Camerino
comune
Camerino – Stemma
Camerino – Bandiera
Camerino – Veduta
Camerino – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Marche
Provincia Macerata
Amministrazione
SindacoRoberto Lucarelli (lista civica Camerino insieme) dal 13-6-2022
Territorio
Coordinate43°07′54.55″N 13°03′49.79″E
Altitudine661 m s.l.m.
Superficie129,88 km²
Abitanti6 049[1] (31-10-2023)
Densità46,57 ab./km²
FrazioniVedi sezione
Comuni confinantiCaldarola, Castelraimondo, Fiastra, Muccia, Pioraco, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Valfornace
Altre informazioni
Cod. postale62032
Prefisso0737
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT043007
Cod. catastaleB474
TargaMC
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 481 GG[3]
Nome abitanticamerti
Patronosan Venanzio, sant'Ansovino
Giorno festivo18 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Camerino
Camerino
Camerino – Mappa
Camerino – Mappa
Posizione del comune di Camerino nella provincia di Macerata
Sito istituzionale

Camerino è un comune italiano di 6 049 abitanti[1] della provincia di Macerata nelle Marche.

È noto soprattutto per la presenza dell'Università fondata in età medievale.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Territorio

[modifica | modifica wikitesto]
La campagna di Camerino

La cittadina di Camerino è situata tra le valli del Chienti e del Potenza, in una suggestiva posizione su di un colle al centro della zona montana della provincia di Macerata, chiusa a sud dal massiccio dei Monti Sibillini e a nord dal Monte San Vicino. Il territorio è caratterizzato per la maggior parte da un paesaggio collinare, con una gradevole alternanza di campi coltivati, piccoli boschi e querce secolari.

Clima

[modifica | modifica wikitesto]

Camerino, data l'altitudine (661 m s.l.m.) e la posizione, risente di un clima continentale umido, tipicamente sub-appenninico. Le precipitazioni annue ammontano a 1042 mm, con massimi tra l'autunno e la primavera. La sua esposizione a est-nord-est, solo parzialmente limitata dalle montagne che la separano dalla costa, fa sì che d'inverno venga interessata da nevicate frequenti e spesso molto abbondanti. Le estati sono calde, ma mitigate nei valori minimi e raramente afose. Molti i temporali pomeridiano-serali. La temperatura media di gennaio si aggira sui +2 °C e quella di luglio sui +22 °C.

Urbanistica

[modifica | modifica wikitesto]

«... la si vede quasi con meraviglia, uscendo dai monti, sul cucuzzolo di un colle, eminente, isolato. Un forestiere che salisse tra la nebbia se la troverebbe davanti come un'apparizione... Il suo profilo lontano esprime un destino di signoria.»

La vecchia città, il centro storico accresciuto nei borghi, vive di toni sommessi e caldi; la pietra si alterna al cotto all'intonaco rosato, ocra, arancio. La compattezza, il colore, la grana dell'arenaria variano: da Serrapetrona proveniva pietra rosa; da Morro pietra rossastra; da Massaprofoglio, Valcimarra, Campolarzo pietra biancastra; da San Luca, Mergano, Valeano, Paganico pietra calcarea argillosa. L'uso frequente dei laterizi risolve in gioco di equilibrio arenaria-mattone tutta l'edilizia camerte. Gli agenti atmosferici scavano in continuazione. Pertanto l'intonaco si impone come salvaguardia e decorazione; spessissimo gli edifici presentano portali, zoccolo, capitelli, cornici di porte del morto, mascheroni o solo brani intatti di muro.

Così la città conserva toni medi che fondono in ogni stagione con equilibri diversi all'ambiente che la circonda. Architettura e natura prendono vita e fisionomia. Camerino trae dalla stretta interdipendenza tra la compattezza muraria tipico del suo nucleo urbano e l'aspra collina il senso di compiutezza tipico delle creature nate per un luogo, cresciute nell'attività e nella cultura plurisecolare di abitanti attenti e misurati, radicati nella propria città vogliosi di difendere a sé i propri valori. Il volto di Camerino ha il sapore delle cose amorosamente vissute. A nord congiunge la città allo spalto e al declivio collinare una fascia di pini; nella circonvallazione di levante è stato disarmonizzato il rapporto natura-architettura, prima vissuto nelle piante dell'orto botanico, con un lungo filone di alte abitazioni moderne.

A chi viene da Muccia, alta sulla rupe, la città si stringe a castello; a chi la segue a ovest e nord la linea curva si spezza, si allunga, sempre più placidamente avvinghiando i movimenti lenti della collina. Compatte le mura castellane nascono dal profondo; le abitazioni aprono poche file di finestre, rettangoli eguali d'ombra sul rosa del mattone, contro il verde dei pini e l'azzurro del cielo. Fino al monumento a Vitalini e a San Venanzetto ove le mura del castello si attenuano e nascono i borghi.

