Fermo
comune
Fermo – Veduta
Fermo – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Fermo
Amministrazione
SindacoPaolo Calcinaro (lista civica) dal 17-6-2015 (2º mandato dal 23-9-2020)
Territorio
Coordinate43°09′37.51″N 13°43′05.16″E / 43.160419°N 13.7181°E43.160419; 13.7181 (Fermo)
Altitudine319 m s.l.m.
Superficie124,53 km²
Abitanti35 890[1] (29-2-2024)
Densità288,2 ab./km²
FrazioniVedi elenco
Comuni confinantiAltidona, Belmonte Piceno, Francavilla d'Ete, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Mogliano (MC), Monte Urano, Montegiorgio, Monterubbiano, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio, Rapagnano, Sant'Elpidio a Mare, Torre San Patrizio
Altre informazioni
Cod. postale63900
Prefisso0734
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT109006
Cod. catastaleD542
TargaFM
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 955 GG[3]
Nome abitantifermani
PatronoSanta Maria Assunta e san Sabino di Spoleto
Giorno festivo15 agosto e 16 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fermo
Fermo
Fermo – Mappa
Fermo – Mappa
Posizione del comune di Fermo nella provincia omonima
Sito istituzionale

Fermo ascolta è un comune italiano di 35 890 abitanti[1], capoluogo della provincia omonima nelle Marche. Sede arcivescovile, ha il centro che dista circa 6 chilometri dal mare Adriatico.

Geografia fisica

Vista sui Monti Sibillini

Fermo sorge sulla vetta e lungo le pendici del Colle Sàbulo (319 m s.l.m.), così denominato probabilmente perché di formazione prevalentemente arenacea (in latino sabŭlum = sabbia).

Il Colle Sàbulo è dominato dalla mole della Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta.

«situata in un colle di aere saluberrimo, di amenità singolare nel cuor del Piceno, presso al seno Adriatico, non lungi dai monti Appennini»

La città si presenta divisa in due parti: la parte storica, cresciuta attorno e sulla sommità del colle Sabulo, rimasta quasi intatta nei secoli con il suo aspetto medioevale, e una parte nuova.

«Io amo molto Fermo, ... la sorella carnale di Urbino, più bionda, più pingue e di carattere più aperto e dolce ...»

Territorio

Il territorio di Fermo è delimitato a sud dal fosso San Biagio e dal crinale che attraversa la località Madonna Bruna, e a nord dal fiume Tenna, con diverse aree oltre il fiume (per esempio Campiglione e Villa San Claudio).

Fermo ha 3 km di litorale a sud di Porto San Giorgio (località Marina Palmense) e 4 km di litorale a nord (località Lido di Fermo, Casabianca e Lido San Tommaso).

Alcune aree comunali sono exclave: Boara (0,3 km², confinante a nord con Montegiorgio, a sud con Belmonte Piceno e Grottazzolina, e a est con Magliano di Tenna) e Gabbiano (5 km², confinante a nord con Mogliano e Francavilla d'Ete, a sud con Massa Fermana e a est con Montegiorgio; sul lato di Mogliano, questa isola geografica confina con la provincia di Macerata).

Il territorio è punteggiato di abitazioni, secondo l'uso dell'economia agraria mezzadrile, che prevedeva la presenza di una famiglia colonica su ogni appezzamento di terreno anche se formato da pochi ettari.

Clima

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Fermo.

La posizione ne caratterizza la tipologia di clima temperato caldo mediterraneo.

Origini del nome

Il suo nome sembra derivare dall'aggettivo latino firmus, con il senso di “fedele” oppure “dai certi confini”. Altre ipotesi indicano una provenienza dal sabino Perwom ovvero dall'etrusco Permu, con il significato di “storto”, da porre in relazione con la pianta iniziale della città[6].

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Fermo.

