TG3
Altri titoliT3 (1999-2000)
PaeseItalia
Anno1979 – in produzione
Generetelegiornale
Edizioni7 (dal lunedì al venerdì)
5 (sabato e domenica)
Durata15/20 min (edizione delle 12:00)
30 min (edizione consueta)
15 min (edizione diurna della domenica)
5 min (edizione flash)
Lingua originaleitaliano
Rapporto1,78:1
Realizzazione
ConduttoreVari
IdeatoreBiagio Agnes, Sandro Curzi, Alberto La Volpe
RegiaAlessia Vitali
MontaggioGianni Tassi (coordinamento), Alberto Caremolla, Renato Lucas De Carvalho, Emmanuela Nappa, Monica Tamponi
MusicheLuigi Pellegrino (sigla)
Clemente Ferrari (sottofondo)
ScenografiaGennaro Amendola (collaborazione), Flaminia Suri
TruccoBarbara Greco
FotografiaFausto Carboni
ProduttoreCarlo Boco
Produttore esecutivoGiulio Panattoni
Casa di produzioneRai
Rete televisivaRai 3

Il TG3 è il telegiornale di Rai 3.

Lo studio e la redazione hanno sede nella Palazzina C del Centro di produzione Rai di Saxa Rubra a Roma, dal quale vanno in onda le principali edizioni (eccetto quella delle 12:00, in onda da Milano) e alcune rubriche. L'attuale direttore della testata è Mario Orfeo.

Storia

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Il Centro radiotelevisivo Biagio Agnes, sede del TG3 dal 1990.
Fotogramma della sigla in uso dall'11 gennaio 2021

Gli esordi

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Nacque nel 1979 grazie alla riforma della RAI del 1975 quando, dopo oltre un anno di sperimentazioni, la terza rete televisiva della Rai incominciò le proprie trasmissioni regolari alle ore 18:30 del 15 dicembre 1979; all'inizio il servizio raggiungeva tutti i capoluoghi di regione e il 45% della popolazione italiana. Il telegiornale esordì mezz'ora dopo l'esordio del canale dopo la trasmissione di inaugurazione, e da esso dipendevano le venti redazioni regionali, che tuttavia rimanevano terminali anche degli altri telegiornali e del giornale radio. Aveva una sola edizione serale di trenta minuti, che presentava un quarto d'ora dedicato all'informazione nazionale (dalle 19:00 alle 19:15) e un altro quarto d'ora dedicato all'informazione regionale (dalle 19:15 alle 19:30). Il primo direttore è Biagio Agnes, affiancato dal condirettore Sandro Curzi e dai vicedirettori Alberto La Volpe e Orazio Guerra[1][2].

In un primo momento, le difficoltà nella realizzazione del telegiornale non erano poche, soprattutto a causa della grave scarsità di mezzi concessi in quel periodo dalla Rai. La testata regionale ha anche il compito di assicurare i contributi televisivi e radiofonici da Roma e dal Lazio alle altre sedi regionali della Rai. Il TG3 aveva due edizioni al giorno, una alle 19:00 e l'altra alle 22:00, che però era una replica dell'edizione precedente[3] (in seguito venne aggiunta anche una terza edizione, in onda a mezzanotte circa). Il primo conduttore del TG3 nazionale fu Giorgio Chiecchi, al quale si alternavano inizialmente Marisa Bernabei e Carlo Brienza. In seguito Danila Bonito e Franco Poggianti entrarono a far parte della rosa dei conduttori. La lettura delle notizie era anche affidata agli speaker, fra cui Augusto Lombardi, divenuto famoso con Meteo 3.

Il caporedattore del TG3 Lazio era Ruggero Tagliavini; Franco Alfano (noto al pubblico dal 1978 per aver ripreso in esclusiva per l'emittente privata romana GBR, dove lavorava, il corpo senza vita del presidente della DC Aldo Moro in via Caetani, a Roma) fu il primo conduttore dell'edizione regionale del Lazio. Con lui si alternavano in studio Mariolina Sattanino, Lucio Marcatajo e Giulio Sciorilli Borrelli.

Nel 1980 venne nominato nuovo direttore Luca Di Schiena, al posto di Biagio Agnes, che diventò il nuovo vicedirettore generale della Rai per la radiofonia[4]. Nel 1986 nacquero l'edizione nazionale del Meteo 3 (fino a quel momento le previsioni del tempo di RaiTre erano solo regionali) e l'edizione pomeridiana del TG (in onda alle 14:30).

