Walter Friedrich Max Burkert (Neuendettelsau, 2 febbraio 1931Zurigo, 11 marzo 2015[1]) è stato uno storico delle religioni e filologo classico tedesco, studioso della cultura religiosa greca. Era professore emerito presso l'Università di Zurigo.

Biografia

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Figlio di Adolf Burkert, un pastore protestante bavarese, e di Louise Grossman, Walter Burkert ha vissuto in differenti cittadine tedesche di volta in volta influenzate dalla cultura cattolica o protestante, ciò gli ha consentito di conoscere il fenomeno religioso da prospettive diverse.

Classe 1931, gli fu risparmiato l'arruolamento nella Wehrmacht della Germania nazista e, nel 1950, dopo la guerra, frequentò le università di Erlangen e di Monaco partecipando, in particolare, ai corsi di Letteratura greca e latina tenuti da Otto Steel (1907-1975)[2], a quelli di Religione romana di Carl Koch (1907-1956), a quelli di Storia della Filologia e Letteratura greca di Rudolf Pfeiffer (1889-1979) e a quelli dello storico Franz Schanebel (1887-1966) la cui lettura della Geistesgeschichte[3] lo influenzò notevolmente.

Nel 1955 concluse la sua tesi di dottorato sulla nozione di "compassione" prima di Aristotele con Otto Steel, tema che lo introdusse allo studio del Pitagorismo e all'opera di Eric Dodds (1893–1979) The Greeks and the Irrational (1951) la cui lettura, come ebbe modo di ricordare lo stesso Burkert:

«mi introdusse nell'ambito dello 'sciamanesimo', dei riti di purificazione, del 'puritanesimo' dell'Orfismo e dell'estasi; in fondo non mi sono più staccato da questi temi.»

Nel 1957 venne nominato assistente all'Università di Erlangen, divenendo, nel 1961, "libero docente" nella stessa università. In questi anni lo studioso tedesco ebbe l'occasione di collaborare con il grande storico delle religioni Reinhold Merkelbach (1918-2006), autore del Roman und Mysterium in der Antike [4][5]. Sempre in questo periodo si alternarono i suoi numerosi viaggi di studio in Grecia e il sodalizio con il filologo e grecista britannico Martin Litchfield West (1937-2015)[6] e gli studi sull'Orfismo.

Nel 1965 giunto negli Stati Uniti come Junior Fellow del Center of Hellenic Studies di Washington per degli studi sulle iniziazioni, Burkert cominciò a manifestare il suo profondo interesse per la tematica del sacrificio cruento. Nel 1966 venne nominato professore di Filologia classica alla Technische Universität di Berlino e, nel 1968, Visiting Professor alla Università di Harvard. Dal 1969 al 1996 ha ricoperto l'incarico di professore di Filologia classica dell'Università di Zurigo e dal 1996 alla morte quello di professore emerito. Nel 1990 gli è stato attribuito il Premio Balzan per le scienze dell'antichità, in particolare per gli studi sulle religioni antiche del bacino del Mediterraneo.

Il pensiero

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Opere

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Note

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  1. ^ Antike und Anthropologie
  2. ^ A sua volta allievo di Walter F. Otto (1874-1958).
  3. ^ Lett. Storia dello spirito, del pensiero"
  4. ^ Monaco, Beck, 1962, libro che Merkelbach dedicherà al filologo svizzero Karl Meuli (1891-1968)
  5. ^ A Reinhold Merkelbach Burkert dedicherà nel 1972 la sua opera Homo Necans. Interpretationen altgriechischer Opferriten und Mythen.
  6. ^ Martin Litchfield West dedicherà a Burkert la sua opera Early Greek Philosophy and the Orient. Oxford, Clarendon Press 1971.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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