Centro cittadino

Scavi archeologici condotti a Fermo, in due distinte aree (contrada Mossa e contrada Misericordia), hanno restituito materiale funerario risalente sino ai secoli IX-VIII a.C., appartenente alla tipologia proto-etrusca, tanto che gli studiosi hanno definito l'area di Fermo un'isola culturale villanoviana[7]. Colonia romana nel 264 a.C., Firmum Picenum in latino[8] partecipa a varie campagne di guerra, e i suoi abitanti nel 90 a.C. ottengono la cittadinanza romana. Annessa al regno longobardo, e poi al regno dei Franchi. Divenne il centro e il capoluogo della Marca fermana, un'ampia area che si estendeva dal Musone a oltre Vasto (Chieti) e dagli Appennini al mare.

«...come un tempo veniva chiamato Fermo Piceno, così in altri tempi la Marca fu detta Fermana, essendo Fermo la prima Città che in questa provincia esistesse»

Libero comune alla fine del XII secolo, conobbe successivamente l'avvicendamento di diverse signorie. Nel periodo napoleonico fu capoluogo del Dipartimento del Tronto (uno dei tre dipartimenti in cui erano divise le Marche) e in cui erano comprese anche Ascoli e inizialmente anche Camerino. Gli altri dipartimenti erano quelli del Metauro con capoluogo Ancona e del Musone con capoluogo Macerata.

Nel 2004, con la legge 147, è stata istituita la provincia di Fermo, non ereditata dal Regno d'Italia nel 1860, quando il decreto Minghetti, mai convertito in legge,[senza fonte] unì il territorio della preesistente delegazione pontificia a quello della delegazione di Ascoli, in un'unica provincia con capoluogo Ascoli Piceno.

Il territorio circostante, corrispondente più o meno alla Provincia di Fermo, è chiamato "Il Fermano"

Simboli

Gonfalone civico
Gonfalone civico

«Inquartato: nel primo e nel quarto di rosso, alla croce pomata d'argento; nel secondo e nel terzo d'oro, all'aquila di nero, coronata dello stesso; il tutto timbrato da un elmo di famiglia nobile con svolazzi d'oro sormontato da un braccio attraversante in palo uscente da una corona di marchese, vestito di bianco e tenente con la mano un globo rosso. Sotto lo scudo, il motto nella lista bifida d'oro a lettere maiuscole rosse: "FIRMVM FIRMA ROMANORVM COLONIA".»

Lo stemma di Fermo è uno scudo, diviso in quattro parti: due di esse contengono un'aquila, due una croce.

Il motto della città è Firmum firmae fidei romanorum colonia (tradotto dal latino, significa Fermo, colonia romana di ferma fede)[9]. Romanorum Colonia (Colonia dei Romani in latino)[10]; è un onore guadagnato dalla città grazie alla fedeltà assicurata ai Romani nella prima e nella seconda guerra punica. Dal 1336 la città di Fermo era talmente potente che correva il detto: Quando Fermo vuol fermare, tutta la Marca fa tremare.[11]

Cavalcata dell'Assunta

Ricorrenze

La ricorrenza di maggior rilievo di Fermo è la festività di Maria Assunta, celebrata il 15 agosto. In tale periodo si svolge il Palio.

Il Palio dell'Assunta

Lo stesso argomento in dettaglio: Palio dell'Assunta (Fermo).

A partire dal 1982 si corre, ogni 15 agosto, la Cavalcata dell'Assunta in edizione moderna.

Monumenti e luoghi di interesse

Architetture religiose

Cattedrale

Duomo di Fermo

Chiese nel centro storico di Fermo

Facciata del Monte di Pietà, con il portale di Marino di Marco Cedrino.
Interno della chiesa di Sant'Agostino

Altre chiese nella città di Fermo

Altre chiese nel territorio di Fermo

Fontane storiche

Diverse sono le fontane storiche presenti a Fermo:

Parchi

Un'area verde è collocata presso il Girfalco o Girone, nel punto più alto del colle Sabulo, ove sono presenti il Duomo, la Villa Vinci (dal XVI secolo al 1820 convento dei Cappuccini) e il Parco della Rimembranza (dedicato ai caduti della Grande guerra), con diversi punti panoramici. Un altro parco pubblico si trova all'interno di Villa Vitali, struttura di proprietà comunale in viale Trento. Di più recente istituzione un'ampia area attrezzata, denominata Parco della Mentuccia.

