Il nome Prima Porta risale al XIII secolo e precisamente al 1225. Fu quindi nel Medioevo che il piccolo borgo, sorto al 13º km della via Flaminia su resti di antiche costruzioni romane, assunse tale denominazione per la presenza dei ruderi di un arco presso la chiesa dei Santi Urbano e Lorenzo, arco che poteva essere la "prima porta" di ingresso all'Urbe per chi veniva da nord[5].
Nel 1941 il cardinale Geremia Foffi consacró il cimitero Flaminio comunemente chiamato Cimitero di Prima Porta, che con i suoi 140 ha di estensione è il più grande cimitero d'Italia.
Cappella del Casale di Malborghetto, su via Barlassina (km. 19 di via Flaminia). Cappella del XVIII secolo. 42.052178°N 12.486908°E42°03′07.84″N, 12°29′12.87″E
Luogo sussidiario di culto della parrocchia dei Santi Urbano e Lorenzo a Prima Porta.
Villa romana del Cimitero Flaminio, su viale di Villa Romana (I miglio di via Tiberina). Villa del I secolo a.C.[7]42.011856°N 12.50009°E42°00′42.68″N, 12°30′00.32″E
Villa della via Tiberina, su via Tiberina (I miglio di via Tiberina). Villa del I secolo a.C.[8]42.006831°N 12.501266°E42°00′24.59″N, 12°30′04.56″E
Cisterna romana presso la Villa di Livia, su piazza di Saxa Rubra. Cisterna del I secolo a.C. 42.001325°N 12.493242°E42°00′04.77″N, 12°29′35.67″E
Tomba delle Centocelle, su via Flaminia. Sepolcro del periodo imperiale. 42.023979°N 12.486861°E42°01′26.32″N, 12°29′12.7″E
Arco presso Santi Urbano e Lorenzo, all'inizio di via della Villa di Livia. Arco del periodo imperiale. 42.001272°N 12.492746°E42°00′04.58″N, 12°29′33.89″E
Tummulo di Monte Oliviero, su via del Fosso di Monte Oliviero. Sepolcro etrusco. 42.014218°N 12.448017°E42°00′51.18″N, 12°26′52.86″E
Villa della Terma, su via Flaminia, sponda destra della marrana di Prima Porta. Villa del III secolo[10]
Fra il 1906 e il 1932 la località era servita da una fermata della tranvia Roma-Civita Castellana, gestita dalla Società Romana per le Ferrovie del Nord (SRFN).
La zona è rappresentata nello sport del calcio dalla A.S. Prima Porta Saxa Rubra, che presenta due squadre: una militante in Prima Categoria regionale e l'altra militante nella Juniores provinciale.
^Separata dal fiume Tevere, dal punto 42.07308°N 12.551191°E42°04′23.09″N, 12°33′04.29″E fino alla confluenza della marrana di Prima Porta 41.995147°N 12.501164°E41°59′42.53″N, 12°30′04.19″E.
^Separata dalla marrana di Prima Porta, dalla sua confluenza nel fiume Tevere a via della Giustiniana, quindi da questa fino al ponte sul torrente Valchetta 41.997823°N 12.453597°E41°59′52.16″N, 12°27′12.95″E.
^Separata da torrente Valchetta, nel tratto dal ponte di via della Giustiniana fino alla confluenza del fosso Pantanacci 42.000338°N 12.449377°E42°00′01.22″N, 12°26′57.76″E.
^Separata dal fosso Pantanacci, dalla confluenza col torrente Valchetta al punto 42.02424°N 12.429507°E42°01′27.26″N, 12°25′46.23″E.
^Enrico Camaleone, Nascita, sviluppo, tragedia di una borgata dell'Agro romano. Previsioni del Piano regolatore e provvidenze della legge 167 per la sua ristrutturazione, p. 466.
Enrico Camaleone, Prima Porta ad Saxa Rubra (PDF), in Capitolium. Rivista di Roma, anno XLI, nº 7-8, Roma, Arti Grafiche Vecchioni & Guadagno, 1966. URL consultato il 17 giugno 2020.
Vittorio D'Amico, Prima Porta Labaro e Grottarossa: Storia, immagini e attualità, Roma, Arti Grafiche San Marcello, 2011.
Marina De Franceschini, Ville dell'Agro romano, Roma, L'Erma di Bretschneider, 2005, ISBN978-88-8265-311-8.
Carlo Pietrangeli, L'arco di Malborghetto (PDF), in Capitolium. Rassegna mensile del Comune di Roma, anno XXV, nº 11-12, Roma, Tumminelli - Istituto Romano di Arti Grafiche, 1950. URL consultato il 17 giugno 2020.
Bruno Regni e Marina Sennato, Il complesso parrocchiale di Prima Porta (PDF), in Capitolium, anno XLIX, n. 1, Roma, Edizione del Comune di Roma, 1974. URL consultato il 17 giugno 2020.