Chiesa di San Giovanni degli Eremiti | |
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Il campanile e l'abside | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Località | Palermo |
Coordinate | 38°06′35″N 13°21′17″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | san Giovanni Apostolo ed Evangelista |
Arcidiocesi | Palermo |
Fondatore | Ruggero II di Sicilia |
Stile architettonico | architettura arabo-normanna, architettura romanica |
Inizio costruzione | 1132 |
Completamento | 1136 |
Bene protetto dall'UNESCO | |
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Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale | |
Patrimonio dell'umanità | |
Tipo | architettonico |
Criterio | C (ii) (iv) |
Pericolo | no |
Riconosciuto dal | 2015 |
Scheda UNESCO | (EN) Arab-norman Palermo and the cathedral churches of Cefalù and Monreale (FR) Scheda |
La chiesa di San Giovanni degli Eremiti è una chiesa cattolica situata a Palermo, in Sicilia; è monumento nazionale.[1][2]
San Giovanni degli Eremiti a Palermo (1132), con corpi cubici e le cupole emisferiche, è un tipico esempio dello stile arabo presente in Sicilia.[3]
La chiesa ricostruita secondo i canoni dell'architettura siculo-normanna; si tratta di una chiesa romanica e che esternamente ricorda edifici orientali. Tale richiamo all'Oriente viene ancor più enfatizzato dalle cupole di colore rosso acceso, restaurate nell'Ottocento dell'architetto Giuseppe Patricolo, secondo un'interpretazione del colore originale basata su antiche tracce di intonaco di color rosso cupo.[4]
Nel corso dei secoli la chiesa ha subito alcune manomissioni che tuttavia non hanno in alcun modo intaccato l'edificio interno. Sovrapposizioni sono state eliminate intorno al 1880, dall'architetto Giuseppe Patricolo, che ne volle ripristinare l'aspetto originale.[10]
Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell'umanità (UNESCO) nell'"Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale".
La chiesa, caratterizzata all'esterno dalle cupole di colore rosso, appoggiata con un fianco ad un corpo quadrato anteriore, è realizzata a croce commissa divisa in campate quadrate su ciascuna delle quali poggia una semisfera. Il presbiterio, terminante in nicchia, è sormontato da una cupola, come quella dei due corpi quadrangolari che la fiancheggiano e di cui quello di sinistra si eleva a campanile. Il chiostro, abbellito da un lussureggiante giardino, è la parte meglio conservata del primitivo monastero; spiccano per bellezza e leggerezza le colonnine binate con capitelli a foglie d'acanto che reggono archi ogivali a doppia ghiera. Vi si trova inoltre una cisterna araba.
Oggi l'edificio presenta una nuda cortina muraria fatta con conci di tufo squadrati; l'interno ha tre absidi semicircolari ed è suddiviso in cinque campate quadrate coperte da cupolette che si raccordano alle pareti tramite nicchie.
«Una chiesa normanna vicino al palazzo reale e alla Porta di Castro… riparata in un incavo, è del tutto orientale, e con le sue cinque cupole starebbe benissimo a Baghdad o a Damasco. Accanto, il campanile gotico a quattro ordini di logge è sormontato da un'altra cupola, singolare adattamento di costruzione araba ad un costume cristiano. La pianta della chiesa è a croce latina con tre absidi, la navata è divisa in tre campate ognuna delle quali è sormontata da una cupola con pennacchi, necessari perché la torre su cui poggiano è quadrata, le pareti sono in pietra intagliata come spesso se ne vedono nei monumenti arabi senza decorazione alcuna e l'insieme è illuminato da finestre ad arco acuto.»