Auch
comune
Auch – Veduta
Auch – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera della Francia Francia
RegioneOccitania
Dipartimento Gers
ArrondissementAuch
CantoneAuch-1
Auch-2
Auch-3
Territorio
Coordinate43°38′43″N 0°35′19″E
Altitudine136 m s.l.m.
Superficie72,53 km²
Abitanti21 618[1] (2016)
Densità298,06 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale32000
Prefisso+33
Fuso orarioUTC+1
Codice INSEE32013
Targa32
Nome abitantiAuscitain(e)s
Cartografia
Mappa di localizzazione: Francia
Auch
Auch
Sito istituzionale

Auch (/ᴐʃ/; in guascone Aush /ˈawʃ/) è un comune francese di 21 618 abitanti, sede di prefettura e capoluogo del dipartimento del Gers nella regione dell'Occitania. Sviluppatosi in età romana con il nome di Augusta Auscorum, fu la prima capitale della contea d'Armagnac e cuore storico della Guascogna.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Territorio

[modifica | modifica wikitesto]

Auch si trova nel sud-ovest della Francia, in Armagnac (Guascogna), nella valle del Gers, e si sviluppa lungo entrambe le rive del fiume che dà il nome al dipartimento. Dista, in linea d'aria, circa 75 dai Pirenei, 150 dal Golfo di Guascogna, 160 km da Bordeaux (195 km su strada), 70 km da Tolosa (76 km su strada), 85 da Pau (105 km su strada). Dal 2001 al 2011 la città aveva formato, con altri 14 comuni del proprio cantone, una comunità di comuni (communauté de communes), trasformatasi successivamente in agglomerazione (Grand Auch agglomération), che è integrata nell'area urbana di Auch (aire urbaine d'Auch), costituita da 39 comuni su una superficie di 636 km² e una popolazione totale di 40.853 abitanti.[2]

Clima

[modifica | modifica wikitesto]

Il clima della città è di tipo suboceanico, con inverni temperati (Tm di gennaio: 5,4 °C) ed estati moderatamente calde (Tm di luglio e agosto di 21,5 °C). Le gelate si concentrano in massima parte fra i mesi di novembre e marzo (con una media di 48,9 giorni l'anno fra il 1982 e il 2013) e, nello stesso periodo, possono prodursi fenomeni nevosi. Le precipitazioni non sono particolarmente abbondanti (629,6 mm annui), ma frequenti (circa 100 giorni di pioggia all'anno) e abbastanza ben distribuite nelle quattro stagioni. Il sole è abbastanza presente : circa 2050 ore per anno.[3]

Staz. di Auch (1982-2013) Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Tp. max. media (°C) 9,8 11,3 14,9 17,3 21,3 25,0 27,9 27,9 24,8 19,9 13,6 10,3 18,8
Tp. media (°C) 5,4 6,3 9,3 11,7 15,5 19,1 21,5 21,5 18,3 14,4 9,1 6,1 13,3
Tp. min. media (°C) 1,1 1,4 3,5 6,0 9,7 13,1 15,1 15,1 11,8 8,9 4,6 1,9 7,8
Giorni di gelo 12,35 11,89 6,95 1,35 0 0 0 0 0 0,81 5,09 11,21 48,9
Ore di sole 91,8 112,8 169,0 171,1 211,2 217,6 271,3 260,2 204,6 155,5 96,6 87,0 2048,7
Precipitazioni (mm) 57,3 49,5 49,0 65,3 58,8 46,8 37,3 43,7 51,0 57,6 58,0 55,3 629,6
Giorni di pioggia 9,6 7,85 8,47 10,37 9,64 7,59 5,86 6,34 7,18 9,12 9,21 9,38 100,54

Storia

[modifica | modifica wikitesto]

Età preromana e romana

[modifica | modifica wikitesto]

Auch fu fondata con il nome di Elimberrum (o Elimberris) da una popolazione aquitana, gli Ausci. L'estensione del nucleo abitato di età preromana era di oltre 25 ha e si sviluppava sulla riva destra del Gers, dove attualmente è situata la parte più moderna della città. Le costruzioni poggiavano su pali portanti e i suoli erano in terra battuta. I Romani, guidati da Publio Licinio Crasso, occuparono la regione nel 55 a.C. e ribattezzarono l'abitato con il nome di Augusta Auscorum (o Ausciorum Augusta), ossia la Augusta degli Ausci. In epoca immediatamente successiva il centro abitato venne a trovarsi sul percorso della Via Aquitania, strada romana che attraversava la regione omonima, collegando la colonia di Narbo Martius (Narbonne), sulla costa mediterranea, con il centro mercantile di Burdigala (Bordeaux) nelle vicinanze dell'Atlantico. Augusta Auscorum conobbe un primo importante sviluppo nel I secolo, acquisendo caratteristiche propriamente urbane e dotandosi di strutture termali. In epoca tardo-imperiale la città visse un periodo di grande prosperità, testimoniato da residenze lussuose provviste di bagni e da monumenti pubblici soggetti a un mantenimento costante.[4] Ricordiamo che, all'epoca, Auch, una delle dodici civitates della provincia di Novempopulana, sostituì come capitale provinciale Eauze, andata distrutta dai Vandali nel 409.

Fra la fine del III e gli inizi del IV secolo Auch divenne sede di diocesi cattolica, che, trasformatasi in arcidiocesi (arcidiocesi di Auch) in età carolingia (IX secolo) riuscì ad estendere la propria giurisdizione su gran parte del futuro Ducato di Guascogna. Successivamente i suoi arcivescovi ottennero il titolo di primate di Aquitania.

