Confederations Cup | |
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Sport | |
Tipo | Nazionali |
Categoria | Maschile |
Organizzatore | FIFA |
Cadenza | Quadriennale |
Apertura | Giugno |
Chiusura | Luglio |
Partecipanti | 8 |
Formula | Gironi + play-off |
Storia | |
Fondazione | 1992 |
Soppressione | 2017 |
Numero edizioni | 10 |
Ultimo vincitore | Germania |
Record vittorie | Brasile (4) |
Trofeo o riconoscimento | |
La Confederations Cup è stata una competizione calcistica per nazionali maschili organizzata dalla FIFA tra il 1992 e il 2017.[1]
Tenutasi storicamente ad intervalli variabili, nella sua forma più recente (dal 2005 al 2017) si disputò a cadenza quadriennale, nell'anno precedente al campionato mondiale, all'interno dello stesso paese che avrebbe poi organizzato la rassegna iridata; tra il 1997 e il 2003 ebbe luogo, altresì, a cadenza biennale durante gli anni dispari. Le prime due edizioni, chiamate Coppa re Fahd in onore dell'allora sovrano saudita,[2] furono ufficializzate soltanto a posteriori dalla FIFA,[3] la quale assunse formalmente l'organizzazione della competizione a partire dal 1997.[4]
Nel 2019 la Confederations Cup fu soppressa per fare spazio, nel relativo calendario, alla versione più breve, la Finalissima disputata tra la nazione vincitrice dell’Europeo e quella della Copa America.
La Confederations Cup prevedeva la partecipazione di otto nazionali, ciascuna proveniente dalle sei confederazioni del mondo;[1] alla competizione prendevano parte i campioni di ciascun continente, cui si aggiungevano la nazione di casa e i campioni del mondo in carica.[5]
La nazione ospitante coincideva con quella che avrebbe organizzato, l'anno dopo, il campionato del mondo e veniva individuata almeno cinque anni prima del torneo[1]. In seguito, veniva ammessa la squadra campione del mondo, la cui presenza era resa nota tre anni prima della competizione[1]. Nel corso dell'anno seguente (dispari) si conoscevano le rappresentanti dell'Asia (inizio anno), del Sudamerica (metà anno) e del Nord-Centro America (metà anno o più avanti)[1]. Un anno più tardi (bisestile) si qualificavano i campioni d'Oceania e d'Europa, attorno ai mesi di giugno e luglio[1]. Infine, all'inizio dell'anno in cui era previsto il torneo, si qualificava la squadra che rappresentava l'Africa: il suo nome non era pertanto noto al momento del sorteggio, che si svolgeva indicativamente sei mesi prima della Confederations Cup[1]. Tale schema ricalcava quello utilizzato per i Mondiali, di cui la manifestazione rappresentava una sorta di prova generale[1][5].
Nel caso in cui una nazionale detenesse sia il titolo mondiale che quello del proprio continente, a rappresentare la federazione era chiamata la finalista di quest'ultimo torneo[6]. Nel dicembre 2004 la FIFA, oltre a portare la cadenza della coppa da biennale a quadriennale, inserì nel regolamento una clausola che permetteva ai campioni d'Europa e del Sudamerica di rinunciare alla partecipazione[1][7]. Lo spostamento del torneo aveva creato problemi di calendario, non riuscendo a sovrapporsi ai programmi della Coppa d'Africa e della Gold Cup[5]. Pertanto, si era deciso che la rappresentante nordamericana fosse individuata da uno spareggio tra le ultime due vincitrici del torneo – da disputarsi tre anni prima dell'evento – a meno che esse non coincidessero[1]; la competizione africana era stata, invece, fissata per lo stesso anno in cui si svolgeva la Confederations Cup, nei mesi di gennaio o febbraio[5]. Occasionalmente si è fatto ricorso ad inviti per raggiungere il numero di squadre partecipanti[5].
