Monterubbiano
comune
Monterubbiano – Stemma
Monterubbiano – Bandiera
Monterubbiano – Veduta
Monterubbiano – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Fermo
Amministrazione
SindacoMeri Marziali (lista civica) dal 21-9-2020
Territorio
Coordinate43°05′07.26″N 13°43′00.48″E
Altitudine463 m s.l.m.
Superficie32,24[1] km²
Abitanti2 001[2] (28-02-2024)
Densità62,07 ab./km²
FrazioniMontotto, Rubbianello
Comuni confinantiFermo, Lapedona, Montefiore dell'Aso (AP), Moresco, Petritoli, Ponzano di Fermo
Altre informazioni
Cod. postale63825
Prefisso0734
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT109022
Cod. catastaleF614
TargaFM
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Cl. climaticazona E, 2 181 GG[4]
Nome abitantimonterubbianesi
Patronosan Nicola da Tolentino
Giorno festivo10 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Monterubbiano
Monterubbiano
Monterubbiano – Mappa
Monterubbiano – Mappa
Posizione del comune di Monterubbiano nella provincia di Fermo
Sito istituzionale
Collegiata di Santa Maria dei Letterati.

Monterubbiano (Muntrubbià in dialetto locale) è un comune italiano di 2 001 abitanti[2] della provincia di Fermo nelle Marche.

Geografia fisica

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Monterubbiano sorge sulla vetta di una collina di 466 m s.l.m. a 8 km dal mare Adriatico e spazia le sue vedute panoramiche dal mar Adriatico ai monti Sibillini, passando per la val d'Ete ove confina con Fermo e con la valle dell'Aso, dove è situata una delle frazioni, Rubbianello. Secondo lo studio effettuato con l'utilizzo di ERA-5, un sistema di rianalisi atmosferica del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, dal 1979 al 2021 la temperatura media di Monterubbiano è aumentata di circa 2°C a causa del surriscaldamento globale.[5]

Storia[6]

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«Monterubbiano, Castello del Piceno difficile ad espugnarsi, posto su di un elevato colle vicino a Fermo, è luogo ben noto sia nel movimento commerciale, sia per l'acume dell'ingegno degli abitanti, rinomato per l'aria salubre, le acque freschissime e l'abbondanza di olio e di frumento»

La fondazione di Monterubbiano si data intorno al VI-V secolo a.C. da parte dei Piceni, anche se si presuppone che il territorio sia abitato fin dal Paleolitico. Con l'espansione di Roma in queste zone, avvenuta presumibilmente intorno al 269 a.C., la cittadina prende il titolo di "Urbs Urbana" o "Urbs Civitas". L'urbs è la città latina per antonomasia dove è presente, oltre agli edifici civici, anche il pomerium, un luogo consacrato agli dei, che la distingue dall'oppidum, che è una semplice città fortificata.[8] Con la caduta dell'Impero romano d'occidente nel V secolo d.C. per mano di Odoacre, passa sotto il regno degli Ostrogoti, e ne rimarrà sotto fino all'arrivo del Longobardi nel 570, tranne per una piccola parentesi che va dal 535 al 553 dove ci saranno i Bizantini. Dal 570 al 1198 il conglomerato è sotto il ducato di Spoleto, dentro la Marca Fermana, fondato dai Longobardi ma che ne rimarrà anche sotto questo ducato, dopo la conquista dei Franchi nel 774, in questo periodo iniziano le influenze del papato in questa regione, nominando sovrani di origine franca per amministrare il territorio.

Intorno al XII secolo, pur rimanendo nello Stato Pontificio, ottiene l'autonomia come libero comune sotto il nome di Urbiano e per un breve periodo appoggiò lo schieramento ghibellino, riconoscendo Federico II come signore del paese. Il contrasto con il comune di Fermo coprì un arco temporale di 200 anni circa: Fermo, interessato dalla posizione strategica del paese, provò a conquistarlo fin dal XII secolo, senza mai riuscirci. Persino Ladislao di Napoli, Carlo Malatesta e Lodovico Migliorati sin interessarono al paese, i quali se lo contesero dal 1400 al 1433, fino all'arrivo del capitano di ventura Francesco Sforza, che approfittò della crisi momentanea che stava colpendo Papa Eugenio IV per conquistare le città del maceratese e del fermano, tra cui Monterubbiano. Durante questo periodo il Comune divenne sempre più grande fino ad essere suddiviso in rioni o quartieri fino a raggiungere una popolazione di 5 000 cittadini solo all'interno delle mura. Con la paura di perdere il potere in queste zone il Papa nomina lo Sforza “marchese perpetuo di Fermo, vicario per cinque anni di Todi, Toscanella, Gualdo Rispampani, nonché gonfaloniere della Chiesa”, con ciò le marche del sud ritornano sotto l'influenza del Papato.

Proprio nel XV secolo nel paese, come molti altri delle Marche, si diffuse l'antisemitismo. Nel tratto conosciuto dagli abitanti locali come "Le Spiagge", anticamente sorgeva il ghetto degli ebrei, arricchito da numerose costruzioni, tra cui una sinagoga e vari collegamenti sotterranei. La situazione peggiorò nella prima metà del XVI secolo, quando il paese entrò in crisi economica a causa dell'indebitamento della popolazione ebraica. Per far fronte a questo problema, il governo cittadino fu costretto a vendere una porzione di territorio al Comune di Montefiore dell'Aso e decretare, il 6 settembre 1547, l'intenzione comunale di non cadere sotto il comportamento della minoranza ebraica, con la frase "Le ossa del Comune non verranno divorate dagli Ebrei" (in latino Ne ossa Communis devorentur ad Hebreis).