In un momento imprecisato del V secolo la città andò, almeno in parte, distrutta (sono stati rinvenuti resti di edifici incendiati) e si spopolò.[4]

Età medievale e moderna

[modifica | modifica wikitesto]

Durante l'Alto Medio Evo, Auch fu la capitale della Contea d'Armagnac (X e XI secolo), spesso contesa fra i signori feudali locali e la Chiesa. Il trasferimento della capitale a Lectoure, più facilmente difendibile, non impedì che la città fosse ripetutamente espugnata e saccheggiata nei secoli seguenti, prima nel 1246, poi nel 1473, subito dopo la battaglia di Lectoure, che segnò il definitivo tramonto della dinastia degli Armagnac e la piena incorporazione della Contea al Regno di Francia che fino ad allora aveva esercitato su di essa un potere solo nominale.

la Cattedrale di Auch e la Tour d'Armagnac

Le contese fra la Chiesa cattolica e i nobili per il controllo della città non ebbero termine dopo l'annessione di Auch allo Stato francese. Per ribadire la supremazia del potere ecclesiastico su quello aristocratico l'arcivescovo Francesco di Savoia fece costruire, a partire dal 1489, una delle più maestose cattedrali della Francia sudoccidentale: la Cattedrale di Santa Maria che ancora oggi domina la città.

Nella seconda metà del Cinquecento Auch entrò in un lungo periodo di ristagno demografico, economico e culturale, che, iniziato con il coinvolgimento della città nelle guerre di religione che sconvolsero la Francia del tempo, si protrasse fino alla fine del XVII secolo. Nel XVIII secolo, soprattutto durante il regno di Luigi XV, grazie agli sforzi e all'energia di alcuni intendenti, e in particolare di Antoine Mégret d'Étigny, la città conobbe un nuovo periodo di prosperità economica e di sviluppo urbanistico testimoniato dalle tante costruzioni portate a termine in quegli anni: l'Hôtel de ville, l'Hôtel d'Intendance, ecc.

Nel corso del secolo successivo, a seguito soprattutto della costruzione della stazione ferroviaria, Auch tornò a svilupparsi sulla riva destra del Gers, acquisendo col tempo quell'aspetto urbano che tuttora lo caratterizza.

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]

Nel centro storico, oltre alla celebre e imponente Cattedrale di Santa Maria, vi sono alcune pregevoli costruzioni di età medievale, fra cui la torre d'Armagnac (XIV secolo), e moderna, come il Liceo (1545), l'Antico collegio dei Gesuiti (XVI secolo), e il settecentesco Ospedale generale di Sant'Agostino. Il Palazzo Arcivescovile, seppur edificato su una preesistente struttura medievale, ha assunto le connotazioni architettoniche che attualmente lo contraddistinguono, solo nel XVII secolo.

Caratteristica Casa a graticcio dell'Ufficio del turismo in place de la Republique
Palazzo Arcivescovile, 1742-75

Musei

[modifica | modifica wikitesto]

Società

[modifica | modifica wikitesto]

Sviluppo urbano

[modifica | modifica wikitesto]

L'abitato più antico, sviluppatosi in epoca preromana (Elimberris o Elimberrum)) si estendeva sulla riva destra del Gers, dove attualmente si trovano i quartieri più moderni, edificati fra gli inizi dell'Ottocento e i giorni nostri. In età romana Auch dovette estendersi su entrambe le rive del fiume, anche se l'ubicazione del centro della vita cittadina non è stato ancora determinato con sicurezza. Decaduta nel V secolo, in concomitanza con le invasioni barbariche, Auch tornò a popolarsi in età altomedievale lungo la riva sinistra del Gers, ricoprendo le pendici di una collina di modesta altitudine sulla cui cima (a 40 m, o poco più, al di sopra del letto del fiume) venne successivamente edificata la Cattedrale di Santa Maria. La parte nuova della città, sviluppatasi in pianura e dal 1863 collegata all'antica da una Scalinata monumentale, già sul finire del XIX secolo accoglieva la maggior parte della popolazione urbana che nel censimento del 1886 aveva superato per la prima volta i 15.000 abitanti. I quartieri moderni sono caratterizzati da ampi viali che si dipartono dalla maestosa Promedade Claude Desbons che costeggia il fiume per quasi 4 km.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]
Andamento demografico di Auch
8 444 7 696 8 918 9 670 9 801 10 867 12 323 12 141 12 001 11 899 12 500
13 087 13 785 14 186 15 090 14 782 14 838 13 939 13 526 13 638 11 825 12 272
12 567 13 313 15 253 16 382 18 918 21 462 23 185 23 258 23 136 21 838 21 576

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Gemellaggi

[modifica | modifica wikitesto]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ http://archive.wikiwix.com/cache/?url=https%3A%2F%2Fwww.insee.fr%2Ffr%2Fstatistiques%2F3681328%3Fgeo%3DCOM-32013
  2. ^ Cfr. il sito Insee France
  3. ^ La stazione di riferimento è quella di Auch (Auch-Lamothe), situata a (128 m s.l.m.) e a 4 km circa dal centro della città. I valori riportati nella tabella, relativi agli anni 1982-2013, sono stati estratti dal sito di Météoclimat
  4. ^ a b Cfr. il sito dell'Università di Tolosa Le Mirail
  5. ^ BREVE HISTOIRE DU COLLEGE SALINIS dal sito Pedagogie. ac. della città di Tolosa Archiviato il 12 ottobre 2012 in Internet Archive.
  6. ^ Cfr. il sito del Musée des Jacobins d'Auch Archiviato il 28 aprile 2019 in Internet Archive.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN147747470 · ISNI (EN0000 0001 0721 398X · SBN NAPL000206 · LCCN (ENn80108710 · GND (DE4086090-5 · BNF (FRcb152556003 (data) · J9U (ENHE987007557346505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n80108710
  Portale Francia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Francia