A chi viene da San Luca, l'antica cinta, dalla Rocca Borgesca a San Venanzetto, appena deturpata da poche costruzioni interne eterogenee, si allunga nella luce smorzata fino a San Venanzio. I borghi si fanno veramente città a chi viene da Torre di Beregna, adagiati a conca, dall'alto vertice del duomo a Coldibove, dalle Mosse fino all'orto botanico.

La cinta muraria abbracciò i borghi nel 1384: la via esterna per le Mosse, ripresa dall'ex ferrovia del tram, corre sui resti delle recinzioni; la porta Sancti Framus, ora chiamata arco di Vannucci, ne testimonia la potenza. Ma a chi viene da lontano appaiono solo le costruzioni rosa alte nel vertice e le case basse quasi cineree della conca.

Storia

[modifica | modifica wikitesto]

Simboli

[modifica | modifica wikitesto]
Gonfalone civico

Lo stemma della Città di Camerino è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 28 luglio 2005.[4]

«Di rosso, alle tre casette di argento, poste due, una, finestrate di due di nero, ordinate in fascia, chiuse dello stesso. Ornamenti esteriori da Città.»

Le tre casette stilizzate ricordano la suddivisione in terzieri della città.

Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di rosso.

Onorificenze

[modifica | modifica wikitesto]

La città di Camerino è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale:

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'argento al valor militare
«Memore dei suoi nobili, antichi natali e del mai sopito spirito goliardico, la città di Camerino, all'atto dell'armistizio, con la partecipazione di tutte le classi sociali, dava protezione a civili e militari sbandati e intraprendeva la lotta armata contro l'invasore, impegnandolo in numerosi e cruenti combattimenti senza tentennare di fronte alle rabbiose rappresaglie, offrendo glorioso esempio di amore per la propria terra e per la liberazione e resurrezione della Patria. Camerino, settembre 1943 - luglio 1944»
— 1993[5]
Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
Titolo di Città
«decreto del Presidente della Repubblica 28 luglio 2005»

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
Il Duomo di Camerino
La basilica di San Venanzio
Madonna in Gloria col Bambino e San Filippo Neri, Pala del 1739-40 di G.B. Tiepolo nella chiesa di San Filippo Neri.
La chiesa di Santa Maria in Via

Architetture religiose

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili

[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari

[modifica | modifica wikitesto]
La Rocca del Borgia
La Porta Malatestiana

Altro

[modifica | modifica wikitesto]
La statua dedicata a Papa Sisto V in Piazza Cavour
Statua dedicata a Francesco Vitalini
Osservatorio astronomico

Società

[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Cultura

[modifica | modifica wikitesto]

Oltre alla celebre università, la città possiede altri centri di cultura come teatri e musei.

Teatri

[modifica | modifica wikitesto]
Teatro "Filippo Marchetti"

Musei

[modifica | modifica wikitesto]

Eventi

[modifica | modifica wikitesto]

Economia

[modifica | modifica wikitesto]

Agricoltura

[modifica | modifica wikitesto]

L'agricoltura è sufficientemente sviluppata: coltivazione (girasole e frumento principalmente) e allevamento (bovini).

Artigianato

[modifica | modifica wikitesto]

Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e attive vi sono quelle artigianali, come la rinomata arte della tessitura finalizzata alla realizzazione di stoffe di lana e di cotone che sono impreziosite da figure artistiche tradizionali.[16]

Industria

[modifica | modifica wikitesto]

Il settore industriale, fatta eccezione per alcune realtà come un pastificio ed una segheria, è assente.

Terziario

[modifica | modifica wikitesto]

Il settore terziario costituisce, escludendo l'università, il principale settore economico della cittadina, con numerosi negozi nel centro storico; mancano tuttavia strutture commerciali di grandi dimensioni.

L'economia di Camerino è strettamente legata all'università che dà direttamente lavoro, in sede, ad oltre 1000 persone tra docenti e personale tecnico-amministrativo. Importante è anche l'indotto grazie alla presenza di numerosi studenti, anche se a partire dal terremoto del 1997 si è accentuato il fenomeno del pendolarismo.