# | Nazionale | Qualificazione | Confederazione |
---|---|---|---|
1 | Nazionale del paese ospitante | Momento dell'assegnazione della sede | - |
2 | Nazionale campione del mondo | Tre anni prima (luglio) | - |
3 | Nazionale campione d'Asia | Due anni prima (gennaio) | AFC |
4 | Nazionale campione del Sudamerica | Due anni prima (luglio) | CONMEBOL |
5 | Nazionale campione del Centro America | Due anni prima (luglio) | CONCACAF |
6 | Nazionale campione d'Oceania | Un anno prima (giugno) | OFC |
7 | Nazionale campione d'Europa | Un anno prima (luglio) | UEFA |
8 | Nazionale campione d'Africa | Cinque mesi prima (gennaio) | CAF |
L'ultimo formato, istituito a partire dall'edizione del 1997, prevedeva due gironi all'italiana da quattro squadre ciascuno[1]. Le formazioni si affrontavano in partite secche, con le prime due di ogni gruppo che accedevano alle semifinali[1]. Tale turno metteva di fronte la vincente di ciascun girone con la seconda classificata dell'altro: avevano poi luogo le finali, che assegnano il primo e terzo posto[1]. Durante la fase ad eliminazione diretta, in caso di parità al termine dei tempi regolamentari, si procedeva con i supplementari e, eventualmente, con i rigori[1].
Il sorteggio avveniva nell'autunno dell'anno bisestile nel Paese in cui si sarebbe tenuta la Confederations Cup[1][8]. La competizione si svolgeva nel mese di giugno, occupando circa due settimane[1][5].
La prima edizione si disputò nell'ottobre 1992, in Arabia Saudita: oltre ai padroni di casa (vincitori del titolo asiatico) erano presenti l'Argentina (campione sudamericana), la Costa d'Avorio e gli Stati Uniti (rispettivamente detentrici della Coppa d'Africa e della Gold Cup). Il torneo si svolse interamente ad eliminazione diretta, con semifinali e finale: i sauditi ebbero la meglio sugli americani per 3-0, mentre l'Albiceleste liquidò con un perentorio 4-0 gli Elefanti. Gli statunitensi conquistarono la terza piazza, battendo per 5-2 gli ivoriani; l'Argentina sconfisse invece (3-1) gli arabi, aggiudicandosi il trofeo. Il secondo torneo ebbe ancora luogo in terra araba, nel gennaio 1995: il lotto fu ampliato a sei contendenti, aggiungendo i campioni d'Europa della Danimarca. Le squadre furono divise in due gironi all'italiana, entrambi triangolari. La vittoria finale andò agli scandinavi, che piegarono per 2-0 l'Argentina. Tali edizioni furono organizzate in onore del re Fahd, tanto da recarne il nome[9].
Nel 1997 la FIFA assunse il patrocinio del torneo, ampliandone ad otto il numero di partecipanti e mutandone la formula. A vincere fu il Brasile, mentre nel 1999 la coppa lasciò il golfo Persico per approdare su quello messicano: gli stessi Tricolor sollevarono il trofeo, risultando la prima squadra a vincere in casa la Confederations Cup. Il 2001 vide il torneo disputarsi in Giappone e Corea del Sud, negli stadi che avrebbero poi ospitato il Mondiale[10]. Si impose la Francia, vittoriosa sui nipponici, che due anni più tardi fu la prima Nazionale a bissare il titolo. L'edizione del 2003, giocata proprio nel paese transalpino, rimase tuttavia famosa per la morte del camerunense Marc-Vivien Foé. Il calciatore fu colto da un infarto durante la semifinale tra la sua squadra e la Colombia, accasciandosi per non riprendere più conoscenza[11]. Ancora sotto shock per la tragedia, i Leoni indomabili persero la finale contro i Blues. Il fatto funesto attirò numerose critiche verso la FIFA, rea di organizzare un calendario calcistico troppo affollato. Nel 2004 la cadenza fu modificata in fissa e quadriennale; venne inoltre stabilita l'assegnazione del torneo allo stato che avrebbe ospitato il Mondiale, così da renderne la Confederations Cup una prova[5][7]. Il 2005 segnò la seconda affermazione del Brasile, che superò a stento il girone per poi battere la Germania padrona di casa e l'Argentina. Il successo dei verdeoro fu replicato sia nel 2009 che nel 2013, in entrambi i casi con un percorso netto (5 vittorie in altrettante partite)[5]. Nel 2017 si impose la Germania, che batté il Cile[12].