Architetture civili

Piazza del Popolo, vista dalla loggia del Palazzo dell'Università

Cisterne romane

Lo stesso argomento in dettaglio: Cisterne romane di Fermo.

Le cisterne romane sono un'opera edilizia ipogea di età augustea, della superficie di circa 2 000 metri quadrati divise in trenta camere poste su tre file parallele, realizzate allo scopo di accumulare acqua. Lo stato di conservazione è ottimo e sono visitabili.

Piazza del Popolo

Lo stesso argomento in dettaglio: Piazza del Popolo (Fermo).

La piazza del Popolo, racchiusa tra due ampie file di logge, è il salotto della città. Sulla piazza si affaccia il Palazzo dei Priori, sede di rappresentanza del Comune e della pinacoteca comunale. Al suo interno si trova la Sala del mappamondo.

Teatro dell'Aquila

Lo stesso argomento in dettaglio: Teatro dell'Aquila.

Interno del Teatro dell'Aquila

Il Teatro dell'Aquila, con una capienza di circa 1 000 posti[40], 124 palchi in cinque ordini e circa 350 metri quadrati di palcoscenico, si colloca tra i più imponenti teatri del Settecento delle Marche e dell'Italia centrale.

Architetture militari

Il centro storico di Fermo è delimitato da una cinta muraria quattrocentesca, di epoca sforzesca, in parte ancora visibile, munita di torri rompitratta e porte di accesso; le porte della cinta storica dedicate a Sant'Antonio, Santa Caterina e San Giuliano sono ancora presenti, mentre gli ingressi alla città corrispondenti a Porta San Francesco (detta anche "Porta marina") e Porta San Marco sono state eliminate nell'Ottocento a seguito dell'intervento urbanistico di Giovanni Battista Carducci che ha realizzato la nuova Porta San Francesco a pochi metri di distanza dalla vecchia e Porta Santa Lucia.

Il castello di Fermo, invece, è stato abbattuto alla fine del Quattrocento dalla furia popolare che lo vedeva strumento di potere degli Sforza, poi cacciati dalla città. Il castello sorgeva sulla cima del Colla Sabulo, ove c'è la spianata del Girfalco, che ospita un parco pubblico accanto alla Cattedrale.

Statue

La statua più significativa è quella in onore di Sisto V, vescovo di Fermo, sulla loggia centrale del palazzo dei Priori, opera di Accursio Baldi. Altre statue sono dedicate ad Annibal Caro (nel cortile del Teatro dell'Aquila) e a Giacomo Leopardi (nella via omonima), entrambe donate dal benefattore conte Lorenzo Maggiori. All'inizio della strada che conduce in Piazza del Popolo è stato eretto un monumento dedicato al Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Sepolcri monumentali

Punti panoramici

Dal Girfalco o Girone, il punto più in alto della collina, si apre una ampia vista di 180° verso il litorale, a nord verso Macerata e a sud verso Monterubbiano. In particolari condizioni di visibilità si possono scorgere i rilievi della Croazia. Altri straordinari panorami si godono da Torre di Palme, frazione di Fermo, a sud della città e a picco sul mare.

Sottosuolo

Nel sottosuolo di Fermo è presente una vasta rete di cunicoli, pozzi e cisterne, alcuni dei quali di epoca romana e medioevale, con funzione di opera di protezione del suolo mediante drenaggio/captazione delle acque[41].

