Michele Placido nel film Divina creatura (1975)

Michele Placido (Ascoli Satriano, 19 maggio 1946) è un attore e regista italiano.

Vincitore di un Orso d'argento per il miglior attore per Ernesto e di 5 David di Donatello, a livello internazionale è noto anche per il ruolo dell'eroe antimafia Corrado Cattani, interpretato nelle prime quattro stagioni dello sceneggiato televisivo La piovra.

Biografia

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Nato ad Ascoli Satriano, in provincia di Foggia, Michele è il terzo di otto fratelli, tra i quali gli attori Gerardo Amato e Donato Placido. Il padre Beniamino è originario di Rionero in Vulture, provincia di Potenza,[1] mentre la madre Maria Iazzetti è nativa di Ascoli Satriano. Il cugino del padre, anch'egli di nome Beniamino, è stato un famoso giornalista e critico letterario.[2][3] A 18 anni, dopo gli studi superiori a Foggia si trasferì a Roma ed entrò in Polizia, partecipando come poliziotto alla battaglia di Valle Giulia. D'estrazione teatrale, frequentò l'Accademia nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico",[4] s'è imposto con notevole eclettismo nel panorama cinematografico italiano degli anni settanta, a partire da Romanzo popolare (1974) di Mario Monicelli, per passare a Marcia trionfale (1976) di Marco Bellocchio, Io sono mia (1978) di Sofia Scandurra, Ernesto (1979) di Salvatore Samperi e Letti selvaggi (1979) di Luigi Zampa.

Placido nel ruolo di Corrado Cattani, accanto a Barbara De Rossi, nella miniserie La piovra (1984)

Meno incisiva la sua attività cinematografica negli anni ottanta (Tre fratelli, 1981, di Francesco Rosi; Notte d'estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico, 1986, di Lina Wertmüller; Mery per sempre, 1989, di Marco Risi), cui fa però da contraltare lo straordinario successo televisivo come protagonista delle prime quattro stagioni de La piovra (1983, 1986, 1987, 1989). In seguito ha interpretato Quattro bravi ragazzi (1993) di Claudio Camarca, Lamerica di Gianni Amelio; Padre e figlio di Pasquale Pozzessere (entrambi del 1994); La balia (1999) di Marco Bellocchio; Liberate i pesci! (2000) di Cristina Comencini e L'odore del sangue (2004) di Mario Martone. Nel 2006 ha recitato in Arrivederci amore, ciao di Michele Soavi; Le rose del deserto di Mario Monicelli; La sconosciuta di Giuseppe Tornatore e Il caimano di Nanni Moretti. Nel 2007 ha interpretato Piano, solo di Riccardo Milani; 2061 - Un anno eccezionale di Carlo Vanzina e SoloMetro di Marco Cucurnia.

Tornato a lavorare con Soavi (Il sangue dei vinti, 2008) e Tornatore (Baarìa, 2009), è stato poi diretto da Giovanni Veronesi in Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso (2010) e Manuale d'amore 3 (2011). Nello stesso anno ha recitato anche in Amici miei - Come tutto ebbe inizio di Neri Parenti, prequel della trilogia di Amici miei. Successivamente è apparso in Razzabastarda (2012), esordio alla regia di Alessandro Gassmann, in Tulpa - Perdizioni mortali di Federico Zampaglione (2013), e nel dittico Io che amo solo te (2015) e La cena di Natale (2016) di Marco Ponti. È stato poi diretto da Davide Cavuti nei docufilm Un'avventura romantica (2016); Preghiera (2017), sui luoghi devastati dal sisma dell'Aquila del 2009, e Lectura Ovidii (2019), ispirato alle opere di Publio Ovidio Nasone. Nello stesso anno ha interpretato Odio l'estate di Massimo Venier.

Al 1990 risale il suo esordio come regista con Pummarò, cui hanno fatto seguito Le amiche del cuore (1992); Un eroe borghese (1995); Del perduto amore (1998); Un viaggio chiamato amore (2002); Ovunque sei (2004); Romanzo criminale (2005); Il grande sogno (2009); Vallanzasca - Gli angeli del male (2010); Il cecchino (2012); La scelta (2015); 7 minuti (2016) e L'ombra di Caravaggio (2022).