Nel 1987 il TG3 diventò una vera e propria testata nazionale autonoma, mentre la testata regionale assunse il nome Rai Regione. La durata del telegiornale nazionale delle 19:00 venne aumentata, arrivando a mezz'ora e concludendosi quindi alle 19:30. Nuovo direttore del TG3 divenne Sandro Curzi, che rivoluzionò la testata cambiandone fisionomia e linea editoriale. Sotto la guida di Curzi, il TG3 diventò più vicino al Partito Comunista Italiano, contrapponendosi al TG1 democristiano ed al TG2 d'impronta socialista[5][6]. La sigla del notiziario, trasmessa a partire dal 13 giugno di quell’anno, fu commissionata a Mario Sasso per la grafica e a Brian Eno per la musica[7][8].

Durante la direzione Curzi, il TG3 registrò un incremento dell'ascolto, nonostante disponesse di risorse molto inferiori rispetto al TG1 e al TG2[9][10]. Tuttavia, venne accusato di essere fazioso, al punto da venir definito dai detrattori TeleKabul; il termine fu usato pubblicamente per la prima volta da Giuliano Ferrara nel 1989 durante il suo intervento sul palco del 45º congresso del PSI (anche se il termine era in uso già in precedenza negli ambienti del PSI[11]) in riferimento a Kabul, capitale dell'Afghanistan, che era diventata il centro di comando dell'Unione Sovietica fin dall'invasione del paese nel 1979. Curzi, nonostante fosse un giornalista in quota PCI, affermò che la redazione del TG3 non meritasse di essere definita in questi termini[12]. Qualche tempo dopo Curzi disse che aveva tutto il PCI contro[13].

Anni 1990

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Negli anni novanta vennero aggiunte nuove rubriche come TG3 Nuovo Giorno, TG3 In edicola con la rassegna stampa dei quotidiani italiani ed esteri, l'approfondimento TG3 Telesogni e TG3 Articolo 1. In seguito all'impegno della testata durante la prima guerra del Golfo, Curzi riesce a ottenere una nuova edizione, rendendo il TG3 una testata quasi alla pari con le altre due: nasce una nuova formula per l'edizione di mezza sera (condotta in contemporanea da Roma e da New York) e nasce l'edizione di mezzogiorno (in onda dal Centro di Produzione RAI di Milano, dal quale ancora oggi va in onda).

Nel 1994 in Somalia, l'inviata Ilaria Alpi e il cineoperatore Miran Hrovatin rimasero uccisi a Mogadiscio. A Curzi succede Andrea Giubilo e, dopo breve tempo, la direttrice Daniela Brancati.

Nel 1999, sotto la guida di Ennio Chiodi, il TG3 e la TGR vengono accorpati nella nuova testata unica Telegiornale 3, che raccoglie l'eredità dei telegiornali regionali. Di conseguenza, dall'8 marzo il TG3 cambia nome in T3.

Anni 2000

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Dal 17 gennaio 2000 la direzione della testata viene affidata a Nino Rizzo Nervo, che dal 23 luglio dello stesso anno ripristinerà la sigla TG3, estendendo il cambiamento anche alle edizioni regionali. La realizzazione della sigla venne affidata a Eric Buffat. Nell'estate del 2001 Rizzo Nervo diede le dimissioni dalla redazione, ma furono respinte.

Gli succede Antonio Di Bella, che dal giugno 2002 scinde i notiziari regionali dal TG3, favorendo il ritorno della TGR come testata autonoma: la prima rimane solo una testata nazionale, mentre a dirigere la TGR arriva Angela Buttiglione, già conduttrice del TG1 e direttrice della TSP (oggi Rai Parlamento). L'edizione pomeridiana, fino ad allora in onda alle 14:30, viene anticipata alle 14:20, allungandosi di 20 minuti. Il 19 marzo 2003 il TG3 rinnova i jingle della sigla e dei titoli, composti da Luigi Pellegrino[14]. Nel 2006 nasce una nuova edizione notturna, a carattere internazionale, intitolata Night news. Nel 2007 nasce anche l'edizione LIS, in onda intorno alle 15:00-15:10, dopo TGR Leonardo (prima andava in onda dopo TGR Neapolis fino all'estate del 2010), entrambe in onda tutti i giorni (quella per i non udenti andava in onda solo dal lunedì al venerdì inizialmente). Dal 20 ottobre 2008 va in onda TG3 Linea Notte, rubrica di approfondimento che nasce dall'accorpamento di Primo piano e delle edizioni di mezzasera, che restano in onda solo nel fine settimana.