Siti archeologici

Nella periferia di Fermo sono state individuate e parzialmente scavate tre grandi necropoli: in contrada Mossa verso est, in contrada Misericordia e Solfonara verso ovest. L'epoca di riferimento più significativa di queste necropoli è quella proto-villanoviana (dal IX al VII secolo a.C.). Le aree sono state ricoperte, ed i reperti sono in gran parte esposti al Museo archeologico nazionale di Ancona[7] ed in parte nella sezione archeologica "Dai Villanoviani ai Piceni", in deposito presso il Palazzo dei Priori.

Aree naturali

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[42]

Etnie e minoranze straniere

Al 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti erano 3 818.[43] Le maggiori nazionalità erano le seguenti:

Lingue e dialetti

Il dialetto fermano appartiene nettamente all'area centrale delle Marche, comprendente la fascia trasversale dai monti al mare Camerino-Macerata-Fermo, ed è individuato sotto la denominazione di dialetto maceratese-fermano-camerte con un'area di riferimento di circa 500 000 persone.

Religione

Lo stesso argomento in dettaglio: Arcidiocesi di Fermo.

Fermo, insieme a Pesaro e Ancona, è una delle tre sedi metropolitane della Chiesa cattolica nelle Marche (45 in tutta Italia). Dal 1585 al 1907, sia pure con qualche eccezione (per esempio Giannotto Gualterio nel Seicento e Alessandro Borgia nel Settecento), l'arcivescovo di Fermo era nel contempo cardinale.

L'Istituto Teologico Marchigiano, aggregato alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense, ha sede centrale ad Ancona e sede distaccata a Fermo[44]; conferisce:

A Fermo vengono pubblicati:

Fermo, inoltre, ha un suo seminario.

Musica

Pueri Cantores della Cattedrale di Fermo

Bababoom Festival a Marina Palmense - Fermo[47]

Istituzioni, enti e associazioni

Sede provinciale C.O.N.I (Comitato Olimpico Nazionale Italiano)

Sede della Sezione diagnostica dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche

Associazione Culturale Bababoom[47]

Strutture ospedaliere e di assistenza

Sono presenti le seguenti strutture:

Dall'unità d'Italia al 1978 Fermo ospitò l'ospedale psichiatrico provinciale. Fino agli anni settanta a Fermo hanno avuto sede un orfanotrofio e un brefotrofio (intitolati a Matteo Mattei), originati da opere pie, e che negli ultimi anni sono stati gestiti dalle amministrazioni provinciali di Ascoli e Macerata assieme.

Cultura

(LA)

«Firmana Civitas, antiquitate, nobilitate ac literarum armorum rerumque gestarum gloria, celebris atque insignis, a qua et universam Piceni regionem, Marchiam Firmanam denominatam fuisse legitur»

(IT)

«La Città di Fermo, celebre e insigne per antichità, per nobiltà, per gloria delle lettere, delle armi, dei fatti, delle gesta, dalla quale anche l'intera Regione Picena si scelse che fosse denominata Marca Fermana...»

Vista della città di Fermo

Istruzione

La città di Fermo è stata sede di studi superiori, sin dall'istituzione dell'Università a opera di Lotario I (825) con il capitolare emanato nel palazzo Reale di Corteolona[50], frequentata da studenti provenienti da tutta l'Italia, in particolare dall'area centrale, ma anche dal vicino Abruzzo, nonché da nuclei di studenti dell'Illiria e dalla Germania. A Fermo furono presenti anche strutture per l'accoglienza degli studenti: il Collegio di Propaganda Fide (Collegio illirico, poi Chiesa dei Padri oratoriani, poi diventato Palazzo del tribunale); il Collegio della Sapienza Marziale (l'area del collegio è occupata dal nuovo edificio della scuola elementare Sapienza); il Collegio Fontevecchia (ex convento dei domenicani).