Nel 1998 Placido ha esordito anche nella regia teatrale con la commedia francese Un'aria di famiglia, cui è seguita nel 2005 quella del Don Giovanni di Mozart; mentre nel 2002 ha interpretato l'Otello di William Shakespeare nello spettacolo teatrale diretto da Antonio Calenda. È stato inoltre protagonista dei film per la TV Tra cielo e terra - Padre Pio (2000); Il sequestro Soffiantini (2001); L'ultimo padrino (2008), incentrato sulla vita e le vicende giudiziarie di Bernardo Provenzano, e Aldo Moro - Il presidente (2008), sul rapimento del presidente della Democrazia Cristiana da parte delle Brigate Rosse.

Nel 2008 riceve il premio Città dei Cavalieri di Malta.[5] Nel 2009 ha ricevuto il premio Federico Fellini 8½, per l'eccellenza artistica al Bif&st di Bari e il premio Culturale MuMi,[6] per la sezione “Cultura della Solidarietà” per la regia de “I Fatti di Fontamara”, spettacolo in favore delle zone colpite dal sisma dell’Aquila e nel 2011 il premio per i 40 anni di carriera dal Foggia Film Festival. A maggio 2018 riceve il premio "Note da Oscar”[7] dal "Festival Alessandro Cicognini" per la sezione “miglior regista”. Nel 2018 ha diretto il video ufficiale della canzone Non mi avete fatto niente di Ermal Meta e Fabrizio Moro ed ha ottenuto la cittadinanza onoraria del comune di Rionero in Vulture, comune di origine del padre. Dal febbraio 2021 è presidente del Teatro Comunale di Ferrara.[8]

Vita privata

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Placido e la sua seconda moglie Federica Vincenti nel 2008

Michele Placido ha cinque figli. Con Simonetta Stefanelli, sposata nel 1989 e dalla quale ha divorziato nel 1994, ha avuto nel 1976 Violante, attrice e cantante, nel 1989 Michelangelo e nel 1991 Brenno. Nel 1988 ha avuto un figlio, Inigo, dal legame con Virginie Alexandre.

Dall'attuale moglie Federica Vincenti, sposata nel 2012, ha avuto nel 2006 Gabriele.

Suo nipote Alessandro Onorato dal 2013 è consigliere comunale a Roma e dal 2021 è assessore nella Giunta di Roberto Gualtieri.[9]

Filmografia

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Attore

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Cinema

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Placido e la sua prima moglie Simonetta Stefanelli in Peccati in famiglia (1975)
Placido e Barbara Bouchet in Sabato, domenica e venerdì (1979)

Televisione

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Regista

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Produttore

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Teatro

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Doppiaggio

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Riconoscimenti

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Discografia

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Partecipazioni

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Onorificenze

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Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore Ordine al merito della Repubblica Italiana
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei ministri»
— Roma, 2 giugno 1992[12]
Grande ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— Roma, 17 ottobre 2005[13]

Note

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  1. ^ Intervista a Michele Placido, su gennarodestefano.it. URL consultato il 22 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2019).
  2. ^ Articolo su Carmine Crocco tratto dal "Corriere della Sera" del 25 giugno 2000, su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 3 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2009).
  3. ^ Intervista a Michele Placido, su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 22 aprile 2009.
  4. ^ Chi siamo, su accademiasilviodamico.it. URL consultato il 2 maggio 2023.
  5. ^ Premio Città dei Cavalieri di Malta edizione 2008 [collegamento interrotto], su vita.it.
  6. ^ [1]
  7. ^ [2]
  8. ^ Michele Placido presidente del Teatro Comunale di Ferrara - Il Resto del Carlino
  9. ^ Comunali, Placido nella squadra di Marchini
  10. ^ Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 12 aprile 2020.
  11. ^ http://www.rete8.it/cronaca/836286francavilla-al-mare-il-mumi-premia-violante-e-scamarcio/
  12. ^ Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Michele Placido
  13. ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Sig. Michele Placido

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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