Nello stesso anno è stata introdotta l'edizione flash TG3 Minuti, in onda tutti i giorni alle 11:10 (e per i primi anni in onda alle 21:00) con una durata di 3 minuti. Tale edizione è stata poi cancellata il 12 settembre 2016.

Nel novembre dello stesso anno i giornalisti del TG3 partecipano in lutto ai funerali dell'ex direttore della testata Sandro Curzi. Ai suoi funerali partecipano anche importanti giornalisti di Rai 3, come Corrado Augias, nonché politici di tutti gli schieramenti.

A fine settembre 2009 viene nominata alla direzione del telegiornale Bianca Berlinguer, in sostituzione di Antonio Di Bella che è passato a dirigere la rete.

Anni 2010

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Il 24 maggio 2010 il TG3 rinnova logo, veste grafica e studio.

Nel mese di giugno l'inviato dall'estero Riccardo Chartroux subentra alla direttrice Bianca Berlinguer nella conduzione dell'edizione delle 19:00, cui farà poi ritorno a settembre.

In autunno Alessandra Carli e Cristiana Palazzoni subentrano rispettivamente a Nadia Zicoschi (passata al TG2), a Maria Rosaria De Medici (passata a condurre la rubrica Fuori TG) e a Luca Mazzà (passato a Rai Sport).

Nel 2013 Jari Pilati subentra alla conduzione dell'edizione di mezzogiorno da Milano, mentre Tatiana Lisanti all'edizione principale delle 19:00, in sostituzione di Giuliano Giubilei, il quale diventerà vicedirettore della testata e conduttore di Linea Notte, TG3 Minuti e di mezzasera. Lucia Goracci invece passa a Rai News 24. In autunno viene nominato vicedirettore Maurizio Ambrogi, fino a quel momento capo della redazione politica, che viene affidata ad Alessandra Carli, la quale lascia dunque la conduzione dell'edizione pomeridiana.

Logo utilizzato dal 25 maggio 2014 al 9 settembre 2019

Dal 25 maggio 2014 il TG3 inizia a produrre i propri servizi in formato digitale, convertendo la trasmissione al formato 16:9, sbarazzandosi delle videocassette ormai obsolete e adottando una nuova grafica, un nuovo logo e lo studio, più moderno e tecnologicamente avanzato rispetto al precedente, dotato di un nuovo apparato di schermi ledwall. Dal 4 agosto 2016 il nuovo direttore del TG3 è Luca Mazzà, sotto la cui gerenza nasce una nuova edizione, Nel mondo, e vengono apportati i primi cambiamenti nell'impostazione visiva delle trasmissioni (differente fotografia e utilizzo della scenografia in studio), culminati il 21 novembre 2016 con l'introduzione di una nuova videosigla.

Il 31 ottobre 2018 il consiglio di amministrazione della Rai, su proposta dell'amministratore delegato Fabrizio Salini, delibera la nomina di Luca Mazzà al Giornale Radio Rai. Quest'ultimo viene sostituito alla direzione del TG3 da Giuseppina Paterniti.

Logo utilizzato dal 9 settembre 2019 all'11 gennaio 2021

Il 9 settembre 2019, in occasione del 40º anniversario della testata e di Rai 3, il TG3 rinnova sigla, grafica e logo, mentre lo studio rimane immutato[15].

Anni 2020

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Il 15 maggio 2020 viene nominato Mario Orfeo come nuovo direttore della testata, prendendo il posto di Giuseppina Paterniti che si occuperà del coordinamento dell'offerta informativa della Rai[16][17]. Orfeo è il secondo ex direttore del TG1 a dirigere la testata della terza rete dopo Nuccio Fava.

Dall'edizione delle 19:00 dell'11 gennaio 2021, il TG3 va in onda da un nuovo studio, adottando nuovamente un nuovo logo e una nuova veste grafica[18][19].

Il 18 novembre 2021 Simona Sala diventa la nuova direttrice del TG3, prendendo il posto di Mario Orfeo, il quale torna alla direzione della testata dopo appena 8 mesi, il 9 giugno 2022, a seguito della nomina della Sala a direttrice del Day Time[20].