L'Università nella storia

Il 25 maggio dell'anno 825 l'imperatore Lotario I promulga il capitolare di Corteolona[51][52] che costituì le scuole imperiali, oltre a Pavia capitale del Regno d'Italia, anche Fermo ebbe la scuola pubblica di diritto, di retorica e arti liberali, scegliendo la città tra le sole nove in Italia destinate a diventare centro di studi ed ereditando la tradizione della scuola di diritto, fondata dall'imperatore romano Teodosio I; dalla sede di Fermo dipendevano tutti gli studenti del Ducato di Spoleto, ducato vastissimo che comprendeva Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo spingendosi fino al ducato di Benevento.[53].

Nel 1398 il papa Bonifacio IX promosse la Schola a Studium Generale, cioè a Università. Nel 1585 il papa Sisto V ampliò e potenziò l'Università fermana[54]; essa opererà fino al 1826 quando, mancando alla città le risorse sufficienti per mantenerla, venne chiusa con decreto della Congregazione degli Studi.

Essa ebbe docenti illustri, ma soprattutto dottori fermani; il suo bacino di utenza copriva un'ampia area circostante, e non mancarono scolari originari di località ben distanti, come quelli austriaci di Graz.

L'Università si avvalse della concessione di Sisto V per poter nominare con subcollazione conti palatini e cavalieri della Militia Aurata.

Biblioteche e archivi

Biblioteca civica Romolo Spezioli

Lo stesso argomento in dettaglio: Biblioteca Spezioli.

Il patrimonio della biblioteca consta di:

La qualità e la quantità del patrimonio librario pongono questa struttura tra le prime venti biblioteche civiche italiane.

Biblioteca del seminario arcivescovile

Ricca di 45 000 volumi.[55]

Altre biblioteche

A Fermo è operante, inoltre, il BUC - Biblioteca Università Conservatorio - Machinery, struttura polivalente per chi frequenta le istituzioni culturali della città, con indirizzo essenziale di emeroteca nonché punto di prelievo per la biblioteca Spezioli e di richiesta per il prestito interbibliotecario.

Archivio di Stato

Fermo è sede dell'Archivio di Stato di Fermo.

Archivi diocesani

L'archivio storico dell'arcidiocesi conserva i documenti di gran parte delle parrocchie in cui era divisa la città. La direzione dell'archivio cura la pubblicazione semestrale della rivista specialistica Quaderni dell'Archivio Storico Arcivescovile di Fermo.

Scuole

Università

Fermo è stata sede fino al 2013 della Facoltà di Beni culturali, facente parte dell'Università degli Studi di Macerata (questo, come aveva riportato la stessa università, era un "segno di riconoscimento per l'importanza storica della città, fra i comuni più grandi e ricchi delle Marche, sede universitaria fino al 1800 e, dal 2009, capoluogo di provincia"[57]).

A Fermo hanno sede i seguenti corsi di laurea che compongono l'offerta formativa dell'Università Politecnica delle Marche:

I corsi di ingegneria e medicina hanno sede presso l'edificio comunale di via Brunforte, la ex Casa della Missione, realizzata nel Settecento per ospitarvi i missionari della Congregazione della Missione.

Fermo è sede del Conservatorio statale di musica "G. B. Pergolesi", con 39 corsi di studio.

Musei

Oltre ai musei, a Fermo sono visitabili le seguenti strutture:

Pinacoteca civica

La Pinacoteca civica, allestita presso il Palazzo dei Priori, conserva opere di Rubens, Giovanni Lanfranco e Jacobello del Fiore; all'interno della stessa struttura è ospitata la sezione archeologica "Dai Villanoviani ai Piceni".

Gli interni del Palazzo dei Priori comprendono la Sala dei ritratti, la Sala consiliare decorata da Pio Panfili nel 1762, le sale di rappresentanza del Comune e Sala del mappamondo, la parte più antica della biblioteca.

Museo diocesano

Il Museo diocesano, dal 2004 situato accanto al Duomo di Fermo, raccoglie testimonianze artistiche provenienti dell'arcidiocesi di Fermo.

