Il bilancio di previsione, detto anche budget, è un documento contabile che generalmente gli enti pubblici e privati sono tenuti a redigere, in cui vengono stabiliti gli atti di previsione relativi a un futuro bilancio d'esercizio al fine di conseguire un determinato risultato; esso rientra tra gli strumenti fondamentali di programmazione aziendale e controllo dell'attività economica.

Il bilancio di previsione viene anche detto budget (termine inglese, derivato dal francese bougette, traducibile in italiano come "borsa");[1] il termine è anche utilizzato fuori dell'ambito aziendale, sia con il suo significato di base, ristretto, ad esempio all'ambito familiare, sia anche – seppur impropriamente, ma diffusamente – per indicare "quanto c'è in cassa da spendere" ossia la "disponibilità" del momento.

Ne è derivato anche l'aggettivo italiano "budgetario" (pronuncia "baggetàrio") o "buggettario" per indicare ciò che riguarda il budget.[2]

Caratteristiche

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Di norma si riferisce all'anno contabile (detto: "esercizio") successivo a quello in cui viene elaborato.

Il budget che prevede gli aspetti economico-finanziari è denominato profit plan ("programma del profitto"). Nelle aziende che lo utilizzano è strettamente collegato con sistemi di "valutazione delle performance". Partendo dalla previsione delle vendite e tenendo conto delle scorte esistenti e dei costi da sostenere (ore uomo, materie prime, servizi esterni e così via) espone i ricavi presunti.

È tuttavia da tenere conto che il budget non fornisce una reale situazione economico-patrimoniale previsionale necessaria sia per prevedere i reali flussi di cassa (non solo legati al budget, ma legati anche a tempi previsti di incasso e pagamento) sia per ottenere gli indici di bilancio necessari alla valutazione reale di un'azienda. Al fine di ottenere da un budget tradizionale gli indici di bilancio è fondamentale applicare al budget il metodo della contabilità previsionale[3] che sviluppa in base al budget (o ai budget) una vera e propria contabilità in partita doppia da cui è possibile determinare tutti gli indici di bilancio.

Contenuto e struttura

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La struttura essenziale del budget (previsioni) ricalca lo schema del bilancio di esercizio (risultati) e non potrebbe essere altrimenti, in quanto questi devono poter essere confrontati.

Una differenza fondamentale tra budget e bilancio è nel fatto che nel budget entrano in gioco anche le quantità (oltre ai valori monetari), sia nella stima dei ricavi sia nei costi delle risorse necessarie alla produzione e ai servizi. In piccole realtà aziendali i due schemi sono pressoché identici.

Quale che sia la complessità operativa dell'azienda il budget è composto da due parti principali:

Il budget operativo è così chiamato perché scende nei dettagli operativi dell'azienda ed è costituito da una serie, anche notevole, di budget settoriali di supporto finali (schede di budget).

Di seguito sono elencati quelli più rappresentativi e che possono essere messi a confronto con le corrispondenti voci del conto economico di esercizio:

In fase di programmazione di un lavoro/progetto il budget rappresenta il capitale disponibile come previsione di spesa per l'intera realizzazione del lavoro/progetto (costi per manodopera, progettazione, materiali, eccetera).

Il budget è articolato in quattro piani che sono redatti a livello dell'azienda nel suo complesso:

Funzioni

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Le principali funzioni del budget, oltre a essere un documento di previsione, sono:

Il budget come strumento familiare o personale

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Il budget familiare o personale è costituito essenzialmente dall'elenco delle entrate, come retribuzioni, pensioni e qualsiasi altro tipo di ricavo, oltre a una previsione delle uscite, ossia delle spese di qualsiasi natura, sia variabili sia fisse come, ad esempio, affitto, mutuo, assicurazioni, ma anche cibo, acqua, luce, telefono e così via.

Le entrate dovrebbero essere sufficienti a coprire (pareggiare) le uscite. In caso negativo è necessario prevedere come coprire la parte mancante, ad esempio con un prestito, oppure tagliare eventuali spese, o ancora rimandare al futuro la parte non disponibile usufruendo di acquisti a rate (con finanziamento).

