Reply S.p.A. | |
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La sede legale di Reply a Torino | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Borse valori | Borsa Italiana: REY |
ISIN | IT0001499679 |
Fondazione | 1996 |
Fondata da | Mario Rizzante e altri |
Sede principale | Torino |
Persone chiave |
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Settore | consulenza informatica e outsourcing |
Fatturato | 2,118 miliardi € (2023) |
Utile netto | 186 milioni € (2023) |
Dipendenti | 12.542 (2022) |
Sito web | www.reply.com/ |
Reply S.p.A. è una società italiana di consulenza informatica, outsourcing, applicazioni di digital services, specializzata nella progettazione, implementazione e manutenzione di soluzioni basate su Internet e sulle reti sociali.
La società è quotata presso la Borsa valori di Milano dove è presente negli indici FTSE Italia Mid Cap e FTSE Italia STAR.
Fondata nel 1996 a Torino da un gruppo di manager dell'IT guidati da Mario Rizzante[1] l'azienda utilizza un modello a rete, formato da decine di società (controllate da una capogruppo e ciascuna focalizzata su uno specifico business) che operano in diversi settori quali big data, cloud computing, digital media e internet delle cose.
Dal 2006, anno in cui la guida dell'azienda passa a Tatiana Rizzante, figlia di Mario, inizia l'espansione in Europa, in particolare in Inghilterra e Germania, sia aprendo nuove sedi sia operando acquisizioni di realtà già esistenti. Quindi è la volta del Benelux e della Francia. Nell'azienda, familiare, lavora anche come chief technology officer il fratello di Tatiana, Filippo. Nel 2013 Mario Rizzante è stato nominato Cavaliere del Lavoro.[2]
Il fatturato è aumentato da 33.3 milioni di euro nel 2000, anno di quotazione al segmento Star di Borsa Italiana, a 1.891,1 milioni di euro del 2022.[3]
Già nel 2004 era, secondo Forbes, tra le prime 25 società italiane a maggiore tasso di crescita.[4]
Grazie alle aziende del proprio network, Reply opera nei seguenti settori:
Tatiana Rizzante e il fratello Filippo sono proprietari di una quota del 12,91% ciascuno di Alika, la holding che ha il 53,5% di Reply.[1] Nell'ottobre 2017 la quota di controllo della holding è scesa al 45,1%.[5]