viaggio di ritorno in India passando per il Tibet. The Humble Administrator's Garden è la sua seconda raccolta di poesie, vincitrice del Commonwealth Poetry Prize[2], nella quale racchiude le sue diverse esperienze culturali: i viaggi in India, in Cina, in California.
Nel 1986 esce Golden Gate[20], un romanzo in versi sullo stile di vita delle persone americane[13], composto da 594 sonetti e diviso in 13 capitoli[21], che vince l'Annual Sahitya Akademi Award nel 1988[22].
Nel 1990 esce il terzo volume di poesie, All You Who Sleep Tonight: Poems. Nel 1992, scrive un libro per bambini, Beastly Tales from Here and There[23], composto da 10 storie in versi[2].
Il ragazzo giusto[24][25], diventato un bestseller internazionale, è pubblicato nel 1993 dopo ben sei anni di lavoro. Ambientato negli anni Cinquanta, nelle sue 1.349 pagine[26] racconta la nascita dell’India indipendente[27] e descrive al lettore la religione, la politica e le condizioni socio-culturali di quel paese[28]. Ha vinto il WH Smith Literary Award e il Commonwealth Writers Prize[2][29].
Nel 1994 gli viene commissionata la scrittura di un’opera classica musicale, Arione e il Delfino e nel 1999 pubblica, ispirato dalla musica, Una musica costante[10][30] che nel 2001 vince come miglior libro l'EMMA (Ethnic and Multicultural Media Award)[2][29].
Due Vite[31][32], 2005, vince il premio Pravasai Bharatiya Samman[2]. The Rivered Earth, 2011[33], opera ispirata alla poesia cinese e indiana, è composta da quattro libretti, intitolati Songs in Time of War, Shared Ground, The Traveller and Seven Elements[34].
Spesso trae ispirazione dalla sua stessa famiglia per i protagonisti dei suoi libri.[35]