Musei scientifici di Villa Vitali

Media

Radio TV

A Fermo è operante ininterrottamente dal 2 luglio 1976 l'emittente radiofonica Radio Fermo Uno, di natura commerciale e di ispirazione cattolica con palinsesto generalista, gestita dalla Cooperativa sociale "Romolo Murri". Pochi giorni prima (maggio 1976) alcuni volontari fondando Radio Città Campagna, emittente di natura informativa e di ispirazione politica (comunista), che ha cessato l'attività l'8 giugno 1984 dopo essere arrivata ad avere un pool di oltre duecento collaboratori, avere contribuito ad organizzare a Fermo concerti di Guccini, Bertoli, Finardi e aver attivato a Fermo nel 1982 uno dei primi terminali dell'agenzia ADN Kronos. Nel 1983 nasce Radio Orizzonte, di natura commerciale e generalista, di ispirazione politica di centrosinistra; cessa le trasmissioni pochi anni dopo. Verso la metà degli anni '80 gli agenti commerciali Stefano e Fabio Castori trasferiscono a Fermo Radio Onda, nata qualche anno prima nella vicina Monterubbiano, che cessa le trasmissioni alcuni anni più tardi. I medesimi gestiscono la web radio Radio Italian Cup. Da citare anche l'esperienza artigianale di Radio Idea, gestita da alcuni ragazzi nel doposcuola per breve tempo nella metà degli anni '80. Fermo TV è l'emittente tv con sede in città che trasmette dal 2012 con diffusione regionale nelle Marche sul canale 75 DTT, dal 2021 si espande in Umbria con il doppio marchio Centro Italia Tv, sempre gestita da Media Promo Agency.

Stampa

A Fermo ci sono redazioni locali con proprie edizioni per i quotidiani Il Resto del Carlino (aperta dal 1998) e Corriere Adriatico (aperta dal 1983). Pagina di cronaca locale nella edizione locale del quotidiano Il Messaggero di Roma che ha avuto in città una redazione dal 1970 al 1981. Negli anni '70 fino ai primi anni '80 aveva in città un piccolo ufficio di corrispondenza anche l'altro quotidiano romano Il Tempo. Sono state aperte anche le redazioni della Gazzetta del Fermano (circuito delle Gazzette di Longarini) dal 1989 al 1993, del Corriere del Fermano (appartenente al Corriere dell'Umbria) dal 1998 al 2000 e de La Nuova Fermo (appartenente ad un circuito di giornali locali del Gruppo editoriale L'Espresso) per pochi mesi tra il 1998 e il 1999. A Fermo si pubblica il periodico mensile di attualità locale Corriere News, la pubblicazione annuale Guida per l'informazione sociale e vi è la sede e la redazione della pubblicazione di informazione musicale Music Club. L'8 maggio 1892 esce il primo numero de La Voce delle Marche, periodico di informazione e cultura della Diocesi di Fermo.

Geografia antropica

Nuclei abitati

Camera, Cantagallo, Casabianca, Cartiera di Tenna, Concerie, Contrada Boara, Ete Palazzina, Faleriense, Gabbiano, Girola, Madonnetta d'Ete, Marina Palmense, Moie, Molini Tenna, Montesecco, Montone, Parete, Pompeiana, Ponte Ete Vivo, Sacri Cuori, Salette, Salvano, San Biagio, San Girolamo, San Lorenzo, San Marco, San Michele, Lido San Tommaso, Villa San Claudio

Urbanistica

Il capoluogo si sviluppa quasi interamente su un'area collinare, caratterizzata da un piccolo spazio superiore pianeggiante corrispondente all'arce romano. Il centro storico, cinto da mura quattrocentesche, è rimasto identico a quello del Settecento, con alcuni non significativi rifacimenti di singoli strutture; unico intervento urbanistico degno di nota è quello compiuto nella seconda metà dell'Ottocento dall'architetto fermano Giovanni Battista Carducci, consistente nella realizzazione di un tratto di strada di facile accesso per la piazza: via Roma, con la tipica prospettiva sull'edificio ornamentale detto Torretta, e la cosiddetta Strada nuova, sono il risultato di complicate operazioni di esproprio e di incisivi interventi sul tessuto urbanistico dell'area orientale e meridionale della città.

