Palazzo Barberini ospita l'Istituto di numismatica e la Galleria di Arte Antica

L'Istituto italiano di numismatica fu fondato a Roma nel 1912, come associazione privata, su iniziativa di un gruppo di studiosi di numismatica tra cui Secondina Lorenza Cesano dell'Università di Roma.[1][2] Inizialmente un'associazione di diritto privato, l'Istituto acquisì la personalità giuridica di diritto pubblico a seguito dell'emanazione del R.D.L. 3 febbraio 1936, n. 223.[3][1] L'istituto andò così ad affiancarsi alla Società numismatica italiana, fondata nell'Ottocento.

La sede è a Roma, al n. 13 di via Quattro Fontane, nello storico Palazzo Barberini[1]. L’Istituto è presieduto dalla prof.ssa Renata Cantilena.

Partnership e membership

[modifica | modifica wikitesto]

L'istituto è stato socio fondatore e membro di diritto del Centro Internazionale di Studi Numismatici, con sede in Napoli, la cui nascita, nel 1965, fu il frutto di un'iniziativa comune con la Commission Internationale de Numismatique e con il Museo civico Gaetano Filangieri della città partenopea[1].

L'istituto inoltre collabora e partecipa, anche in qualità di membro, a numerose istituzioni scientifiche internazionali come la già citata Commission Internationale de Numismatique, l'Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell'Arte di Roma, l'American Numismatic Society di New York[1][3].

Organi e presidenza

[modifica | modifica wikitesto]

L'organo di amministrazione è il Consiglio direttivo, composto "dai presidenti dei quattro Istituti storici nazionali, dal presidente dell'Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell'Arte, e da due esperti nominati con decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali"[1]. Il Consiglio, al 2011, è presieduto da Sara Sorda, che è succeduta ad Attilio Stazio, morto nel 2010. Di esso fanno parte, come membri, Andrea Giardina, Adriano La Regina, Luigi Lotti, Massimo Miglio, Nicola Parise, Sara Sorda e Romano Ugolini[4].

Tra i suoi membri passati ha annoverato, come vicepresidente, la singolare figura di Edoardo Martinori.

Dalla costituzione in Istituto i presidenti sono stati i seguenti[4]:

Pubblicazioni e risorse librarie e multimediali

[modifica | modifica wikitesto]

Convegni

[modifica | modifica wikitesto]

Nell'ambito dei suoi fini istituzionali l'istituto ha organizzato i seguenti convegni di studi:[7]

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b c d e f g Annuario n. 49 Archiviato il 22 novembre 2010 in Internet Archive. dell'Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia Storia e Storia dell'Arte in Roma, p. 327
  2. ^ a b c Giovanni Gorini, "Cento anni della Rivista italiana di numismatica Archiviato il 26 gennaio 2011 in Internet Archive.", in Rivista italiana di numismatica, XC, 1988.
  3. ^ a b c d Istituto Italiano di Numismatica - Sito ufficiale - Sezione storia, su istitutoitalianonumismatica.it. URL consultato il 28 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2019).
  4. ^ a b Annuario n. 49 Archiviato il 22 novembre 2010 in Internet Archive. dell'Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia Storia e Storia dell'Arte in Roma, p. 327-328
  5. ^ Istituto Italiano di Numismatica - Sito ufficiale - sezione pubblicazioni.
  6. ^ Annuario n. 49 Archiviato il 22 novembre 2010 in Internet Archive. dell'Unione Internazionale degli Istituti di Archeologia Storia e Storia dell'Arte in Roma, p. 329
  7. ^ Istituto Italiano di Numismatica - Sito ufficiale - sezione convegni Archiviato il 29 dicembre 2019 in Internet Archive..

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN139267427 · ISNI (EN0000 0001 0943 4401 · BAV 494/35904 · LCCN (ENn79135172 · GND (DE1005469-8 · BNF (FRcb121424439 (data) · J9U (ENHE987007570616105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79135172