Chieko Asakawa (浅川 智恵子?, Asakawa Chieko; 1958) è un'informatica giapponese non vedente.
È nota per il suo lavoro all'IBM Research di Tokyo nel campo dell'accessibilità.[1] Un plugin per il browser Netscape che ha creato, l'IBM Home Page Reader, è diventato il sistema web-to-speech disponibile più usato. Ha ricevuto numerosi premi industriali e governativi.[senza fonte]
Quando è nata poteva vedere, ma il suo nervo ottico ha subito lesioni in un incidente occorso mentre nuotava ad 11 anni portandola alla cecità a 14 anni. Ha ottenuto un bachelor's degree in letteratura inglese alla Otemon Gakuin University ad Osaka nel 1982 e ha frequentato per due anni un corso di programmazione per non vedenti utilizzando un dispositivo Optacon per tradurre i caratteri scritti in sensazioni tattili. È entrata a far parte dell'IBM Research con un posto temporaneo nel 1984 ed è diventata una ricercatrice permanente l'anno dopo. Nel 2004 ha ottenuto un dottorato di ricerca in ingegneria all'Università di Tokyo.
I suoi progetti includono un sistema di videoscrittura ed una biblioteca digitale per documenti in Braille, un plugin per Netscape che converte il testo in audio e fornisce un sistema di navigazione web più funzionale per i non vedenti e consente ai web designer vedenti di vivere il web come dei non vedenti.[2] Il suo plugin divenne un prodotto IBM nel 1997, l'IBM Home Page Reader ed in cinque anni è divenuto il sistema per la sintesi vocale disponibile più usato.[3]
Successivamente ha studiato il controllo accessibile dei contenuti multimediali,[4] tecnologici e sociali in modo che gli anziani possano lavorare più anni prima di andare in pensione[5] e facendo sì che lo sviluppo delle tecnologie possa rendere il mondo fisico più accessibile ai non vedenti.[6]
Asakawa è stata aggiunta alla Women in Technology International Hall of Fame nel 2003.[7] Nel 2009 è diventata un'IBM Fellow, la maggior onorificenza possibile per i dipendenti IBM, diventando il quinto giapponese e la prima donna giapponese ad ottenere questo titolo.[8] Nel 2011 l'Anita Borg Institute for Women and Technology le ha conferito il Women of Vision Award.[9][10] Ha partecipato come relatrice alla Quarta conferenza internazionale sullo sviluppo di software per aumentare l'accessibilità e combattere l'esclusione dall'informazione (DSAI 2012).[11] Nel 2013 il governo giapponese le ha conferito la medaglia d'onore con nastro viola.[12] Una pubblicazione scientifica realizzata nel 1998 insieme a Takashi Itoh che descrive il loro lavoro sulle interfacce web per i non vedenti ha vinto nel 2013 l'lACM SIGACCESS Impact Award.[13] Nel 2017 è stata nominata membro estero della National Academy of Engineering statunitense.[14]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 36170092585698151677 · NDL (EN, JA) 033149998 · WorldCat Identities (EN) viaf-36170092585698151677 |
---|