La parte nuova della città si è sviluppata lungo le direttrici delle numerose colline che si dipartono dal centro, in alcuni grandi quartieri fuori dal centro (Viale Trento, Santa Caterina, Cappuccini, Tirassegno, Santa Petronilla) ed esterni (Campiglione), e ha conosciuto una forte crescita demografica, soprattutto nei suoi quartieri marittimi (Lido San Tommaso, in misura minore Marina Palmense), potenziati dalle amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute negli anni novanta.

Suddivisioni storiche

Le contrade storiche in cui è diviso il capoluogo sono:

A tali contrade sono da aggiungere le frazioni storiche di:

Nella suddivisione dell'edizione moderna della Cavalcata dell'Assunta sono state inserite le contrade di Campiglione e Molini-Girola.

Frazioni

Quartieri

Economia

L'area intorno a Fermo è attiva economicamente in due distretti industriali manifatturieri:

Agricoltura

L'agricoltura è stata la principale fonte di reddito sino agli anni sessanta del Novecento. Molto diffusa la produzione di salumi derivati dalla lavorazione di carne di maiale con la presenza sul territorio di alcuni salumifici.

Industria

Fermo si trova all'interno di un distretto industriale dedicato alla produzione di calzature.

Artigianato

Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come l'arte del merletto rinomata in tutta Italia, oltreché la lavorazione del rame, finalizzata alla realizzazione di una vasta gamma di prodotti, che spazia dal vasellame alle anfore.[60]

Turismo

La vocazione turistica del territorio è stata indirizzata, oltre che sulla ricettività alberghiera, sul campeggio. Nelle aree del territorio di Fermo a sud (Marina Palmense) ed a nord (Lido di Fermo) insiste la maggiore concentrazione, per estensione, di camping di tutte le Marche meridionali. Sulla costa esiste un tratto di pista ciclabile facente parte della realizzanda Ciclovia Adriatica che, una volta completata, andrà a collegare tutte le località della costa adriatica.

Infrastrutture e trasporti

La città è collegata all'autostrada A14 attraverso il casello di Fermo-Porto San Giorgio (prossimità di Santa Maria a Mare) e verso nord con quello di Porto Sant'Elpidio.

Strade

Fermo si trova sul percorso della ex Strada statale 210 ora Strada provinciale 239 Fermana-Faleriense, che da Porto San Giorgio raggiunge gli Appennini ad Amandola.

Il territorio comunale è attraversato dalla Strada statale 16 Adriatica, a nord e sud di Porto San Giorgio, in corrispondenza delle località Marina Palmense a sud, e di Lido di Fermo, Casabianca e Lido San Tommaso a nord.

Un tratto della Dorsale Marche-Abruzzo-Molise, è detta anche Mezzina e collega l'interno della provincia di Ancona fino a quello di Ascoli Piceno, passando per la città di Fermo.

Ferrovie

A Porto San Giorgio è presente una stazione ferroviaria denominata Porto San Giorgio-Fermo, posta sulla ferrovia Adriatica.

Sino al 1956 Fermo era servita dalla ferrovia Porto San Giorgio-Amandola, a scartamento ridotto, costruita dalla FAA (Ferrovie Adriatico-Appennino, odierna Sangritana) inaugurata nel 1908 con trazione a vapore, elettrificata nel 1928, cessata per obsolescenza nel 1956 e Fermo aveva la sua stazione ferroviaria. È stata sostituita da filovia nel solo tratto Fermo-Porto S. Giorgio fino al 1977, e da autoservizio nei restanti percorsi.

