L'Aginter Press, o Aginter Presse, fu un'associazione sovversiva fascista anticomunista che si celava dietro un'agenzia di stampa internazionale, fondata a Lisbona, nel settembre 1966,[1] da un gruppo di francesi che vivevano in Portogallo e che fu operante fino al 1974.[2] Venne definita dal servizio di informazione e propaganda del Movimento delle forze armate portoghesi come un'associazione sovversiva fascista internazionale, finanziata dal governo dittatoriale portoghese di Salazar e da ambienti d'estrema destra francesi, belgi, sudafricani e sudamericani.[1] Nacque per attuare, nelle colonie africane del Portogallo, tutte quelle operazioni che il servizio segreto portoghese - la PIDE - non poteva attuare. Occultata sotto quest'ultima organizzazione segreta ufficiale si nascondeva un'organizzazione segreta politico-militare, la "Ordre et Tradition" e il suo braccio armato clandestino, l'Organisation Armée Contre le Communisme International, OACCI.[3]

L'organizzazione è sospettata inoltre di aver agito come un'organizzazione terroristica[4][5], anche mediante la metodologia della provocazione[6].

Storia

Il ministero della difesa e degli esteri portoghese, nel 1966, avevano bisogno di una rete informativa capace di operare nei Paesi africani che ospitavano i movimenti di liberazione delle colonie portoghesi, perché gli agenti portoghesi della PIDE avevano difficoltà a girare in quei Paesi. I dirigenti del governo, i generali Deslandes e João Paiva de Paria Leite Brandão, ex segretari aggiunti del ministero della Difesa, e il maggiore António César Lima Gata, gli ambasciatori João Hall Themido e Caldeira Coelho, ex direttori generali del ministero degli esteri, pensavano che con una buona copertura, agenti di altre nazionalità avrebbero potuto operare senza problemi. A questo scopo venne ingaggiato Yves Guillou con un contratto in cui c'era scritto che doveva costituire un'agenzia di stampa che servisse da copertura a un'organizzazione incaricata di infiltrarsi nei Paesi africani. Per ciò avrebbe ricevuto intorno ai 2.000 contos (due milioni di scudi).[7]

L'Aginter Presse aveva sede in Rua das Praças, n. 13, nel quartiere residenziale Bairro de Lapa a Lisbona. Gli uffici dell'agenzia erano nell'ammezzato, un modesto appartamento di quattro locali. Il primo locale fungeva da redazione e conteneva una biblioteca, delle scrivanie, con sopra alcune macchine per scrivere. Le altre due stanze contenevano gli archivi. L'ultima stanza sembrava un laboratorio fotografico per la fabbricazione di microfilm ma in realtà era un'officina di fabbricazione e stampa di falsi documenti francesi, spagnoli e portoghesi: passaporti, carte d'identità, tessere da giornalista e da poliziotto, patenti di guida, certificati di assicurazione, ecc. C'era anche un'intera collezione dei visti che vengono rilasciati alle principali frontiere europee e di timbri per autenticare i documenti falsificati, soprattutto timbri francesi della prefettura parigina di polizia, delle prefetture dipartimentali, della gendarmeria nazionale, delle regioni militari e una serie di campioni di firme di diplomatici e ufficiali superiori francesi.[8] Gli archivi contenevano ritagli di stampa, microfilm e documenti in francese, disposti in classificatori divisi per continente e Paese: America del Sud, Africa, Francia, Italia, Germania occidentale. I libri contabili dell'agenzia contenevano lunghe colonne di nomi francesi, seguiti da somme in franchi. Erano presenti diversi schedari: un elenco degli abbonati alle pubblicazioni dell'agenzia, uno degli impiegati e collaboratori, e un terzo schedario, dalla dicitura “Ordre et Tradition”. Ogni scheda riportava il curriculum vitae delle persone attive e il suo schieramento politico: «fascista», «nazionalista anticomunista», «nazionalista rivoluzionario» o terroristi «ex OAS». I più numerosi erano i francesi, ma si trovavano pure spagnoli, portoghesi, italiani, britannici, svizzeri, statunitensi e sudamericani, oltre che fuggiaschi dai paesi dell'Est.

