Bollati Boringhieri
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StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà a responsabilità limitata
Fondazione1 aprile 1957 a Torino
Fondata daPaolo Boringhieri
Sede principaleTorino
GruppoGruppo editoriale Mauri Spagnol
Persone chiave
  • Stefano Mauri (presidente)
  • Michele Luzzatto (direttore editoriale)
  • Elena Campominosi (AD)
SettoreEditoria
Sito webwww.bollatiboringhieri.it/

Bollati Boringhieri è una casa editrice italiana con sede a Torino. Fondata nel 1957 da Paolo Boringhieri[1][2], dal 2009 fa parte del Gruppo editoriale Mauri Spagnol[3]. La casa è specializzata nella pubblicazione di libri di carattere scientifico e umanistico[2].

Storia

Nel 1956, in seguito ad un periodo di instabilità economica[4], la casa editrice Einaudi cedette a Paolo Boringhieri, un direttore interno dell'azienda, i diritti su quattro collane da Einaudi: la "Biblioteca di cultura scientifica", la "Collezione di studi religiosi, etnologici e psicologici" (ovvero la cosiddetta "collana viola"), la "Biblioteca di cultura economica" e i "Manuali" per un totale di 110 titoli[5]. Con questa eredità, Boringhieri fonda, nel 1957, la Boringhieri Editore S.p.A., con sede in via Angelo Brofferio 3 a Torino.

Nei suoi primi anni di vita il punto di forza è l'integrazione della cultura scientifica con il mondo umanistico, la letteratura e la filosofia. A fianco di manuali scientifici e libri di Albert Einstein sono pubblicate quindi opere di Sigmund Freud, Carl Gustav Jung, Vilfredo Pareto, Vladimir Propp, Bronisław Malinowski, Marcel Mauss, Mircea Eliade e Georges Dumézil.

Pubblica inoltre diversi volumi dell'Enciclopedia di autori classici, collana ideata e diretta dal filosofo Giorgio Colli con la collaborazione, tra gli altri, di Mazzino Montinari (come Colli studioso di Nietzsche), Sossio Giametta, Gigliola Pasquinelli, Giuliana Lanata[6]. In questa collana vedono luce opere di Cartesio, Newton e Leibniz, ma anche Eschilo, Machiavelli e Leopardi e testi più orientali di Yehuda Ha-Levi, di Abhinavagupta e le Upaniṣad.

Di Freud finì con il pubblicare l'opera intera (12 volumi, 1966-1980), a cura di Cesare Musatti e Renata Colorni, a cui s'è aggiunta quella di riferimento di Jung (19 volumi in 24 tomi, dal 1970 a cura di Luigi Aurigemma). I due fungono anche da perno per diverse altre opere di psicologia, psichiatria e psicoterapia (come i manuali di Silvano Arieti e di Bruno Bara, gli studi di John Bowlby, Stefano Bolognini, Luigi Cancrini, Franco Fornari, Heinz Hartmann, Otto Kernberg, Melanie Klein, Heinz Kohut, Giampaolo Lai, Robert Langs, Stephen Mitchell, Salomon Resnik, Joseph Sandler, oltre a opere di Alice Miller, Marie-Louise von Franz, Karl Abraham e Anna Freud).

In ambito logico-matematico ha raccolto le opere di Kurt Gödel, di Gabriele Lolli, i manuali di analisi matematica di Giovanni Prodi ed Enrico Giusti, opere di Ian Stewart; in ambito economico, quelle di Guido Carli, scritti di Joseph Schumpeter e, per ulteriore esempio, il dizionario in 16 volumi a cura di Giorgio Lunghini.

Nel 1987[1] la casa editrice ha un nuovo slancio quando Romilda Bollati di Saint Pierre, titolare della ditta Carpano Baratti, ne acquisisce il 90%, nominandone il fratello Giulio Bollati amministratore delegato e cambiandone anche il nome in Bollati Boringhieri. Il catalogo si completa con una parte umanistica e letteraria. Nel 1989 vengono stampate le opere complete di Carlo Cattaneo. Nel 1993 Boringhieri cede la sua quota di minoranza e si ritira.

Oltre ai citati ha inoltre in catalogo diverse opere di Giorgio Agamben, Marco Aime, Günther Anders, Marc Augé, Ermanno Bencivenga, John Berger, Roger Caillois, Charles Darwin, Ernesto De Martino, Georges Didi-Huberman, Tilde Giani Gallino, Werner Karl Heisenberg, Luce Irigaray, Marina Jarre, Furio Jesi, Karl Kerényi, Serge Latouche, Konrad Lorenz, Claudio Napoleoni, Georges Perec, Luigi Pintor ecc.

Al catalogo originario sono aggiunte quattro collane: "Temi", contenente testi politici, senza schieramento ideologico; "Varianti"; "Nuova Cultura", di storiografia moderna; e "Pantheon", con testi fondatori della cultura letteraria e scientifica, dedicata ad un'ideale classe dirigente da educare.

Nel 1998, due anni dopo la scomparsa di Giulio Bollati, il catalogo viene riorganizzato in quattro aree: Arte e letteratura, Storia, filosofia e scienze sociali, Scienze e psicologia.

Nel 2009 la casa editrice passa al Gruppo Editoriale Mauri Spagnol.

Collane

Note

  1. ^ a b Giuliano Vigini, Editore, in Enciclopedie on-line, V appendice, Istituto Treccani, 1992. URL consultato il 26-2-2018.
  2. ^ a b Chi siamo, su Bollati Boringhieri. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  3. ^ Bollati Boringhieri, su www.maurispagnol.it. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  4. ^ (IT) Gian Carlo Ferretti, Storia dell'editoria letteraria in Italia, 1945-2003, Einaudi, 2004, pp. 33-34, ISBN 88-06-15736-1, OCLC 55478852. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  5. ^ a b (IT) casa editrice Bollati Boringhieri e Valentina Parlato, Cinquant'anni di libri e buone idee, in Catalogo storico delle edizioni Bollati Boringhieri : 1957-1987-2007, Bollati Boringhieri, 2007, p. IX, ISBN 978-88-339-1769-6, OCLC 799677065. URL consultato il 19 gennaio 2023.
  6. ^ L'intero piano della non finita enciclopedia si legge in Giuliana Lanata, Esercizi di memoria, Bari, Levante Editori, 1989. Per l'Enciclopedia, lei tradusse e commentò Ippocrate. Opere, 1961.
  7. ^ Breve storia di un logo, su Facebook/bollatiboringhierieditore. URL consultato il 19 gennaio 2023.

Bibliografia

Controllo di autoritàVIAF (EN154327505 · ISNI (EN0000 0001 0673 7538 · LCCN (ENn88275296 · GND (DE5078875-9 · BNF (FRcb15596083j (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n88275296