Sovana
frazione
Sovana – Veduta
Sovana – Veduta
Centro storico di Sovana
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Grosseto
Comune Sorano
Territorio
Coordinate42°39′26″N 11°38′47″E
Altitudine291 m s.l.m.
Abitanti122 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale58010
Prefisso0564
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantisovanese, sovanesi[1]; soanese, soanesi (antico)[1]
Patronosan Mamiliano
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sovana
Sovana

Sovana è una frazione del comune italiano di Sorano, nella provincia di Grosseto, in Toscana.

È conosciuta come importante centro etrusco, borgo medievale e rinascimentale, nonché sede episcopale.

Geografia fisica

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Il centro sorge nel Pianetto di Sovana, piccolo fondovalle che si sviluppa tra le colline dell'Albegna e del Fiora, a quote comprese tra i 200 e i 300 metri s.l.m., nel cuore dell'area del tufo sulla riva sinistra del fiume Fiora. Il territorio è interessato dalla presenza di numerosi corsi d'acqua a regime torrentizio (Calesine, Folonia, Picciolana, Valle Bona), che vanno poi a confluire nel Fiora poco a sud-ovest dell'abitato.

Sovana dista circa 75 km da Grosseto e poco meno di 9 km dal capoluogo comunale.

Storia

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Suana era un centro etrusco, che dalla conquista di Vulci in poi (280 a.C.) subì un graduale processo di romanizzazione, culminato con la creazione del municipio con la concessione della cittadinanza romana agli italici.

Nel V secolo è già documentata come sede vescovile. L'attuale centro storico si sviluppò nel corso del Medioevo nelle vicinanze della preesistente necropoli etrusca, sotto il controllo della famiglia Aldobrandeschi, che vi fece edificare un castello intorno all'anno mille. In epoca medievale divenne anche libero comune e diede i natali a Ildebrando di Sovana, divenuto in seguito papa Gregorio VII;[2] fu anche capitale dell'omonima contea. Alla fine del XIII secolo venne ereditata dagli Orsini seguendo il medesimo destino di Sorano e Pitigliano fino al XV secolo, epoca in cui il centro venne conquistato dai senesi. A metà del XVI secolo la definitiva caduta della Repubblica di Siena portò Sovana nelle mani dei Medici, che la inglobarono nel Granducato di Toscana. I Medici cercarono di ripopolare il borgo, in stato di forte degrado dopo le epidemie di peste, con coloni provenienti dalla Grecia: il tentativo fu inutile, nel 1702 sono censite a Sovana solo ventiquattro persone. Anche sotto i Lorena, nonostante i tentativi, la situazione non migliorò. Spopolata e abbandonata, ha ritrovato nuova vita nel corso del XX secolo, grazie al ricco patrimonio archeologico che la rende una frequentata meta turistica.

Il borgo è inserito nella lista dei borghi più belli d'Italia patrocinata dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Esterno della Cattedrale
Le tre navate della cattedrale
Chiesa di Santa Maria Maggiore, il ciborio

Architetture religiose

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Architetture civili

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Palazzetto dell'Archivio
Palazzo Pretorio

Architetture militari

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La rocca aldobrandesca

Siti archeologici

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Società

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Evoluzione demografica

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Quella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Sovana. Sono indicati gli abitanti dell'intera frazione e dove è possibile la cifra riferita al solo capoluogo di frazione. Dal 1991 sono contati da Istat solamente gli abitanti del centro abitato, non della frazione.

Anno Abitanti
Frazione Centro abitato
1745
252
-
1833
64
-
1845
100
-
1921
664
-
1931
663
-
1961
632
207
1981
459
188
2001
-
138
2011
-
122

Cultura

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Sovana è un interessante centro di cultura in quanto sede di musei e percorsi archeologici nelle vicine aree etrusche. Presso il centro storico è situato il Polo museale di Sovana, allestito all'interno della chiesa di San Mamiliano, con l'esposizione del cosiddetto "tesoretto di Sovana", e all'interno del Palazzo Pretorio, con l'info-point.[5][6]

Il borgo è anche una delle sedi del Parco archeologico Città del Tufo, che comprende all'interno l'antica necropoli, divisa principalmente in due settori: il primo comprende la via cava del Cavone, Poggio Felceto, Poggio Prisca e Poggio Stanziale, a nord del fosso Calesine e lungo il torrente Picciolana; il secondo comprende la via cava di San Sebastiano, la necropoli di Sopraripa e la monumentale tomba della Sirena, a sud del fosso Calesine e lungo il torrente Folonia.[7]

Geografia antropica

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Il territorio della frazione è composto da un centro abitato principale, il paese di Sovana (291 m s.l.m., 122 abitanti)[8], e da varie località minori che vertono su di esso: soprattutto case sparse e il piccolo nucleo abitato di Grotte Cavalieri (368 m s.l.m., 21 ab.)[8], situato in una piana oltre il fosso Calesine.

Infrastrutture e trasporti

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La frazione è facilmente collegata agli altri centri della Maremma grazie alla suggestiva strada provinciale 22 Sovana, che la collega a est con Sorano e a ovest con Catabbio.

Note

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  1. ^ a b Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 550.
  2. ^ Ildebrando di Sovana
  3. ^ Il Duomo, la cattedrale di Sovana
  4. ^ La Necropoli Etrusca di Sovana
  5. ^ Lara Arcangeli, Gabriella Barbieri, Maria Angela Turchetti, Il tesoro ritrovato. Sovana: la sezione archeologica nella chiesa di San Mamiliano. Guida breve, Laurum Editrice, Pitigliano, 2012.
  6. ^ Il polo museale di Sovana sul sito di Musei di Maremma.
  7. ^ Il Parco archeologico Città del Tufo sul sito di Musei di Maremma.
  8. ^ a b Censimento Istat 2011.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN146650776 · LCCN (ENn85222270 · BNF (FRcb12417841t (data) · J9U (ENHE987007562329905171