L'edizione del 2021 avrebbe dovuto disputarsi fra giugno e luglio in Qatar (nazione a cui era stato assegnato il campionato del mondo 2022), ma, a causa delle alte temperature estive del Paese qatariota, la FIFA decise di assegnarla ad un altro membro della confederazione asiatica[13]. Ciononostante, negli anni successivi emersero dubbi circa l'effettiva disputa del torneo[14], già peraltro apertamente criticato dalla federazione calcistica tedesca[15], ipotizzando che potesse essere sostituito da una versione allargata della Coppa del mondo per club[16]. Nel marzo del 2019 la FIFA ha ufficializzato l'allargamento a ventiquattro squadre della Coppa del mondo per club a partire dal 2021 e, contestualmente, la soppressione della FIFA Confederations Cup[17] e poi dal 2022 a causa della pandemia COVID-19 che spostò tutti i tornei continentali dal 2020 al 2021, nel 2022 viene ripristinata la vecchia “Coppa Artemio Franchi” rinominata Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA che vede sfidarsi la vincitrice dell'europeo contro la vincitrice della Copa America e questa competizione di fatto ha sostituito la FIFA Confederations Cup per nazionali; questa coppa si gioca tuttora ogni 4 anni l’anno prima del mondiale.
Anno | Paese ospitante | Finale | Finalina | ||||
---|---|---|---|---|---|---|---|
1º posto | Risultato | 2º posto | 3º posto | Risultato | 4º posto | ||
1992 | Arabia Saudita | Argentina |
3 – 1 | Arabia Saudita |
Stati Uniti |
5 – 2 | Costa d'Avorio |
1995 | Arabia Saudita | Danimarca |
2 – 0 | Argentina |
Messico |
1 – 1 (dts) 5 – 4 (dtr) |
Nigeria |
1997 | Arabia Saudita | Brasile |
6 – 0 | Australia |
Rep. Ceca |
1 – 0 | Uruguay |
1999 | Messico | Messico |
4 – 3 | Brasile |
Stati Uniti |
2 – 0 | Arabia Saudita |
2001 | Corea del Sud | Francia |
1 – 0 | Giappone |
Australia |
1 – 0 | Brasile |
2003 | Francia | Francia |
1 – 0 (dts) | Camerun |
Turchia |
2 – 1 | Colombia |
2005 | Germania | Brasile |
4 – 1 | Argentina |
Germania |
4 – 3 (dts) | Messico |
2009 | Sudafrica | Brasile |
3 – 2 | Stati Uniti |
Spagna |
3 – 2 (dts) | Sudafrica |
2013 | Brasile | Brasile |
3 – 0 | Spagna |
Italia |
2 – 2 (dts) 3 – 2 (dtr) |
Uruguay |
2017 | Russia | Germania |
1 – 0 | Cile |
Portogallo |
2 – 1 (dts) | Messico |
Segue una lista delle squadre che hanno raggiunto le prime tre posizioni in almeno un'edizione della Confederations Cup. Il Brasile, con cinque finali raggiunte, comanda la classifica delle finali giocate. A puro titolo statistico, nessuna nazionale vincitrice della Confederations Cup ha mai vinto il mondiale successivo a quell’edizione.
Squadra | 1º | 2º | 3º | Tot |
Brasile | 4 | 1 | 5 | |
Francia | 2 | 2 | ||
Argentina | 1 | 2 | 3 | |
Messico | 1 | 1 | 2 | |
Germania | 1 | 1 | 2 | |
Danimarca | 1 | 1 | ||
Stati Uniti | 1 | 2 | 3 | |
Australia | 1 | 1 | 2 | |
Spagna | 1 | 1 | 2 | |
Arabia Saudita | 1 | 1 | ||
Giappone | 1 | 1 | ||
Camerun | 1 | 1 | ||
Cile | 1 | 1 | ||
Italia | 1 | 1 | ||
Rep. Ceca | 1 | 1 | ||
Turchia | 1 | 1 | ||
Portogallo | 1 | 1 |
Nazionale | 1992 |
1995 |
1997 |
1999 |
2001 |
2003 |
2005 |
2009 |
2013 |
2017 |
Totale |
Brasile | - | - | V | 2ª | 4ª | 1T | V | V | V | - | 7 |
Messico | - | 3ª | 1T | V | 1T | - | 4ª | - | 1T | 4ª | 7 |
Giappone | - | 1T | - | - | 2ª | 1T | 1T | - | 1T | - | 5 |
Arabia Saudita | 2ª | 1T | 1T | 4ª | - | - | - | - | - | - | 4 |
Australia | - | - | 2ª | - | 3ª | - | 1T | - | - | 1T | 4 |
Nuova Zelanda | - | - | - | 1T | - | 1T | - | 1T | - | 1T | 4 |
