Campagne in Britannia di Quinto Lollio Urbico parte delle guerre in Britannia | |||
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I confini settentrionali della Britannia romana dopo la costruzione del vallo di Adriano nel 130 | |||
Data | 139 - 143/144 | ||
Luogo | Caledonia | ||
Esito | Vittoria romana | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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Voci di guerre presenti su Wikipedia | |||
Con campagne in Britannia di Quinto Lollio Urbico si intendono una serie di operazioni militari avvenute all'epoca dell'Imperatore romano Antonino Pio in Caledonia, a nord del vallo di Adriano, che durarono dal 139 al 143 e a opera del Legatus Augusti pro praetore Quinto Lollio Urbico. Queste operazioni comportarono l'occupazione dei territori poco a nord del vallo Antonino fino al 155/157 e poi ancora dal 158 al 163/164 in due differenti fasi interrotte da un breve periodo di relativa pace.
«[Antonino Pio] attraverso Quinto Lollio Urbico, un suo legato, vinse i Britanni e costruì un secondo vallo dopo aver ridotto all'obbedienza i barbari»
Lo stesso argomento in dettaglio: Imperatori adottivi.
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Nel turbolento contesto storico della Britannia dell'inizio del II secolo, più precisamente nel 117, all'inizio del principato di Adriano, scoppiò una nuova crisi. In quel frangente ebbe luogo una rivolta militare che fu soppressa dal governatore provinciale Quinto Pompeo Falcone. Quando Adriano raggiunse la Britannia durante il suo famoso viaggio attraverso le province attorno al 122, dispose la costruzione di un vallum, conosciuto ai posteri come il vallo di Adriano, costruito lungo la linea di frontiera dello Stanegate. L'imperatore dispose che se ne occupasse il nuovo governatore Aulo Platorio Nepote a cui fu affidata una nuova legione proveniente dalla Germania inferiore: la VI Victrix, che doveva sostituire la IX Hispana, della cui scomparsa si è molto discusso tra gli storici moderni. I rilievi archeologici hanno poi dimostrato che durante questa prima metà del secolo, vi fu una notevole instabilità politica in Scozia, e lo spostamento della frontiera più a sud dovrebbe essere considerata in questo contesto.
Lo stesso argomento in dettaglio: Dislocazione delle legioni romane e Dimensione dell'esercito romano.
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Il governatore Urbico rilevò vexillationes delle tre legioni della provincia di Britannia (la VI Victrix di stanza ad Eburacum, la XX Valeria Victrix a Castra Devana e la II Augusta a Isca Silurum), oltre ad un numero imprecisato di unità ausiliarie, per un totale di all'incirca 16.500 armati.[1]
Lo stesso argomento in dettaglio: Organizzazione militare dei Britanni.
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Le popolazioni celtiche coinvolte nella guerra furono: Brigantes, Votadini, Selgovae (lungo gli attuali confini meridionali della Scozia), i Damnonii dello Strathclyde ed i Novantae della regione del Dumfries e del Galloway.
Lo stesso argomento in dettaglio: Vallo Antonino, Gask Ridge e Forti ed accampamenti romani a nord del Gask Ridge.
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Antonino Pio: Sesterzio[2] | |
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ANTONINUS AVG PI US P P TR P COS III, testa laureata a destra. | BRITANNIA S C (in basso), la BRITANNIA seduta su delle rocce, tiene in mano stendardi militari ed una lancia, alle spalle uno scudo. |
20.14 g, coniato nel 143/144. |
Antonino Pio: Asse[3] | |
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AD ANTONINUS AVG PI US P P TR P XVIII, testa laureata a destra. | BRITANNIA COS III S C (in basso), la BRITANNIA seduta sulle rocce si riposa, un vessillo ed uno scudo di fronte a lei. |
9.71 g, coniato nel 154. |
Antonino Pio decise poco dopo essere diventato imperatore di cambiare la politica di contenimento del predecessore Adriano, inviando già nel 138 in Britannia un uomo esperto d'armi come Quinto Lollio Urbico. Quest'ultimo era nativo della Numidia e aveva prestato servizio durante la guerra giudaica degli anni 132-135 e poi come governatore in Germania inferiore.[4]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campagne in Britannia di Settimio Severo.
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Dopo la morte di Antonino Pio, i territori a nord del vallo di Adriano furono abbandonati attorno al 163/164 sotto il principato di Marco Aurelio e Lucio Vero. Negli anni che seguirono, durante l'ultimo periodo del regno di Marco Aurelio, alcuni forti a nord del vallo di Adriano furono rioccupati, come quello di Newstead ed altri sette di minori dimensioni. Non fu, infatti, un caso che ben 5.500 sarmati Iazigi furono inviati in Britannia nel 175 a protezione dei suoi confini, come ci racconta Cassio Dione Cocceiano.[11]
Nuovi scontri occorsero in seguito, poco dopo la morte dell'imperatore filosofo (nel 180), per i quali il figlio Commodo fu costretto ad intervenire lungo i confini settentrionali della Britannia, per respingere alcune invasioni di genti barbare che si erano spinte fino oltre il vallo di Adriano. Il successo di queste operazioni militari gli valse nel 184 il titolo di Britannicus. L'ultimo tentativo di spingersi più a nord fu però ad opera dell'imperatore Settimio Severo negli anni 208/209-211 con nuove campagne militari.