Il budget come strumento aziendale

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Nell'ambito dei sistemi di controllo di gestione il budget riveste un ruolo molto importante, non tanto e non solo come riferimento operativo generale sull'andamento dell'azienda (in confronto a quanto previsto), ma anche perché, nel suo processo di preparazione:

Il processo di preparazione

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Il budget è il documento formale risultante da un processo di elaborazione che può durare alcuni mesi, suddiviso in diverse fasi. Tutto ha inizio con un "comitato di budget" che suggerisce all'amministratore delegato le linee guida generali che l'organizzazione deve seguire. Se questo le approva, il comitato provvede a comunicarle ai centri di responsabilità, coordinando la preparazione dei propri budget. Essi vengono poi "assemblati" nel "master budget", che viene poi risottoposto al consiglio di amministrazione perché venga approvato.

Solitamente il budget è preparato una volta l'anno, ma alcune organizzazioni seguono la prassi di preparare ogni trimestre un nuovo budget, eliminando la parte relativa al trimestre precedente. Questo tipo di budget è chiamato "budget scorrevole" o "rolling budget".

Le fasi principali della preparazione sono sette:

Va sottolineato quanto sia importante il coordinamento durante la preparazione del budget. Infatti:

Quando invece l'attività è tipicamente stagionale, come ad esempio la produzione di panettoni, la durata si adatta al numero di mesi necessari a concludere la stagione di produzione (che precede quella di vendita, a carico della grande distribuzione). In altri casi la durata può anche essere molto più lunga, come ad esempio per uno stabilimento mono-prodotto che deve lanciare un nuovo modello di autovettura. Il budget deve (tende a) coprire tutto l'arco di tempo necessario alla progettazione, produzione, vendita e un congruo periodo di post vendita. In questi casi la durata può essere tranquillamente di alcuni anni.

I budget che abbracciano l'azienda nella sua totalità sono:

Il budget economico è a sua volta suddiviso in budget divisionali, di funzione (o operativi) ed eventualmente per progetto/commessa (che associa una linea di prodotti a una classe di clientela: matrice prodotto/mercato). Il dato di base deriva dalla domanda di mercato a partire dalla quale viene redatto il budget delle vendite che è poi nettificato dalle esistenze iniziali di prodotti finiti per determinare il budget della produzione.

Nelle aziende manifatturiere che producono prodotti standardizzati (di cui è nota una distinta base e un ciclo di produzione) conoscendo il coefficiente standard unitario fisico di impiego di ogni materia nel prodotto finito (e in modo analogo le ore di lavoro diretto necessarie per unità di prodotto) è possibile facilmente determinare: il budget dei consumi, del lavoro diretto, dei costi indiretti di produzione. Questo calcolo semi-automatico (o del tutto automatico) segue il processo del Material Requirements Planning con una logica "backward", che muove cioè "a ritroso", dal vertice del prodotto finito fino alle foglie ultime dell'albero (la distinta base), nettificando a ogni livello le rimanenze di magazzino.

Le quantità unitarie sono poi valorizzate (moltiplicate) per il prezzo medio di acquisto, mentre i tempi standard di lavoro diretto per una tariffa oraria media "della manodopera diretta" che tiene appunto conto del costo complessivo del personale diretto (non della forza motrice o dell'ammortamento delle macchine utensili).

Dal budget delle materie prime, nettificando le esistenze iniziali e le rimanenze finali, si ottiene il budget degli acquisti. Il budget del lavoro diretto (chiamato anche carichi di lavoro) viene mensilizzato e dettagliato per centri di costo per tenere conto dei diversi profili di competenze tecniche degli operatori diretti e tipologie di macchine utensili da saturare con la produzione, ed è prodotto dai responsabili della gestione caratteristica (produzione): le ore dirette previste vengono confrontati con il dato di disponibilità teorica (210 giorni lavorativi per addetto) ed effettiva, fornito in genere dalla funzione del personale: la disponibilità effettiva è corretta per tenere conto di pause, ferie e assenze per sciopero o malattia. In questo modo è redatto il budget del personale che evidenzia l'eventuale vuoto-lavoro, picchi di stagionalità o necessità di aumentare l'organico di personale diretto, con le possibili azioni correttive: esternalizzazioni di attività (scelte di make or buy tattico), ricorso al lavoro straordinario, acquisto di macchinari più efficienti e veloci.

Dall'aggregazione di budget delle materie prime, materiali diretti e costi indiretti viene redatto il budget del costo del venduto.

Note

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  1. ^ Trésor de la langue française, ad vocem.
  2. ^ budgetario, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^ Ballestrazzi, Ragazzoni, Spaccini, Budget e Business plan: Metodo della contabilità previsionale, 2012.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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