La rivoluzione dei garofani dell'aprile 1974 segnò la fine del regime salazarista di Marcello Caetano in Portogallo, comportando l'apertura della prigione fortezza di Caxias e la nascita di commissioni d'inchiesta sulle violenze perpetrate dalla dittatura attraverso la polizia politica, la PIDE-DGS. Nell'ambito di queste indagini, nel maggio dello stesso anno vi fu la scoperta della sede, ormai deserta, dell'Aginter Presse nei locali di un palazzo nel centro di Lisbona. Yves Guérin-Sérac e la sua camarilla si trasferirono in Spagna, progettando ulteriori azioni terroristiche di stampo atlantista come la guerra civile in Portogallo contro il governo di Vasco Gonçalves, e successivamente alla progettata - benché mai realizzata - restaurazione franchista.

Attività sotto copertura

La casa editrice rappresentava la copertura di un centro di reclutamento e addestramento per guerra non convenzionale, riconducibile alla rete in funzione anticomunista guidata dalla NATO Stay Behind[9], in Italia nota come Gladio.[10]

Le azioni svolte dall'Aginter Presse, in tutta Europa, erano finalizzate a:[11]

L'agenzia di stampa Aginter Presse era:

Il 22 maggio 1974, un funzionario della PIDE-DGS, la polizia politica portoghese, interrogato nel forte di Caxias da ufficiali del Movimento delle forze armate, rivelò che l'agenzia Aginter-Presse era una centrale d'informazioni che lavorava per la PIDE.

Ai terroristi veniva impartito un corso teorico-pratico, costituito da lezioni teoriche, tenute da Guérin-Sérac e in lezioni pratiche tenute da uomini che avevano militato nel gruppo terroristico OAS. Guérin-Sérac insegnava sovversione, le manifestazioni violente, le missioni speciali, la sicurezza e la copertura, mezzi non convenzionali, la guerriglia e il combattimento, le regole e le informazioni.[12] La pratica si svolgeva in diversi campi, uno dei quali nel Sud del Portogallo, in Algarve, un altro a Windhoek nel Sudovest africano.

Il corso durava tre settimane di cinque giorni ciascuna, i corsi teorici erano al mattino e le attività pratiche al pomeriggio. Una parte delle lezioni era dedicata alle tecniche di copertura. L'insegnamento riguardava: 1) le tecniche di sorveglianza e pedinamento (studio del processo di pedinamento, della sua tecnica, della difesa contro il pedinamento. 2) le tecniche di contatto tra agenti (i segni di riconoscimento, le varie precauzioni da adottare).[13]

Tra le carte rinvenute nei loro archivi vi era un documento La nostra azione politica, redatto da Yves Guérin-Sérac nel dicembre 1968 e reso pubblico da "L'Europeo" il 28 novembre 1974[11] nel quale delineavano la propria linea strategica:

«Noi pensiamo che la prima parte della nostra azione politica debba essere quella di favorire l'installazione del caos in tutte le strutture del regime. È necessario cominciare a minare l'economia dello Stato per giungere a creare confusione in tutto l'apparato legale. [...] Questo porterà a una situazione di forte tensione politica, di paura nel mondo industriale, di antipatia verso il governo e verso tutti i partiti: in questa prospettiva deve essere pronto un organismo efficace capace di riunire attorno a sé gli scontenti di ogni classe sociale: una vasta massa per fare la nostra rivoluzione. [...] A nostro avviso la prima azione che dobbiamo lanciare è la distruzione delle strutture dello Stato sotto la copertura dell'azione dei comunisti e dei filo-cinesi. Noi, d'altronde, abbiamo già elementi infiltrati in tutti questi gruppi; su di loro dovremo evidentemente adattare la nostra azione: propaganda ed azioni di forza che sembreranno fatte dai nostri avversari comunisti e pressioni sugli individui che centralizzano il potere ad ogni grado. Ciò creerà un sentimento di antipatia verso coloro che minacciano la pace di ciascuno e della nazione; d'altra parte ciò peserà sull'economia nazionale.»

Dopo la caduta della dittatura in Portogallo, la sede venne trasferita a Madrid, dove si costituì il “Gruppo di Madrid” e, dopo la morte del dittatore Francisco Franco, il gruppo si trasferì in Cile dove offrì i propri servigi al generale Augusto Pinochet e, dopo la caduta di Pinochet, si trasferì in Argentina durante il processo di riorganizzazione nazionale.