Edizioni

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Attuali

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Cessate

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Rubriche

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Attuali

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Cessate

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Direttori

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Nome Periodo
Biagio Agnes 1979-1980
Luca Di Schiena 1980-1987
Sandro Curzi 1987-1993
Andrea Giubilo 1993-1994
Daniela Brancati 1994-1995
Italo Moretti 1995-1996
Lucia Annunziata 1996-1997
Nuccio Fava 1997-1998
Ennio Chiodi 1998-2000
Nino Rizzo Nervo 2000-2001
Antonio Di Bella* 2001-2009
Bianca Berlinguer 2009-2016
Luca Mazzà 2016-2018
Giuseppina Paterniti 2018-2020
Mario Orfeo 2020-2021
dal 2022
Simona Sala 2021-2022

Nota: i nomi evidenziati in blu riguardano i direttori che oltre a dirigere il TG3 dirigevano anche la TGR.
* Antonio Di Bella ha diretto le redazioni regionali fino a giugno 2002.

Note

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  1. ^ Le nuove nomine Rai-tv sono entrate in vigore, in La Stampa, 12 agosto 1977, pp. 13-14.
  2. ^ Prova generale per il Tg 3 che parte sabato alle 19, in La Stampa, 13 dicembre 1979, pp. 17-19.
  3. ^ Ugo Buzzolan, Rete 3, anno 1º: ricezione pessima, spettatori pochi, in La Stampa, 16 dicembre 1980, p. 19.
  4. ^ Giuseppe Fedi, Varate tra forti contrasti le nomine Rai I comunisti accusano: «È stato un blitz», in La Stampa, 28 settembre 1980, pp. 1-4.
  5. ^ Laura Delli Colli, ALLA RAI ARRIVANO 28 NOMINE ANCHE I COMUNISTI DICONO SI', in la Repubblica, 6 marzo 1987. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2022).
  6. ^ Quelle tv ostaggio di Dc, Psi e Pci «capolavoro» della lottizzazione, su Corriere della Sera, 2 giugno 2014. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2022).
  7. ^ Mario Sasso. Dalla pittura all'elettronica, su mariosasso.net. URL consultato il 4 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2015).
  8. ^ Daniela Brancati, NUOVO LOOK AL TG3 MA IL MEGLIO VERRA' IL PROSSIMO AUTUNNO, in la Repubblica, 12 giugno 1987. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato il 6 dicembre 2020).
  9. ^ Curzi: il Tg3 rischia di soffocare, in Corriere della Sera, 5 giugno 1992, p. 39 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2015).
  10. ^ PER IL TG3 ORA CURZI CHIEDE L'AMERICA, in la Repubblica, 5 dicembre 1991.
  11. ^ Forcella replica a «TeleKabul», in Avanti!, 10 gennaio 1988, p. 3.
  12. ^ Laura Delli Colli, 'IL TG3 NON È TELEKABUL', in la Repubblica, 20 aprile 1989.
  13. ^ Leandro Palestini, 'IL PCI ERA CONTRO TELEKABUL', in la Repubblica, 25 marzo 1997. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato il 20 febbraio 2022).
  14. ^ Il Tg3 cambia faccia: una sigla nuova citando la storia passata della testata - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato il 4 luglio 2022).
  15. ^ Il Tg3 cambia veste, su RAI Ufficio Stampa. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato il 4 luglio 2022).
  16. ^ Sbloccate le nomine Rai: Orfeo al Tg3, Di Mare a capo di Rai3, su lastampa.it, 14 maggio 2020. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 22 giugno 2021).
  17. ^ Rai, il cda approva le nuove nomine. Foa, Lega e Fdi si astengono sul voto a Orfeo a capo del Tg3., su la Repubblica, 15 maggio 2020. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2022).
  18. ^ Niccolò Fabbri, Il Tg3 cambia studio, grafica e logo. Ecco le novità, su TvBlog, 10 gennaio 2021. URL consultato l'11 gennaio 2021.
  19. ^ Il Tg3 di Mario Orfeo da domani cambia volto: dallo studio al logo, è tutto nuovo, su ilmattino.it. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato il 19 giugno 2021).
  20. ^ Le decisioni del Cda, su RAI Ufficio Stampa. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato il 9 giugno 2022).
  21. ^ Raitre, il giornalista Raffaele Fichera racconta il magazine che va in onda il martedì «Finestre» aperte sull'attualità Tra i collaboratori del programma anche Alex Britti, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 4 luglio 2022 (archiviato il 20 dicembre 2016).

Collegamenti esterni

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