L'allora patriarca dei melchiti, Gregorio III, durante la divina liturgia di Pentecoste (Roma 11 maggio 2008), che reca in una mano il candelabro a tre ceri (tricerio), simbolo della Trinità e della sua unione in Dio, nell'altra uno a due ceri (dicerio), simboleggiante le due nature (umana e divina) del Cristo.
Liturgicon del 1795, esposto al Museo della Storia della Religione di Leopoli. Il libro, scritto in antico slavo ecclesiastico è aperto all'inizio della Divina Liturgia di San Basilio Magno.

La divina liturgia è la liturgia eucaristica del rito bizantino. Viene usata dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa apostolica armena, nonché in tutte le Chiese cattoliche orientali. Alcuni ortodossi adottano invece il termine "santa offerta" (in siriaco: qurbono qadisho, in armeno: surb badarak) per le proprie liturgie eucaristiche. Alcune volte si applica questa denominazione anche alle liturgie del rito latino, benché sia prevalente l'uso del termine Messa.

Tipi di liturgie

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Il rito bizantino (attualmente il più diffuso tra i riti orientali) prevede tre differenti liturgie:

Si ritiene che la divina liturgia di san Giovanni Crisostomo sia una forma abbreviata di quella di san Basilio Magno. Entrambe discendono dalla più antica divina liturgia di san Giacomo di Gerusalemme, che tradizionalmente è attribuita al primo vescovo di Gerusalemme, Giacomo il Giusto. Quest'ultima viene celebrata una volta all'anno, il 31 dicembre, in occasione della festa del santo, tradizionalmente solo a Gerusalemme, ma oggigiorno anche in altri luoghi.[5]

In linea generale non è possibile attribuire con certezza la composizione delle liturgie ai tre rispettivi santi; certamente la Liturgia dei Presantificati non è stata composta direttamente da Papa Gregorio Magno.

Caratteristiche generali

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I sacerdoti di rito orientale non celebrano la divina liturgia tutti i giorni, ma solamente nelle domeniche e nelle grandi feste e sempre al mattino. In ogni chiesa vi è un unico altare e ad uno stesso altare non può essere celebrata più di una liturgia al giorno (vale la regola che gli altari debbano essere "a digiuno" dalla mezzanotte, come i sacerdoti che vi celebrano sopra); pertanto se vi sono più sacerdoti a celebrare nello stesso giorno e nella stessa chiesa, questi concelebrano. Un vescovo non celebra mai da solo, ma concelebra sempre. Nelle grandi cattedrali vi possono essere più altari e quindi più divine liturgie nello stesso giorno, ma mai più di una per ogni altare. Per quanto attiene alla lingua liturgica, la divina liturgia può essere celebrata in tutte le lingue, non esiste pertanto alcuna uniformità. La lingua più utilizzata è lo slavo antico (nel Patriarcato Russo) e si celebra sia in lingue vive, sia in lingue morte (ad esempio in Grecia viene utilizzata una forma più antica del Greco moderno, ma diversa dal greco classico). Gli orientali hanno conservato intatto il rito bizantino, senza apportare modifiche praticamente dalla sua fissazione, a partire dal IV secolo; né è ammissibile che si vada a cambiare alcunché di quanto fissato e stabilito dal rito (non esiste pertanto l'idea di riforma liturgica). Tutto quanto sopra riportato è valido sia per gli orientali in comunione con Roma sia per gli orientali ortodossi.

Struttura

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La divina liturgia segue uno schema fisso, sebbene le letture e gli inni variino secondo il calendario liturgico.

La divina liturgia consiste sempre in tre parti:

Liturgia della preparazione

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La preparazione dei doni

Questa parte della liturgia è privata, recitata solo dal sacerdote e dal diacono. Simboleggia gli anni della vita privata di Cristo.

Liturgia dei catecumeni

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Il piccolo introito

Questa è la parte pubblica della liturgia:

La lettura del Vangelo

Liturgia dei fedeli

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Il grande introito

Nella Chiesa antica solo i battezzati in stato di grazia erano ammessi a questa parte dei misteri eucaristici.

Litania di ringraziamento

Si noti che quasi tutti i testi sono cantati durante la divina liturgia, non solo gli inni ma anche le litanie, le orazioni, il credo e le letture bibliche. L'omelia è invece recitata.

Note

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  1. ^ (EN) Liturgy of St. Basil, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.
  2. ^ Testo completo in inglese e commento introduttivo
  3. ^ (EN) Esposizione dottrinale Archiviato il 2 maggio 2005 in Internet Archive.
  4. ^ (EN) Esposizione dottrinale e commento Archiviato il 18 febbraio 2018 in Internet Archive.
  5. ^ (EN) Liturgy of Jerusalem, in Catholic Encyclopedia, New York, Encyclopedia Press, 1913.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Cristiani d'Oriente:

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