Ultimo atto, Guérin-Sérac fondò una setta neotemplare, chiamata Vida-Muerte-Vida.[14]

Componenti e struttura

Collaboratori

Aginter Presse

Ordre et Tradition

Nel 1967 il nucleo di Ordre e Tradition, effettivamente retribuito con i fondi del governo portoghese, era formato da sedici persone: Guérin-Sérac (codice Brug C 11); il capitano Mathieu (Philippe C 03); Jean-Marie Guillou (Frank T 05); D'Avezac de Castera, detto il Barone o il Visconte (Bergerac A 17); Jean-Marie Laurent, detto Jean-Marie Lafitte (Joël R 22); Jean Vallentin (Théo Mg). Alain Gauthier, detto Bonnet-Gauthier (Walter L 12), ex OAS; Henri Le Rouxel, detto Brecourt (Brecourt Av 9), teorico del corporativismo; l'americano Jay Simon Sablosky (Salby H 07); il venezuelano Joe Vicente Pepper (Pepper H 01); Gerard-Paul Cheney (Technique H 08); Jacques Depret (Jacques T 09). Gli ultimi quattro sono noti soltanto sotto i nomi in codice: Barto R 04, Samar P 05, Legaz L 06 e Leopold Lt 2. Robert Leroy (T bis), entrato in Aginter nel 1967; Jacques Ploncard d'Assac, teorico nazionalista, che era un collegamento fra la camarilla di Salazar e la radio «La Voix de l'Occident»; Daniel Laurent (fratello di Jean-Marie Laurent), presentatore della «Voix de l'Occident» e cintura nera di aikidō all'accademia di Budō di Lisbona, dipendente dal ministero della Difesa; Georges Cot, attivista pied-noir nato ad Algeri nel 1932, mandato in missione (codice P bis) in Guinea; Jean-Emmanuel Justin, nato a Brest nel 1935, tenente dell'esercito francese; Hugues Stéphane Hélie, nato nel 1944, ex militante della Fédération des étudiants nationalistes. Il rapporto della polizia italiana aggiunge i nomi di quattro portoghesi: Zarco Moniz Ferreira, dirigente del gruppo fascista Jovem Portugal, José de Barcellos, José Valle de Figueirede e Armando Marques de Carvalho.

Collaboratori italiani

Circa trenta amici e collaboratori italiani dell'Aginter Presse. [20]

Mario Ricci, Piero Carmassi, Augusto Cauchi, Giuseppe Calzona.

Partecipanti ai corsi

Piergiorgio Brillo, elemento di Ordine Nuovo di La Spezia, fra il 22 luglio e il 4 agosto 1967.[21]

Angelo Izzo, terrorista d'estrema destra, partecipa a un corso tenutosi a Roma. Con la supervisione di Enzo Maria Dantini del gruppo Lotta di Popolo e da altri elementi di Avanguardia Nazionale.[22]

Paolo Pecoriello, elemento di Avanguardia Nazionale, partecipa al corso tenutosi nella sede di Avanguardia Nazionale, in via Michele Amari a Roma, nel 1966, da Jean-Marie Laurent ex terrorista dell'OAS.[22]

Congressi

Nell'aprile del 1967 si organizzano a Lisbona, tenute da Ordre et Tradition, due riunioni internazionali: alla prima partecipano sodali di movimenti fascisti portoghesi, francesi, spagnoli, svizzeri, svedesi, tedeschi, argentini e paraguaiani; alla seconda partecipanti dell'estrema destra belga, britannica (British National Party) e italiana (Ordine Nuovo).[23]

Contatti

Vaticano

Cardinale Tisserant, già denunciato durante la guerra d'Algeria come uno dei protettori dell'OAS in Italia, e del suo ex segretario monsignor Georges Roche, superiore generale dell'Opus Cenaculi.[24]

Svizzera

Belgio

Germania

Spagna

Stati Uniti

Italia

Azioni: atti terroristici ed eversivi

Operazioni di destabilizzazione politica e di eversione terroristica in Africa

Operazioni di destabilizzazione politica e di eversione terroristica in Europa

- attentato in danno dell'Amicale des Algériens en Europe, Rue Louis Le Grand, Parigi in data 27 luglio 1975, commesso con la collocazione di un ordigno composto con amatolo; - attentato in danno dell'Ambasciata d'Algeria a Roma in data 18 agosto 1975, commesso con la collocazione di un ordigno composto con polvere da mina; - attentato in danno dell'Ambasciata d'Algeria a Bonn in data 18 agosto 1975, commesso da Mario Ricci e Piero Camassi, con la collocazione di un ordigno non esploso, costituito da un timer elettronico ed esplosivo militare di origine statunitense, del tipo C4; - attentato in danno dell'Ambasciata d'Algeria a Londra, Hyde Park Gate 6, in data 18 agosto 1975, commesso da Jey Simon Salby, con la collocazione di un ordigno non esploso, costituito da un detonatore elettrico di fabbricazione spagnola, da un orologio quale timer e da esplosivo del tipo gelignite.

