Aia dei Musei | |
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Esposizione di documenti e reperti lapidei | |
Ubicazione | |
Stato | Italia |
Località | Avezzano |
Indirizzo | via Nuova, 33 |
Coordinate | 42°01′18.2″N 13°26′23.3″E / 42.021722°N 13.439806°E |
Caratteristiche | |
Tipo | lapidario, multimediale |
Istituzione | 5 giugno 1888 |
Apertura | 19 agosto 1888 |
Proprietà | Avezzano |
Gestione | Associazione culturale Antiqua |
Visitatori | 2 400 (2022) |
Sito web | |
L'Aia dei Musei è un polo espositivo museale situato nella città di Avezzano, in Abruzzo. Ospita il museo del prosciugamento del Fucino[1] e il museo lapidario marsicano. Quest'ultimo venne ufficialmente istituito il 5 giugno 1888 e inaugurato il 19 agosto dello stesso anno[2], risultando uno dei primi musei allestiti nella regione abruzzese, pochi anni dopo il prosciugamento del lago Fucino in seguito al quale tornarono alla luce diverse epigrafi. Altri reperti provengono dal territorio della Marsica[3].
La prima raccolta dei reperti archeologici provenienti in gran parte dal sito di Alba Fucens fu allestita nel 1861 in alcuni spazi dell'ex convento di San Francesco che ospitava la sede provvisoria del nuovo tribunale di Avezzano[4].
Il museo lapidario, voluto dall'ispettore degli scavi e dei monumenti di antichità Orazio Mattei[4], fu ufficialmente istituito con delibera del consiglio comunale presieduto dal sindaco Ferdinando Ruggieri il 5 giugno 1888[2]. L'inaugurazione avvenne il 19 agosto dello stesso anno[2] alla presenza del ministro della Pubblica Istruzione Paolo Boselli[5]. Raccoglie più di cento lapidi di epoca romana, medievale e rinascimentale, in buon numero di carattere funerario, rinvenute in diversi centri marsicani. L'allestimento fu possibile grazie alle donazioni di privati cittadini e dei cultori della storia della Marsica[6]. I reperti, sistemati per alcuni anni nell'ex convento francescano, dopo circa venti anni dal disastroso terremoto del 1915 furono collocati in alcuni locali del nuovo palazzo municipale, grazie all'ingegnere capo del Genio civile Loreto Orlandi.
Nel 1989 il museo venne riallestito negli stessi locali municipali che furono ristrutturati grazie all'impegno del funzionario comunale, Enrico Vilsino Veri.
Dal primo maggio 2012 il museo è stato collocato all'interno del polo espositivo Aia dei Musei, presso alcuni locali dell'ex mattatoio comunale, dove era presente l'aia degli animali, a cui si riferisce la nuova denominazione[7].
Erano sette le sezioni che originariamente componevano il museo lapidario:
Il polo museale Aia dei Musei è stato inaugurato nel 2012 con l'allestimento di due sezioni:
All'ingresso del museo è situata una sala, riservata perlopiù alle esposizioni, dedicata alla memoria del dirigente comunale Enrico Vilsino Veri[9], mentre il polo museale è intitolato a Giovanni Bozzi[18]. La scultura in ferro intitolata "Omnia mutantur", opera di arte contemporanea di Gabriele Altobelli Matericalart[20], è stata inaugurata il 20 agosto 2023 nel cortile interno[21].