Mobilità urbana

Sono disponibili linee di trasporto urbano da e per Porto San Giorgio (ogni 20 minuti nelle ore diurne); extraurbano con i centri costieri e interni, Macerata e Ascoli. Collegamenti dedicati al pendolarismo giornaliero degli studenti che, provenendo dai paesi, frequentano gli istituti superiori.

In passato Fermo era collegata a Porto San Giorgio da una linea filoviaria.

Amministrazione

Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Fermo.

Gemellaggi

Fermo è gemellata[61] con:

Altre informazioni amministrative

È comune capofila e sede dell'Area Vasta 4 di Fermo dell'Azienda sanitaria unica regionale delle Marche. Il 15 giugno 1986 i cittadini di Fermo e quelli di Porto San Giorgio vennero chiamati ad esprimere il loro Si o No al referendum consultivo per l'unificazione di Fermo e Porto San Giorgio, proposto dal fermano Abramo Mori. I cittadini fermani si espressero per il Si il 70,61% degli elettori, mentre a Porto San Giorgio il 92% si espresse per il No. Prevalsero in totale i No per 871 voti.

Sport

Calcio

La Fermana, dopo la mancata iscrizione nel 2006 nel campionato di Serie C2, è ripartita dal campionato di Prima Categoria e, dopo tre stagioni, è salita al campionato di Eccellenza dopo essere stata prima in Promozione. Si è successivamente fusa con il Montegranaro e ha formato la squadra dell'F.C. Fermana, che ha vinto il campionato Serie D, conquistando la promozione in Lega Pro. Altre squadre sono la Futura 96 (squadra calcistica della frazione di Capodarco) che gioca nel campionato di Promozione, la Palmense, che gioca in Promozione, Santa Caterina, Fermo (Seconda Categoria), Firmum Azzurra, Tirassegno e Molini (Terza Categoria), quest'ultima squadra della frazione Molini di Tenna. Inoltre, la squadra di calcio del Monturano Campiglione Calcio, che gioca in Promozione, rappresenta sia la frazione Campiglione che il vicino paese di Monte Urano.

Calcio a 5

Pallavolo

Atletica leggera

Basket - Ginnastica

Rugby

Pallanuoto

Paracadutismo

Impianti sportivi

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 6 maggio 2024. URL consultato il 6 maggio 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b riportata in AA.VV., La Chiesa metropolitana di Fermo, Fermo, 2003, 28-31
  5. ^ lettera di Paolo Volponi del 1976 allegata a una pubblicazione fuori commercio di 14 disegni su Fermo di Giuseppe Pende, riprodotta integralmente in Corriere News (periodico edito a Fermo), n. 16/2004, 13 agosto 2004, pag. 21
  6. ^ Persi-Mangani, p. 115.
  7. ^ a b sala 13 del Museo Archeologico Nazionale delle Marche dedicata a "Fermo isola culturale villanoviana" Archiviato il 4 gennaio 2018 in Internet Archive.; cfr. anche Civiltà villanoviana
  8. ^ AA.VV. (a cura di L. Polverini), Firmum Picenum, Pisa, 1987
  9. ^ Giuseppe Fumagalli, L'ape latina, Hoepli, p. 92, ISBN 978-88-203-0033-3.
  10. ^ Adele Anna Amadio e Stefano Papetti (a cura di), Adolfo de Carolis - Il salone delle feste del Palazzo del Governo di Ascoli Piceno, Ascoli Piceno, Fast Edit, dicembre 2001.
  11. ^ Pasquali Annalinda, Il Fermano. Firmitas romana e storie di mori, in Persi-Mangani, p. 93.
  12. ^ B74, Cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo, su Marche travelling, 22 novembre 2022. URL consultato il 19 maggio 2024.
  13. ^ Carlo Tomassini, FERMO: Cripta della cattedrale. Studio di Liberati Germano | Storia e Luoghi della Marca Fermana, su luoghifermani.it. URL consultato il 19 maggio 2024.
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