Operazioni di destabilizzazione politica e di eversione terroristica nel mondo

L'Aginter Press in Italia

L'esistenza di rapporti fra la struttura di Guérin-Sérac e le organizzazioni di estrema destra italiane, in particolare Ordine Nuovo, era già emersa durante le indagini condotte dall'autorità giudiziaria di Milano sulla pista nera della strage di Piazza Fontana.
Guérin-Sérac e Pino Rauti, dopo uno scambio di corrispondenza, si erano incontrati a Roma fra il 30 gennaio e il 1º febbraio 1968[29]
Armando Mortilla organizzò il viaggio dell'ordinovista di La Spezia Piergiorgio Brillo a Lisbona per partecipare ad un corso di addestramento. Organizzò l'incontro, a Roma nel gennaio 1968, fra Guérin-Sérac e Pino Rauti.[30]
Nel 1967 Rauti dichiarò di essere disposto a una cooperazione tra Ordine Nuovo e l'Aginter Press sul piano militare e dell'azione terroristica internazionale. Dagli appunti informativi di Mortilla emerge che l'Aginter Press continuò ad essere operativa anche negli anni successivi allo scioglimento della sede portoghese e nel 1974 fissò la sua sede in Svizzera.[31]
Gli istruttori di lingua francese, di Aginter Press tenero campi di addestramento militare per i guerrieri politici italiani: Delfo Zorzi, ad esempio, ne aveva organizzato uno nel 1974 a Bellinzona, vicino a Lugano. I partecipanti furono addestrati all'uso delle armi e alla gestione politica di azioni omicidiarie o stragiste. Nel settembre 1970 a Folgaria, in Trentino, si tenne un campo paramilitare di diversi giorni: quattro esponenti dell'Aginter Press svolsero il ruolo di istruttori e verificarono la preparazione pratica e teorica dei partecipanti, 25-30 persone regolarmente registrati e alloggiati all'hotel Fiorentini.[31]