Stati Uniti | 3ª | - | - | 3ª | - | 1T | - | 2ª | - | - | 4 |
Argentina | V | 2ª | - | - | - | - | 2ª | - | - | - | 3 |
Camerun | - | - | - | - | 1T | 2ª | - | - | - | 1T | 3 |
Germania | - | - | R | 1T | - | R | 3ª | 1T | - | V | 3 |
Francia | - | - | - | R | V | V | - | - | - | - | 2 |
Italia | - | - | - | - | R | R | - | 1T | 3ª | - | 2 |
Egitto | - | - | - | 1T | - | - | - | 1T | - | - | 2 |
Nigeria | - | 4ª | - | - | - | - | - | - | 1T | - | 2 |
Sudafrica | - | - | 1T | - | - | - | - | 4ª | - | - | 2 |
Spagna | - | - | - | - | - | - | - | 3ª | 2ª | - | 2 |
Uruguay | - | - | 4ª | - | - | - | - | - | 4ª | - | 2 |
Bolivia | - | - | - | 1T | - | - | - | - | - | - | 1 |
Canada | - | - | - | - | 1T | - | - | - | - | - | 1 |
Cile | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 2ª | 1 |
Colombia | - | - | - | - | - | 4ª | - | - | - | - | 1 |
Corea del Sud | - | - | - | - | 1T | - | - | - | - | - | 1 |
Costa d'Avorio | 4ª | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 |
Danimarca | - | V | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 |
Emirati Arabi Uniti | - | - | 1T | - | - | - | - | - | - | - | 1 |
Grecia | - | - | - | - | - | - | 1T | - | - | - | 1 |
Iraq | - | - | - | - | - | - | - | 1T | - | - | 1 |
Rep. Ceca | - | - | 3ª | - | - | - | - | - | - | - | 1 |
Russia | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1T | 1 |
Portogallo | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3ª | 1 |
Tahiti | - | - | - | - | - | - | - | - | 1T | - | 1 |
Tunisia | - | - | - | - | - | - | 1T | - | - | - | 1 |
Turchia | - | - | - | - | - | 3ª | - | - | - | - | 1 |
Esordienti
Anno | Paese ospitante | Nazionali esordienti |
---|---|---|
1992 | Arabia Saudita | Arabia Saudita, Argentina, Costa d'Avorio, Stati Uniti |
1995 | Arabia Saudita | Danimarca, Giappone, Messico, Nigeria |
1997 | Arabia Saudita | Australia, Brasile, Emirati Arabi Uniti, Rep. Ceca, Sudafrica, Uruguay |
1999 | Messico | Bolivia, Germania, Egitto, Nuova Zelanda |
2001 | Corea del Sud Giappone | Camerun, Canada, Corea del Sud, Francia |
2003 | Francia | Colombia, Turchia |
2005 | Germania | Grecia, Tunisia |
2009 | Sudafrica | Italia, Spagna, Iraq |
2013 | Brasile | Tahiti |
2017 | Russia | Cile, Portogallo, Russia |
Edizione | Giocatore | Totale reti |
---|---|---|
1992 | Bruce Murray Gabriel Batistuta |
2 |
1995 | Luis García Postigo | 3 |
1997 | Romário | 7 |
1999 | Marzouq Al-Otaibi Cuauhtémoc Blanco Ronaldinho |
6 |
2001 | Takayuki Suzuki Hwang Sun-hong Éric Carrière Shaun Murphy Patrick Vieira Robert Pirès Sylvain Wiltord |
2 |
2003 | Thierry Henry | 4 |
2005 | Adriano | 5 |
2009 | Luís Fabiano | 5 |
2013 | Fred Fernando Torres |
5 |
2017 | Leon Goretzka Lars Stindl Timo Werner |
3 |
Edizione/i | Giocatore | Totale reti |
---|---|---|
1997, 1999 1999, 2005 |
Cuauhtémoc Blanco Ronaldinho |
9 |
2009, 2013 | Fernando Torres | 8 |
2003, 2005 1997 |
Adriano Romário |
7 |
2009, 2013 1999 |
David Villa Marzouq Al-Otaibi |
6 |
1997 1997 |
Vladimír Šmicer Alex |
5 |
1992, 1995 2005 1997 2003 2005 2013 2013, 2017 |
Gabriel Batistuta Luciano Gabriel Figueroa Ronaldo Thierry Henry Michael Ballack Abel Hernández Javier Hernández |
4 |
Edizione | Pallone d'oro |
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1997 | Denílson |
1999 | Ronaldinho |
2001 | Robert Pirès |
2003 | Thierry Henry |
2005 | Adriano |
2009 | Kaká |
2013 | Neymar |
2017 | Julian Draxler |
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