Camerino è sede di un ospedale, della Comunità montana di Camerino, di una caserma della Guardia di Finanza, di una caserma della Polizia Stradale, di una Compagnia dei Carabinieri e di diversi istituti d'istruzione superiore, di una Casa circondariale (chiusa a seguito del sisma del 2016) e di un tribunale (soppresso nel settembre del 2013) che contribuiscono a fornire occupazione. Il turismo è un settore in sviluppo, anche a seguito del successo di alcune recenti mostre artistiche incentrate sulle figure di maestri attivi nel periodo rinascimentale.

Geografia antropica

[modifica | modifica wikitesto]

Terzieri

[modifica | modifica wikitesto]
Terziero di Muralto

Il nome Muralto, "muro alto" deriva dalla rupe fortificata sulla quale Cesare Borgia, nel Cinquecento durante il suo breve dominio sul ducato, fece erigere a offesa della città una rocca poi conquistata dai signori di Camerino. Il territorio di questo terziero comprende la parte sud-ovest della città con le contrade di Morrotto e Cisterna che si spingono fin nel cuore del centro storico. A queste ultime si è aggiunto successivamente il quartiere delle Conce - Vallicelle. Cinque spighe di grano su campo azzurro sono il suo stemma; lo stendardo è caratterizzato dai colori bianco e azzurro a fasce verticali, bordate di giallo, con lo stemma al centro.

Terziero di Mezzo

Il territorio di questo terziero occupa la parte centrale dell'antico tessuto urbano. Ospita alcuni dei più significativi monumenti della città: dal Palazzo Ducale, alla Cattedrale, al Palazzo Arcivescovile. Il suo stemma, precedentemente composto da un fuoco ardente in campo verde-nero, a seguito di più approfondite ricerche d'archivio è stato sostituito con quello di un ceppo legato in mezzo, in equilibrio su fondo chiaro con banda verde recante la scritta "Medium". Lo stendardo è un vessillo con i colori verde e nero disposti in fasce verticali, bordate di giallo, con stemma al centro.

Terziero di Sossanta

Il territorio di questo terziero si estende alla parte nord-est della città compresa fra la Cattedrale fino al Borgo San Venanzio, dove si trova la Basilica del Santo Patrono. In epoca moderna si sono aggiunti alcuni dei nuovi quartieri sorti al di fuori della cinta muraria ed ubicati nella stessa direzione. Il nome Sossanta, derivato dal termine sub sancta, al di sotto della Cattedrale, è indicativo di questa posizione. Stemma distintivo del terziero è una colomba bianca sopra tre monticelli color ocra su fondo rosso. Lo stendardo è un vessillo con i colori bianco-rossi disposti in fasce verticali, con stemma al centro.

Frazioni

[modifica | modifica wikitesto]

Agnano, Arcofiato, Arnano, Campolarzo, Canepina, Capolapiaggia, Casale, Caselle, Cignano, Colle Altino, Costa San Severo, Letegge, Leteggiole, Mecciano, Mergnano Sant'Angelo, Mergnano San Pietro, Mergnano San Savino, Mistrano, Morro, Paganico, Palentuccio, Paterno, Perito, Pian d'Aiello, Pianpalente, Piegusciano, Polverina, Pontelatrave, Ponti, Pozzuolo, Rocca d'Aiello, Sabbieta Alta, San Luca, San Marcello, Santa Lucia, Sant'Erasmo, Sarigliano, Sentino, Selvazzano, Sfercia, Statte, Strada, Torrone, Tuseggia, Valdiea, Valle San Martino, Valle Vegenana, Varano[Chiarire se si tratta di frazioni, centri abitati, nuclei abitati o case sparse]

Infrastrutture e trasporti

[modifica | modifica wikitesto]

Strade

[modifica | modifica wikitesto]

La cittadina è collegata principalmente dalla SS 77 (collegamento est-ovest da Civitanova Marche a Foligno) con lo svincolo "Camerino" e dalla Strada statale 256 Muccese (collegamento nord-sud).

Altra arteria, in costruzione ma aperta in alcuni tratti, che collegherà da nord a sud l'interno della regione Marche e attraverserà il comune di Camerino è la Pedemontana delle Marche[17].

Ferrovie

[modifica | modifica wikitesto]

La cittadina è servita dalla Stazione di Castelraimondo-Camerino, situata a Castelraimondo ed è posta sulla linea Civitanova Marche-Fabriano.

Dal 1906 al 1956 era attiva la ferrovia Camerino-Castelraimondo lunga 11,5 chilometri ed esercitava con elettromotrici tranviarie che univano la città con la stazione ferroviaria di Castelraimondo. Si trattava di una linea dalle caratteristiche peculiari, che si insinuava fra le case del borgo e i cui impianti, la stazione di Camerino San Domenico con annesso deposito-officina e la rimessa presso il capolinea di Piazza Cavour, erano ricavati all'interno di edifici religiosi.