Note

  1. ^ a b c Calvi e Laurent, 1996. pag. 119.
  2. ^ Quel misterioso francese dietro le stragi italiane - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it. URL consultato l'11 gennaio 2019.
  3. ^ Calvi e Laurent, 1996. pag. 116 e 118.
  4. ^ Sceresini, 2017. pag. 2.
  5. ^ Salvini, Sentenza Ordinanza. L’attività dell’Aginter Press. Premessa generale. L’appunto SID del 16 dicembre 1969.. pag. 359.
  6. ^ Per Guido Salvini "l'Aginter press nel 1966-67 si era infiltrata con suoi uomini (...) in gruppi maoisti a Milano e a Torino, ovviamente fomentandoli ad azioni particolarmente violente, forse questo in piena sintonia con quella che in quei medesimi mesi sarebbe stata l'azione di Ventura di infiltrazione nei gruppi maoisti di Padova e l'azione di Merlino di infiltrazione o costituzione di gruppi anarchici o di finti gruppi anarchici a Roma": Commissione stragi, XII legislatura, Seduta n. 35 del 15 novembre 1995., pp. 65-66, in Archivio storico del Senato della Repubblica (ASSR), Terrorismo e stragi (X-XIII leg.), 1.35.
  7. ^ Calvi e Laurent, 1996. pag. 125.
  8. ^ Calvi e Laurent, 1996. pag. 116.
  9. ^ una storia: che pochi sanno ma che dovrebbero..... Unione Morale Sociale Operativa Internazionale. 26 maggio 2018.
  10. ^ "Luci sulle stragi. Per la comprensione dell'eversione e del terrorismo", De Lorenzo, Piano Solo, Peteano, Golpe Borghese, Ustica, Piazza Fontana, Treno Italicus, Bologna, Rosa dei venti, Brigate Rosse, P2, Ordine Nuovo, Caso Moro, Piazza della Loggia, Pecorelli, Rapido 904, Avanguardia Nazionale, Mafia, Ndrangheta, Gladio. Raccolta di testi tratti dalle relazioni della commissione stragi del parlamento, Ed. Lupetti/Piero Manni, 1996.
  11. ^ a b Siamo entrati nel carcere di Lisbona e abbiamo fotografato gli archivi segreti dell'Aginter-Presse.. Corrado Incerti, Sandro Ottolenghi e Piero Raffaelli. L'Europeo. Novembre 1974. Parte 1.
  12. ^ Istruzioni agli agenti.. Corrado Incerti, Sandro Ottolenghi e Piero Raffaelli. L'Europeo. Novembre 1974. Parte 3.
  13. ^ Calvi e Laurent, 1996. pag. 135.
  14. ^ a b c Sceresini, 2017. pag. 4.
  15. ^ Sceresini, 2017. pag. 80.
  16. ^ Giovanni Maria Bellu, Quel misterioso francese dietro le stragi italiane., la Repubblica - Archivio, 8 maggio 1995.
  17. ^ Calvi e Laurent, 1996. pag. 173.
  18. ^ a b Sceresini, 2017. pag. 11.
  19. ^ Giovanni Maria Bellu, Strage di Piazza Fontana, spunta un agente Usa., La Repubblica, 11 febbraio 1998.
  20. ^ Almeno trenta erano i collaboratori italiani dell'Aginter Presse (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2016).. Corrado Incerti, Sandro Ottolenghi e Piero Raffaelli. L'Europeo. Novembre 1974. Parte 2.
  21. ^ Aginter Press, Storia Continua. URL consultato il 21 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2022).. Giornalisti italiani al servizio dell'agenzia terroristica. Di Corrado Incerti, Sandro Ottolenghi e Piero Raffaelli. L'Europeo. 1974
  22. ^ a b Calvi e Laurent, p. 176.
  23. ^ Calvi e Laurent, 1996. pag. 127.
  24. ^ Calvi e Laurent, 1996. pag. 129.
  25. ^ Calvi e Laurent, 1996. pag. 142.
  26. ^ L'attività dell'Aginter Presse- Premessa generale - L’appunto S.I.D. del 16.12.1969... dr. Guido Salvini. Sentenza - ordinanza del Giudice Istruttore presso il Tribunale Civile e Penale di Milano. 1998.
  27. ^ Yves Guérin-Sérac (PDF).. (PDF) L'attività dell’Aginter Presse.
  28. ^ Salvini Sentenza Ordinanza. Le dichiarazioni di Vincenzo Vinciguerra sulla struttura di Guérin-Sérac operante a Madrid.. pag. 368.
  29. ^ il contenuto di tali contatti era emerso solo parzialmente (cfr. nota del Ministero dell’Interno in data 20.12.1973, vol.36, fasc.5, ff.19-24, contenente notizie confidenziali da attribuirsi ad Armando Mortilla, nome di battaglia Aristo, fonte informativa dell'Ufficio Affari Riservati, come evidenziato nella perizia del dr. Aldo Giannuli, pagg.165-169
  30. ^ Le rivelazioni di Armando Mortilla al Viminale sul MSI.. Il Messaggero. Rubriche. 5 Novembre 2014.
  31. ^ a b Limiti, Doppio Livello. pag. 227.
  32. ^ Salvini, Sentenza Ordinanza. Le dichiarazioni di Vincenzo Vinciguerra concernenti gli attentati dell’estate del 1975 contro le ambasciate algerine.. pag. 375.
  33. ^ Salvini, Sentenza Ordinanza. I riscontri relativi agli attentati anti-algerini e alle attività nelle Azzorre. L’utilizzo dell’esplosivo militare statunitense "C4" nell’attentato a Bonn del 18 agosto 1975.. pag. 385.
  34. ^ Salvini Sentenza Ordinanza. Le dichiarazioni di Pierluigi Concutelli, Francesco Zaffoni e altri testimoni relative al Gruppo di Madrid.. pag. 389.
  35. ^ Salvini Sentenza Ordinanza. I fatti di Montejurra, in Navarra, del 9 maggio 1976. La presenza armata di Stefano delle Chiaie e dei suoi uomini alla sparatoria contro i militanti democratici. La cattura di Augusto Cauchi in Argentina.. pag. 393.
  36. ^ a b Salvini Sentenza Ordinanza. L’attività di infiltrazione di Robert Leroy in gruppi filo-cinesi italiani alla fine degli anni ‘60.. pag. 401.
  37. ^ Salvini Sentenza Ordinanza. La posizione di Guérin-Sérac, Stefano Delle Chiaie e degli altri indiziati in relazione alle attività dell’Aginter Press e del Gruppo di Madrid.. pag. 401.
  38. ^ Salvini Sentenza Ordinanza. [ La posizione di Guérin-Sérac, Stefano Delle Chiaie e degli altri indiziati in relazione alle attività dell’Aginter Press e del Gruppo di Madrid]. pag. 404.
  39. ^ Salvini Sentenza Ordinanza. Osservazioni conclusive: l’Aginter Press nella strategia della tensione e nella strage di Piazza Fontana e i diversi segmenti di intervento presenti in tali avvenimenti.. pag. 417.

Bibliografia

Voci correlate

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