Costantino Nivola

Costantino Nivola all'anagrafe Costantino Nivòla Mele[1] e conosciuto anche come Antine Nivola (in Sardegna)[2][3][4] e Tino Nivola (negli Stati Uniti)[2] (Orani, 6 luglio 1911East Hampton, 6 maggio 1988) è stato un artista e scultore italiano.

Il Museo Nivola di Orani, in Sardegna, conserva la più importante collezione delle sue opere.

Figura femminile
Fontana sonora di Costantino Nivola 1987, presso il vecchio Lavatoio Comunale di Ulassai

Biografia

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Il padre era muratore e da lui Costantino apprese i primi rudimenti del mestiere. Nel 1926 iniziò a lavorare come apprendista presso Mario Delitala, pittore e incisore, che stava lavorando alla decorazione dell'aula magna dell'Università di Sassari.
Dal 1931, grazie a una borsa di studio, frequentò a Monza l'ISIA (Istituto Superiore di Industrie Artistiche), dove si diplomò come grafico pubblicitario nel 1936. A Monza ebbe come compagni di corso Fancello e Pintori, sardi come lui.

L'anno successivo divenne direttore dell'ufficio grafico della Olivetti, per la quale realizzò le decorazioni del padiglione italiano presso l'Esposizione universale di Parigi (Exposition Internationale de Arts et Techniques dans la Vie Moderne).

Nel 1938 sposò Ruth Guggenheim, una compagna di corso tedesca di origine ebraica (deceduta il 18 gennaio 2008) e fu costretto dalle persecuzioni antisemite ad abbandonare l'Italia, rifugiandosi dapprima a Parigi, dove lavorò come disegnatore, e poi come molti altri intellettuali e artisti europei, dopo l'invasione nazista della Francia, a New York. Qui dovette superare inizialmente molte difficoltà, finché nel 1941 fu nominato Art Director per la rivista "Interiors and Industrial Design", incarico che mantenne per sei anni.

A New York trovò un ambiente culturale ricco di fermenti stimolanti e strinse amicizia con molti rappresentanti delle avanguardie artistiche del momento, in particolare con il grande architetto Le Corbusier, con cui spesso condivise lo studio e soprattutto alcune scelte stilistiche, e Saul Steinberg. Nel 1944 nacque il figlio Pietro, padre dell'attore Alessandro Nivola, e nel 1947 la figlia Chiara.

Nel 1948 stabilì il suo studio in una casa acquistata a East Hampton, a Long Island, dove creò la tecnica della colata di cemento sulla sabbia modellata (sand casting) e conobbe Jackson Pollock. In questo periodo era dirimpettaio di casa di Albino Manca, ma nonostante ciò con quest'ultimo non strinse alcun rapporto d'amicizia. La casa venne ristrutturata nel 1951-52 utilizzando la nuova tecnica, in collaborazione con l'architetto Bernard Rudofsky.

Ritornò in Sardegna per realizzare per conto della rivista "Fortune" dei disegni sulla campagna antimalarica della Fondazione Rockefeller. Si dedicò soprattutto alla plastica decorativa legata all'architettura, settore nel quale ricevette incarichi sempre più importanti. Insegnò disegno presso la "Graduate School of Design" dell'Università di Harvard e ricevette il "certificato di eccellenza" dell'"American Institute of Graphics".

Nel 1962 insegnò presso il dipartimento d'arte della Columbia University e ottenne riconoscimenti a New York (medaglia d'argento della "Architectural League" e diploma della "Municipal Art Society"; nel 1967 medaglia d'oro e nel 1968 "Fine Arts Medal" dell'"American Institute of Architets"). L'attività di insegnamento continuò negli anni successivi ("Carpenter Center for the Visual Arts" presso l'Università di Harvard e Università di Berkeley) e fu inoltre membro dal 1972 della "American Academy and Institute of Arts and Letters" di New York, sebbene non avesse la cittadinanza americana. Fu diverse volte a Roma ospite dell'"Accademia americana". Nel 1975 divenne membro onorario della "Royal Academy of Fine Arts" dell'Aja.

Negli anni Settanta, a Cagliari conosce l'artista Maria Lai, con la quale stringe una grande amicizia, insieme realizzeranno negli anni a seguire il Lavatoio Comunale di Ulassai.

Oggi a Orani c'è un importante museo dedicato a lui, il Museo Nivola.

Scultura

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L'arte di Nivola parte dai materiali tradizionali che imparò a maneggiare nella sua terra di origine e si sviluppò a contatto con il ricco ambiente culturale newyorkese, dove erano rappresentate le maggiori correnti artistiche del momento e che fu importantissimo nella sua formazione, mentre il distacco dalla Sardegna gli permetteva di acquisire consapevolezza delle proprie radici. Di grande importanza fu anche il rapporto con Le Corbusier e la sua intelligenza analitica, purismo e rigore.

Le sue sculture si oppongono con sforzo alla forza di gravità, affermando in tal modo la propria volontà di vita. La serie delle "Madri" che richiama la scultura delle civiltà pre-nuragiche, ne riprende la forma archetipa ed essenziale e l'attenzione all'espressività della materia. La sensualità della materia si ritrova anche nei grandi rilievi, che appartengono alla cultura dell'arte informale. Un'altra importante caratteristica è la vocazione delle sue opere ad un dialogo con lo spazio circostante e ad una presentazione corale e pubblica più che privata. Da citare la serie dei "lettini" in terracotta.

Mostre principali

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Monografiche

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Monografiche postume

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Collettive

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Opere principali

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Nivola nel 1959, mentre in mezzo ai suoi concittadini lavora alla facciata della chiesa della Madonna de sa Itria di Orani
Nuoro - Piazza Satta
Nuoro - Piazza Satta
Nuoro - Piazza Satta

Scritti

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Note

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  1. ^ Dizionario biografico degli italiani, vol. 78, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2013.
  2. ^ a b c Ilisso, Nivola. Ho bussato alle porte di questa città meravigliosa, su ilisso.it. URL consultato il 6 giugno 2021.
  3. ^ Omar Onnis e Manuelle Mureddu, Illustres. Vita, morte e miracoli di quaranta personalità sarde, Sestu, Domus de Janas, 2019, ISBN 978-88-97084-90-7, OCLC 1124656644. URL consultato il 6 giugno 2021.
  4. ^ Giuliana Altea, Costantino Nivola, Nuoro, Ilisso, 2005, ISBN 88-89188-13-8, OCLC 60436870.
  5. ^ When Reviving a Forgotten Sculptor’s Reputation Is a Family Affair, su nytimes.com. URL consultato il 6 giugno 2021.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN32801759 · ISNI (EN0000 0001 1616 8877 · SBN CFIV025830 · Europeana agent/base/147046 · ULAN (EN500084110 · LCCN (ENn87849470 · GND (DE119225611 · BNF (FRcb146411394 (data)