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
22 giugno 1985 20 luglio 1990 Emanuele Grifantini Democrazia Cristiana Sindaco [18]
21 luglio 1990 24 gennaio 1994[19] Emanuele Grifantini Democrazia Cristiana Sindaco [18]
21 marzo 1994 23 aprile 1995 Enzo Fanelli Democrazia Cristiana Sindaco [18]
24 aprile 1995 13 giugno 1999 Enzo Fanelli Città sul Monte (Centro) Sindaco [18]
14 giugno 1999 12 giugno 2004 Mario Giannella Uomini Insieme (Centro-sinistra) Sindaco [18]
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Enzo Fanelli Città Sul Monte (Centro) Sindaco [18]
8 giugno 2009 25 maggio 2014 Dario Conti Camerino storia e futuro Sindaco [18]
26 maggio 2014 26 maggio 2019 Gianluca Pasqui Insieme per crescere (centro-destra) Sindaco [18]
27 maggio 2019 1 febbraio 2022 Sandro Sborgia Ripartiamo Sindaco [18]
2 febbraio 2022 12 giugno 2022 Paolo De Biagi Commissario prefettizio [20]
13 giugno 2022 in carica Roberto Lucarelli Camerino insieme Sindaco [18]

Gemellaggi

[modifica | modifica wikitesto]

Sport

[modifica | modifica wikitesto]

Hanno sede nel comune le società di calcio A.S.D. Camerino 1926 e Nova Camers, che hanno disputato campionati dilettantistici regionali. Per quanto riguarda il calcio a 5 è presente la società CUS Camerino C5 militante in Serie D.

Note

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Emblema della Città di Camerino (Macerata), su Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 2 febbraio 2021.
  5. ^ Comune di Camerino, su Istituzioni Decorate di Medaglia d'Argento al Valor Militare, istitutonastroazzurro.it, Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare.
  6. ^ Alessandro Delpriori, Lorenzo di Giovanni de carris, detto il Giuda. Un pittore del cinquecento nelle marche, in Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento, a cura di Alessandro Delpriori, catalogo di mostra, Perugia, 2016, pag. 28.
  7. ^ Catholic.org Basilicas in Italy
  8. ^ http://www.carmelitanecamerino.it/la-serva-di-dio-suor-eufemia-serarcangeli
  9. ^ Matteo Josè Togni, Camerino, chiesa di Santa Maria delle Carceri, in Capriccio e Natura. Arte nelle Marche del secondo Cinquecento. Percorsi di rinascita., catalogo di Mostra, Macerata, 2017, pagg. 229 - 230.
  10. ^ CHISIAMO, su crabnebula.it. URL consultato il 22 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2021).
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  12. ^ Angela Balistreri, Antonino Palminteri un artista gentiluomo nel panorama operistico dell'800, Partanna, Produzioni Edivideo, 2010, www.Torrossa.com , p. 156.
  13. ^ Matteo Mazzalupi, Venanzio da Camerino e/o Piergentile da Matelica, Stendardo bifronte, Madonna col Bambino (recto), San Venanzio (verso), in Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento, a cura di Alessandro Delpriori, catalogo di mostra, Perugia, 2016, pagg. 130 - 132.
  14. ^ Alessandro Delpriori, Barbara Mastrocola, Luca Signorelli, Annunciazione e Martirio di San Sebastiano, in Lorenzo de Carris e i pittori eccentrici nelle Marche del primo Cinquecento, a cura di Alessandro Delpriori, catalogo di mostra, Perugia, 2016, pagg. 78 - 79.
  15. ^ Camerino, la Corsa alla spada festeggia 40 anni e si reinventa sul web, su centropagina.it. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  16. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 10.
  17. ^ Vivere Camerino. "La Pedemontana sarà completa fino a Muccia nel giugno 2023", su viverecamerino.it. URL consultato il 3 maggio 2023.
  18. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/
  19. ^ Dimissioni anticipate
  20. ^ https://www.cronachemaceratesi.it/2022/02/02/camerino-nominato-il-commissario-e-paolo-de-biagi-ex-prefetto-di-terni/1607453/
  21. ^ Andrea Filisetti, Premolo, approvato il gemellaggio con Camerino, su MyValley.it notizie!, 14 novembre 2017. URL consultato il 29 settembre 2019.
  22. ^ Firma del gemellaggio con la città di Camerino (MC) 1/12/2018, su comune.agna.pd.it. URL consultato il 29 settembre 2019.

Bibliografia

[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN136583186 · SBN BVEL000616
  Portale Marche: accedi alle voci di Wikipedia che parlano delle Marche