Silter | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Lombardia |
Zona di produzione | comuni della Valcamonica e del Sebino in provincia di Brescia |
Dettagli | |
Categoria | formaggio |
Riconoscimento | D.O.P. |
Settore | Formaggi |
Consorzio di tutela | Consorzio per la Tutela del Formaggio Silter [1] |
Provvedimento | Reg. UE 1724/2015 [1] |
Il Silter è un formaggio a Denominazione di origine protetta (DOP). È un formaggio a pasta dura, cotta e semigrasso, prodotto tutto l'anno, a partire da latte crudo.
Si tratta di un formaggio tradizionale della Valle Camonica, derivato dal latte delle vacche di razza bruna, molto diffuse nelle zone montane delle valli bresciane. Prende il nome dal termine lombardo, di origine celtica, che designa il locale di stagionatura in malga[2]. Nonostante sia un formaggio bresciano antico, è divenuto DOP solo nel settembre 2015[3].
Il formaggio si produce nei comuni ricadenti nelle Comunità Montane di Valle Camonica e parzialmente del Sebino Bresciano. Particolarmente pregiate sono le forme realizzate nelle malghe dislocate sui monti Guglielmo, Maniva, nella zona del passo Crocedomini oltre alle Valli di Case di Viso e Santa Apollonia a Ponte di Legno [1][4].
La conservazione ottimale avviene in ambienti non troppo caldi che possono variare da una temperatura tra i 9 e i 14 °C. La stagionatura minima è di 100 giorni.
Il processo produttivo è quello tipico dei formaggi alpini e prealpini a pasta dura: parziale scrematura per affioramento naturale, eventuale insemenzamento con innesto o starter autoctono, coagulazione con caglio di vitello in caldaia a circa 38 °C, rottura della cagliata, cottura della pasta caseosa a circa 50 °C, estrazione e formatura, salatura e maturazione, stagionatura[5].
Il logo identificante il formaggio Silter è costituito da una scena agricola ritratta dalle celebri incisioni rupestri presenti nei comuni della media Val Camonica. Sullo scalzo sono ricavati i famosi pitoti camuni intervallati da due stelle alpine.
Il Silter in cucina si presta a essere utilizzato come formaggio da grattugia (nel caso di prodotti stagionati) o come preparazione a sé stante. Per rimanere nel territorio va abbinato (sia come ingrediente di una preparazione sia tal quale) con un Val Camonica IGT rosso (soprattutto le versioni merlot o marzemino). Quando molto stagionato, Val Camonica IGT passito.