Casa Carducci
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàBologna
IndirizzoPiazza Carducci 5
Coordinate44°29′17.45″N 11°21′24.45″E / 44.48818°N 11.356791°E44.48818; 11.356791
Caratteristiche
Tipostorico, biblioteca
Intitolato aGiosuè Carducci
ProprietàGiosuè Carducci
Visitatori4 403 (2022)
Sito web

Casa Carducci è un edificio storico di Bologna, così chiamato perché fu residenza del poeta Giosuè Carducci e oggi sede di un Istituto culturale a lui dedicato che comprende la dimora storica con giardino e monumento, biblioteca e archivio, casa-museo, raccolta di oggetti e documenti carducciani, centro di informazione specializzata sull'opera dello scrittore, centro per gli studi letterari del XIX e XX secolo. L'istituto è sezione speciale della Biblioteca dell'Archiginnasio e ospita la Commissione per i testi di lingua di cui Carducci fu presidente[1] oltre al museo civico del Risorgimento.

Storia dell'edificio

L'edificio è situato fra Viale Carducci, Piazza Carducci e Via Dante, lungo la cinta muraria fra porta Maggiore e porta Santo Stefano. La sua costruzione risale al primo decennio del XVI secolo, chiesa e, prima ancora, oratorio della confraternita di S. Maria della Pietà. Il 24 marzo 1712, durante la celebrazione dei Sepolcri, un terribile incendio distrusse il luogo di culto: perduti l'ornato e i dipinti dell'altare maggiore della chiesa, le pitture dell'oratorio e l'organo. Si salvarono a stento il reliquiario e l'immagine in piombo della Beata Vergine. Tuttavia la chiesa e l'oratorio furono ricostruiti. Nel 1725 fu eretto un nuovo campanile a sinistra della chiesa, che si abbellì di nuove decorazioni eseguite nel 1742 e si adornò di cinque altari. Nell'altare maggiore fu collocata la superstite effigie in piombo. L'edificio rimase luogo di culto fino alla fine del XVIII secolo quando a seguito dell'occupazione napoleonica, la confraternita fu soppressa e il complesso devozionale, espropriato e venduto a privati, fu acquistato nel 1801 dai fratelli Gioacchino e Giuseppe Stoffer Rubini, facoltosi commercianti che ampliarono l'edificio fino a fargli assumere la conformazione attuale. Giosuè Carducci vi abitò, con la moglie Elvira, dal 1890 al 1907, anno della sua morte.

Il monumento inaugurato nel 1928, progettato da Leonardo Bistolfi, è stato realizzato in diciotto anni. Protagonista del monumento è il bagolaro che, con il tronco superante i trenta metri e mezzo di circonferenza, porge la sua chioma sopra la testa della statua del poeta.
Monumento a Giosuè Carducci, Piazza Carducci, Bologna

La casa museo

La visita al museo comprende la dimora di Carducci e il giardino memoriale.[2]

La scala a chiocciola nell'atrio conduce all'appartamento del poeta, al piano superiore. Nel giardino, nello spazio antistante la piazza, è collocato il monumento a Giosuè Carducci.

Di come fosse in origine la casa, che è stata restaurata mantenendo il più possibile la configurazione primitiva, esiste una descrizione della nipote di Carducci Elvira Baldi, figlia di Beatrice Bevilacqua, nel libro di memorie Carducci mio nonno, (1977):

«Sopra una gran terrazza profonda quanto la casa, dava la camera della nonna. Una scaletta interna portava dalla stanza di passaggio (dov'era anche il cala-pranzo) a un mezzanino: qui era l'anticucina, la cucina e altre stanze di servizio, un vero sbizzarrimento di scalette di legno, di "su e giù" e di corridoi, fino a finire in cantina. Per me quella casa fu una vera terra di esplorazione. Il Nonno, sono certa, non l'ebbe mai a vedere tutta: ci si sarebbe sperduto. Ma anche al primo piano c'erano gli angoli segreti, e stanzini, e passaggi, e ripostigli.»

Il giardino

Dal 1928 nel giardino è collocato il monumento dedicato al poeta, opera dello scultore Leonardo Bistolfi.[3]

Museo civico del Risorgimento

Al piano terreno di Casa Carducci è ospitato il Museo civico del Risorgimento.

L'Istituto

Casa Carducci svolge le seguenti attività:

Per quanto riguarda il patrimonio conservato, la biblioteca di Casa Carducci "possiede attualmente più di 35.000 volumi (di cui 880 cinquecentine), 3.300 opuscoli, ritagli tratti da giornali e riviste con articoli di e su Carducci, [...] i manoscritti del Carducci, l'epistolario del poeta costituito da 37.796 lettere inviate da circa 9.000 corrispondenti".[4]

Note

  1. ^ Fonte principale:Casa Carducci - Comune di Bologna
  2. ^ Informazioni generali, su casacarducci.it. URL consultato il 15 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2014).
  3. ^ Renato Barilli e Isabella Molinari, Monumento a Giosue Carducci - Storia e Memoria di Bologna, su www.storiaememoriadibologna.it. URL consultato il 29 agosto 2023., tratto da Il Liberty a Bologna e nell'Emilia Romagna, Bologna, Grafis, 1977. (catalogo della mostra)
  4. ^ Amedeo Benedetti 2014, pp. 51-57.

Bibliografia

Altri progetti

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