Intorno al XVII secolo avvenne l'entrata effettiva del paese sotto il dominio dello Stato Pontificio, ottenendo un periodo di quiete fino alla nascita della Repubblica Anconitana e poi della Repubblica Romana e fino al 1860 dopo che con la Battaglia di Castelfidardo le Marche andranno a far parte del nuovo Regno d'Italia.

Monumenti e luoghi d'interesse[6][9]

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Architetture religiose

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L'ex chiesa di San Francesco, oggi sede dell'auditorium

Architetture civili e militari

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Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[11]

Cultura

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Eventi

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Porta San Basso, detta Porta Vecchia, è una delle cinque porte d'accesso al paese risalenti al periodo medioevale

Cucina

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Le tagliatelle fritte sono un piatto tipico di Monterubbiano.[12][7]

Geografia antropica

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Frazioni

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Economia

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Industria

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Monterubbiano nel corso del XX secolo ha sviluppato numerose industrie. Nel territorio comunale operano la FAAM, azienda che si occupa dal 1974 di batterie, pile e accumulatori al piombo, divenuta negli anni 1990 la quinta azienda a livello nazionale ad occuparsi del settore, con espansione nei paesi dell'est Europa, la Ecocar, sottodivisione della FAAM produttrice di veicoli elettrici e il Tomaificio Romanelli Lorenzo che si occupa di tomaie per calzature sportive, lavorando per Adidas, Cofra, Imac e Simod.[6] Importante anche la presenza della sede centrale di Sigma, azienda del settore meccatronico.

Amministrazione

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Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
28 novembre 1988 18 maggio 1990 Giuseppe Monaldi Democrazia Cristiana Sindaco [15]
18 maggio 1990 24 aprile 1995 Giuseppe Nazziconi Partito Comunista Italiano
Partito Democratico della Sinistra
Sindaco [15]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Umberto Pistolesi Lista civica Sindaco [15]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Umberto Pistolesi Lista civica Sindaco [15]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Francesco Pagliarini Lista civica Sindaco [15]
8 giugno 2009 28 maggio 2014 Francesco Pagliarini Lista civica Sindaco [15]
28 maggio 2014 27 aprile 2015 Claudio Faloci Commissario prefettizio [15][16]
27 aprile 2015 1º giugno 2015 Maurizio Ianieri Commissario prefettizio [15]
1º giugno 2015 12 giugno 2020 Maria Teresa Mircoli Lista civica Sindaco [15]
13 giugno 2020 21 settembre 2020 Francesco Martino Commissario prefettizio [15][17]
22 settembre 2020 in carica Meri Marziali Lista civica Viviamo Monterubbiano Sindaco [15][18]

Fa parte della Zona Territoriale n. 11 di Fermo dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale delle Marche (in sigla Z.T. n. 11 - A.S.U.R. Marche).

Gemellaggi

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Sport

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La squadra di calcio della Monterubbianese gioca attualmente nel campionato regionale di Promozione e i colori sociali sono il rosso e il bianco. Nel calcio a 5 invece esistono due società: il Circolo Don Bosco Rubbianello e La Robbia, entrambe disputano il campionato CSI della provincia di Fermo e giocano le partite casalinghe presso il palazzetto dello sport di Montefiore dell'Aso.

Note

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  1. ^ Dati ISTAT
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2024 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Cambiamento climatico Monterubbiano, su meteoblue. URL consultato il 3 luglio 2022.
  6. ^ a b c Monterubbiano: architettura, arte, tradizioni, economia.
  7. ^ a b Ecomuseo Valle dell'Aso, Girovallando nell'ecomuseo della Valledell'Aso, Campofilone, 2018.
  8. ^ Comune di Monterubbiano, su www.halleyweb.com. URL consultato il 17 giugno 2022.
  9. ^ Comune di Monterubbiano.
  10. ^ Matteo Josè Togni, Monterubbiano, oratorio del Crocifisso, in Capriccio e Natura. Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita., catalogo di Mostra, Macerata, 2017, pag. 242.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Giovannigobbi@marchetravelling.com, Le tagliatelle fritte di Monterubbiano, su Marche travelling, 28 novembre 2022. URL consultato il 6 aprile 2024.
  13. ^ a b Via Michelin, su viamichelin.it. URL consultato il 9 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2009).
  14. ^ Dati ISTAT Censimento 2001, su dawinci.istat.it. URL consultato il 9 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2011).
  15. ^ a b c d e f g h i j k http://amministratori.interno.it/
  16. ^ Il Comune viene commissariato in seguito all'annullamento dell'elezioni. Elezioni comunali del 25 maggio 2014
  17. ^ https://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/cronaca/il-vice-prefetto-martino-commissario-a-monterubbiano-1.5228285
  18. ^ ELEZIONI COMUNALI 2020 - RISULTATI COMUNE DI MONTERUBBIANO (MARCHE), su elezioni.repubblica.it, repubblica.it, 22 settembre 2020. URL consultato il 14 ottobre 2020.

Bibliografia

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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