Nisan (in ebraico נִיסָן?) è il settimo mese civile e il primo mese religioso del calendario ebraico. È composto da 30 giorni.
La notte del primo di Nisan gli Ebrei di origine nord africana usano mangiare la bsisa.
Nel quindicesimo giorno di Nisan cade la festa di Pesach, o Pasqua ebraica (Esodo 12:17,18), i cui festeggiamenti cominciano già al tramonto del giorno precedente, poiché la tradizione ebraica considera il giorno iniziante già con il tramonto; tale festa è celebrata in ricordo dell'uscita degli Ebrei dall'Egitto; a partire dalla seconda sera di Pesach inizia il conteggio dell'Omer.
Prima dell'esilio babilonese il mese era chiamato Abìb (Esodo 13,4)[1].
Nei Vangeli sinottici viene detto che il giorno prima della passione fu il 14 Nisan quindi la morte di Gesù è avvenuta il 15 Nisan.
Durante gli anni 5761–5860 del calendario ebraico, Nisan occorre nei seguenti periodi del calendario gregoriano:
Durata degli anni | Inizio di Nisan | Fine di Nisan |
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353 giorni | 12 marzo–29 marzo | 10 aprile–27 aprile |
354 giorni | 12 marzo–31 marzo | 10 aprile–29 aprile |
355 giorni | 13 marzo–31 marzo | 11 aprile–29 aprile |
383 giorni | 31 marzo–10 aprile | 29 aprile–9 maggio |
384 giorni | 2 aprile–10 aprile | 1 maggio–9 maggio |
385 giorni | 1 aprile–11 aprile | 30 aprile–10 maggio |
La frase "il giorno prima della passione fu il 14 Nisan quindi la morte di Gesù è avvenuta il 15 Nisan" non è corretta, perché i giorni per gli ebrei del tempo si consideravano da tramonto a tramonto. Gesù celebrò la Pasqua con i discepoli all'inizio del 14 Nisan, quindi dopo il tramonto del 13. Poi istituì la cosiddetta "ultima cena", usando il pane azimo e il vino disponibili a tavola. Nelle ore successive fu arrestato, processato e ucciso, tutto entro il tramonto successivo. Perciò quando morì era ancora il 14 Nisan. Lo si capisce anche dal capitolo 19 del Vangelo di Giovanni: al versetto 31 specifica che l'indomani era un "grande" Sabato. La ragione è che il 15 Nisan era considerato sempre un Sabato, in qualunque giorno della settimana capitasse (Levitico, capitolo 23, versetti da 5 a 7), ma quando coincideva con il Sabato regolare era considerato un "grande" Sabato.