Lo zettabyte è un'unità di misura dell'informazione o della quantità di dati, il termine deriva dalla unione del prefisso SI zetta con byte ed ha per simbolo ZB.
Il prefisso zetta deriva dal termine greco sept a indicare la settima potenza di 1000. A causa dell'uso improprio dei prefissi binari nel definire e usare il kilobyte, il valore dello zettabyte nella pratica comune ha potuto assumere i seguenti significati:
Lo zebibyte, che pure non è ancora uno standard definito dalla Commissione elettrotecnica internazionale (IEC), esprime 1180591620717411303424 B senza nessuna incertezza e dovrebbe quindi essere utilizzato al posto del più diffuso zettabyte (che è standard de facto) per esprimere tale quantità.
Per avere un'idea pratica della quantità di dati che 1 zettabyte esprime basti pensare che questo corrisponde a circa 180 milioni di volte le documentazioni conservate nella Biblioteca del Congresso di Washington.
L'8 settembre 2010 il Product Manager di Google, Jonathan Effrat, durante l'annuncio di Google Instant, ha dichiarato che nel web la misura di contenuti digitali nel mondo è ormai vicina allo zettabyte e le informazioni reperibili sul web sono pari a circa un milione di volte quelle contenute in tutte le biblioteche degli Stati Uniti d'America.
Grazie ad uno studio IDC del 2014[1] possiamo stimare in 4.4 Zettabyte il volume dei dati attualmente impegnati nel mondo ogni anno (dato del 2013), con una rapidissima crescita stimata fino a 40 ZB annuali nel 2020, soprattutto dovuta alla rapida diffusione e crescita dell'Internet of Things.