Philippe Sollers

Philippe Sollers (pseudonimo di Philippe Joyaux; Talence, 28 novembre 1936Parigi, 5 maggio 2023) è stato uno scrittore, saggista e filosofo francese. È considerato una delle figure di spicco della cultura francese contemporanea.

Biografia

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Dopo avere esordito con il romanzo La sfida (1957), ha fondato la rivista Tel Quel, (1960). Con il romanzo Le parc ha vinto nel 1961 il premio Médicis. Ha passato gran parte della sua vita a Parigi, con lunghi soggiorni a Venezia.

Nel 1983, a seguito della chiusura di Tel Quel ha fondato la rivista «L'Infini». Nel corso degli anni settanta si è orientato verso uno sperimentalismo sempre più avanzato in campo linguistico e psicoanalitico. Ha pubblicato Leggi (1972), H (1972), e Paradiso (1980), opere che si distinguono per complessità e arditezza tecnica. In Paradiso mescola frammenti derivanti dalle più disparate forme di comunicazione, dalla pubblicità alle filastrocche, nella ricerca di libertà espressive più alte. Ha scritto: "Perché Paradiso? Perché anche se fossi all'inferno sarebbe questa la mia maniera d'essere. Perché ho l'impressione di essere capitato per caso dentro l'immenso umorismo del non essere. Che ancora prova la necessità inaudita di essere detto".

Del 1983 è Donne, con cui scandalizzò gli ambienti culturali francesi, e che segnò una svolta nella sua scrittura e nelle sue posizioni politiche: è un romanzo erotico-filosofico, un trattato romanzesco sull'evoluzione della specie femminile alle soglie del XXI secolo. Nel 1992 l'Académie française gli conferisce il Grand Prix de littérature Paul Morand[1]

Nel dicembre 2007, Sollers è stato a Villa Medici a Roma per parlare dei ritratti di Papi nell'arte: dal Ritratto di Papa Innocenzo X di Diego Velázquez allo Studio del Ritratto di Papa Innocenzo X di Velazquez di Francis Bacon (1953), dalla foto di papa Giovanni Paolo II ferito in Piazza San Pietro (maggio 1981) a quella di papa Benedetto XVI mentre suona il pianoforte in Valle d'Aosta (luglio 2006).

È morto il 5 maggio 2023 a Parigi,[2] all'età di 86 anni.[3][4] È sepolto nel cimitero di Ars-en-Ré, sull'isola di Ré (Charente-Maritime).[5]

Stile e collocazione

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«Dio è ma non esiste.»

Sollers è stato dagli anni '80 tra i dominatori della scena letteraria francese nell'ultimo trentennio del XX secolo. Provocatore, rivoluzionario nel pensiero, partito dall'hegelismo è stato accusato di essersi perfino avvicinato a un papismo controriformista dopo una conversione al cattolicesimo che lo portò al ripudio delle ideologie del Sessantotto.

Philippe Sollers nel 1991

Alcuni testi sono fondamentali per esplicarne l'ideologia e il pensiero. Ne La guerre du goût (1994) Sollers ricorda ironicamente di esser stato sempre bollato con etichette contraddittorie, come «classico, modernista, maoista, insignificante, pagliaccio, impostore, schizofrenico, paranoico, infantile, nullo, libertino, papista, voltairiano...»[6]

Egli si considera soprattutto un nemico delle mode culturali e delle cricche accademiche, ed è stato descritto come capace di esaltare allo stesso tempo il marchese de Sade e l'enciclica Veritatis splendor di papa Giovanni Paolo II. Legato a un concetto rigoroso dell'indipendenza e dell'autonomia dell'arte da ogni forma di potere, sciolse appunto «Tel Quel» appena avvertì i sintomi di nascita di una "scuola sollersiana".

Nel 2006 pubblicò Une vie divine. Al narratore, un professore di filosofia, è affidato il compito di scoprire una filosofia mondana che non escluderebbe però la dimensione religiosa dell'umanità. Attraverso la sua ricerca e le discussioni con le due donne della sua vita (una intellettuale e l'altra frivola) scopre che un solo pensatore è stato abbastanza forte per fondare un progetto di filosofia del mondo: Nietzsche. In questo romanzo, Philippe Sollers cerca quindi di lottare contro il nichilismo contemporaneo della letteratura che vede come bloccata nella disgrazia e nella malinconia, alla quale egli contrappone promesse di vita e di felicità. Romanzo politico e filosofico, Une vie divine è uno scritto tra il serio e il faceto sulla possibilità di essere felici, presentantosi anche come uno scontro tra le filosofie di Nietzsche e Schopenhauer. Sollers vede anche sé stesso e i suoi romanzi come una continuazione di quelli del XVIII secolo, ad esempio dei libri dei philosophes come Diderot e Voltaire; la sua rottura con la tradizione non è onnicomprensiva.

Il suo luogo ideale e letterario prediletto è Venezia, luogo che unisce le persone che più ammira in un personale pantheon: Lorenzo Da Ponte, Vivaldi, Tiepolo, Tintoretto, Tiziano, Veronese, Monteverdi, Casanova, Vivant Denon e la contessa Albrizzi.

Vita privata

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Philippe Sollers si è sposato il 2 agosto 1967 con Julia Kristeva, psicoanalista, scrittrice e semiologa, di origine bulgara. La coppia ha avuto un figlio, nato nel 1975.[7]

Contemporaneamente, per più di cinquant'anni, mantenne anche un legame con la scrittrice belga Dominique Rolin (1913-2012),[8] con la quale scambiò un'ampia corrispondenza conservata presso la Biblioteca Reale del Belgio in una raccolta speciale. Nel 2013 ha pubblicato Portraits de femmes, un libro in cui parla tanto di sua madre, di Julia Kristeva, di Dominique Rolin, di prostitute e personaggi storici. Nel 2017 Gallimard ha pubblicato il primo volume della sua corrispondenza con Dominique Rolin, integrato da un secondo volume nel 2019.[9]

Opere

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Romanzi

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Saggi e interviste

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Filmografia

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Note

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  1. ^ Grand Prix de Littérature Paul Morand, su academie-francaise.fr. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  2. ^ (FR) L'écrivain Philippe Sollers est mort à l'âge de 86 ans, in France Tv.
  3. ^ (FR) Mort de Philippe Sollers, l'écrivain français avait 86 ans, in Huffington Post, 6 maggio 2023. URL consultato il 6 maggio 2023.
    «« Les Éditions Gallimard ont la grande tristesse de faire part du décès de Philippe Sollers, né Philippe Joyaux, survenu le 5 mai 2023 », a annoncé l'éditeur»
  4. ^ (FR) Philippe Sollers romacier critique essayiste est mort, in Le Monde.
  5. ^ Cimetières de France et d'ailleurs
  6. ^ Sollers va alla guerra
  7. ^ (FR) Jérôme Garcin, "Je suis plutôt un homme sauvage": Philippe Sollers bat en retraite, 9 marzo 2021.
  8. ^ (FR) Dominique Rolin, grand amour de Philippe Sollers, est morte, in L'Express, 15 maggio 2012.
  9. ^ (FR) "Lettres à Dominique Rolin (1981-2008)", de Philippe Sollers: le désir et la poursuite du tout, in Le Monde, 12 dicembre 2019. URL consultato il 4 febbraio 2020.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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